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14. Dall'Europa al Mondo: le scoperte e le fratture del Cinquecento

versione 4.3 in beta test

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🏠 Il CINQUECENTO:  VAI DI FRETTA?

MAIUSCOLO: fatto o concetto che andrà approfondito, secondo le indicazioni fornire nei miei corsi

 

Il Cinquecento è un secolo ancora più freddo dei precedenti

(la Little Ice Age, iniziata nel Trecento, si intensifica proprio verso la fine di questo secolo)

ma soprattutto è un secolo discontinuo:

il mondo che troviamo al suo inizio

è diverso dal mondo che ritroviamo verso la sua fine.

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All'inizio del Cinquecento

l'arte del Rinascimento italiano trova la sua ultima grandiosa espressione:

il grande Raffaello e l'eccentrico Leonardo muoiono entrambi verso il 1520,

negli stessi anni in cui in Francia vengono completati i nuovi castelli rinascimentali della Loira.

Castelli della Loira

E' ancora attivo il terzo "grande" del Rinascimento, Michelangelo Buonarroti, vero simbolo dell'artista rinascimentale...

ma nel 1512 ha già terminato il suo capolavoro, la volta e la parete di fondo della Cappella Sistina (che è la principale cappella del Palazzo Apostolico del papa a Roma)

La Creazione di Adamo affrescata da Michelangelo nella Cappella Sistina

Il Giudizio Universale fu affrescato da Michelangelo

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Committenza artistica, gusto classicheggiante, mecenatismo e esaltazione della Magnificenza proseguono insieme:

ne è un esempio la città di Vicenza e il "suo" artista Pallàdio (+1580), a cui importanti famiglie e istituzioni commissionano notevoli opere architettoniche.

File:Basilica Palladiana (Vicenza) - facade on Piazza dei signori.jpg

nella foto sopra: la Basilica Palladiana, Vicenza (fonte: Wikipedia)

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Officina dei Talenti a Palazzo Chiericati: Giovanni e Paola Genovese

nella foto sopra: Palazzo Chiericati, Vicenza

 

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Intanto a est il mondo musulmano Turco Ottomano viene guidato per quasi mezzo secolo dal sultano Solimano il Magnifico (+1566 in turco: Suleyman Kanuni = il Legislatore),

che spinge i suoi confini fino in prossimità di Venezia e di Vienna (assediata nel 1529), annettendo anche l'area ungherese centromeridionale

e raggiungendo infine la massima espansione dell'Impero Ottomano:

ora il potere Turco musulmano controlla de iure o de facto i Balcani, quasi tutta l'area tra Europa e Asia (Siria, Mesopotamia, ecc.), l'Egitto e il Nordafrica fino all'Algeria.

Impero Ottomano | All About Turkey

 

La vecchia Via della Seta, legata soprattutto alla antica potenza di Venezia,

è ormai in piena crisi.

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Nasceranno allora, scoperta dopo scoperta,

due nuove Vie della Seta,

che saranno prevalentemente

A) vie di mare

e

B) non più legate al Mediterraneo.

 

Eccole:

1) la prima, lungo l'Africa, sarà la VIA DELLA SETA PORTOGHESE:

tra oceano Atlantico e oceano Indiano,

Vasco da Gama Interactive Map - Ages of Exploration

che costituirà un impero non "territoriale" ma lean, fatto cioè solo di città portuali (con magazzini, esercito, servizi di manutenzione per le navi, ecc.), scali e altri punti strategici lungo la rotta commerciale che, circumnavigando tappa dopo tappa, l'Africa collegava il Portogallo all'India.

Si intensifica il commercio di oro (soprattutto dalla Guinea: tra il 1440 e il 1460 i portoghesi, grazie anche ai rapporti locali con i mercanti arabi africani, ne saranno i maggiori fornitori europei),

schiavi neri, spezie (pepe, zenzero, cannella, chiodi di garofano, noce moscata) avorio, cotone...

che cominciano a diffondersi nei mercati europei

L'impero portoghese

che si estenderà anche nell'estremo ovest con il Brasile (in cui nascono le prime colonie poco dopo l'arrivo dell'esploratore portoghese Pedro Cabral nel 1500),

ha le sue basi principali

A) in alcune sue isole: Madeira, Azzorre e Capo Verde

B) poi in Africa occidentale: le coste del Marocco, le coste tra Angòla e Namìbia e le coste del Mozambìco

C) infine a est, in India (qui comprendeva una ventina di porti: ricordiamo almeno nella costa sud-occidentale (Malabar) Calicut (oggi: Kozhikode)    e Goa, importante città portoghese dello Estado da Índia dal 1510 fino al 1961,

quando con l'Operazione Militare Vijay l'India sottrae definitivamente Goa ai portoghesi)

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e anche nel sudest asiatico (come la "cinese" Macau, portoghese dal Cinquecento fino al 1999!, situata accanto a Hong Kong, una città portuale che dopo alcuni tentativi portoghesi diventerà una delle basi commerciali inglesi e nell'Ottocento sarà una potente colonia dell'Inghilterra)

 

2) l'altra sarà la VIA DELLA SETA SPAGNOLA,

che costituisce il nascente impero spagnolo:

un impero vastissimo,

che collegava l'immenso oceano Pacifico

tra Americhe e Filippine (in Asia!)

Mapa del Imperio Español en el siglo XVIII. Fuente:... | Download  Scientific Diagram

e che renderà la Spagna

la maggiore potenza europea tra Cinquecento e metà Seicento

(sp. Siglo de Oro della Spagna).

Verso la fine del '500 la Spagna per mezzo secolo dominerà anche il Portogallo e il suo impero (Unione Iberica, 1580-1640).

Il Portogallo, pur intraprendente e "arrivato per primo" era probabilmente troppo piccolo e troppo dipendente da capitali stranieri (mercanti italiani, poi fiamminghi e tedeschi ➤Aurelio Musi) per riuscire a gestire a lungo in relativa autonomia il suo immenso impero commerciale...:

basti ricordare che le merci portoghesi erano commercializzate "fuori casa" principalmente tramite la città di Anversa, vero nuovo centro commerciale europeo...

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Per comprendere la storia spagnola moderna

occorre tenere presente una serie di eventi che avvengono "quasi" contemporaneamente:

1) il matrimonio tra Ferdinando sovrano della Corona di Aragona (e di Navarra) e Isabella sovrana di Castiglia e Leon (1469) e l'unione personale dei loro due regni

(che poi si fonderanno definitivamente nel 1516 con il loro nipote Carlo 5' Asburgo)

Il matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona - laCOOLtura

2) la fine della Reconquista cristiana (Granada, 1492),

3) la nascita della Spagna moderna come stato unitario e non più musulmano,

4) la Scoperta dell'America e il viavai marittimo che estende progressivamente i domini spagnoli (1492-)

e quindi

5) la nascita dell'Impero Spagnolo (sp. Imperio español,  Monarquía universal española).

 

L'IMPERO SPAGNOLO sarà il primo impero europeo "su cui non tramonta mai il sole".

ESTENSIONE. Lungo il '500 l'impero spagnolo si estenderà

-a ovest in gran parte delle Americhe:    la prima base stabile sarà l'isola di Hispaniola, poi Cuba, Jamaica (cioè le maggiori isole dei Caraibi o Antille), Puerto Rico, il Messico, l'America centrale e buona parte dell'America meridionale, soprattutto la costa pacifica.

-a est comprendeva principalmente le isole Filippine

(chiamate così in onore del re spagnolo, fondatore degli Asburgo di Spagna, Filippo 2' Asburgo +1598).

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Le città più importanti e ricche dell'impero spagnolo erano:

la castigliana Siviglia (attraccavano qui le navi commerciali spagnole, risalendo il fiume Guadalquivìr)

e l'aragonese Napoli:

Infatti, ricordiamo che già prima della nascita della Spagna moderna

gli spagnoli Aragonesi (una dinastia che trova la sua origine nal tentatico di Carlo Magno di creare una Marca di Spagna e che emergerà tra 1000 e 1150)

dominavano da tempo

le isole Baleari,

fin dalla seconda metà del Duecento, attraverso il dominio del regno di Maiorca (stato vassallo della Corona di Aragona)

la Sicilia,

Regno fondato dai Normanni (attraverso un patto con il papato) nel 1130, poi degli Aragonesi dal 1282

la Sardegna,

Regno ("di Sardegna e Corsica") dal 1297 (fondato dal papa e concesso agli Aragonesi)

la Corsica

ma de facto sempre contesa tra filoAragonesi, Genova e Pisa

e poi nel 1442 gli Aragonesi avevano conquistato anche

il Regno di Napoli.

Aragonesi (1442-1503) | Storia moderna

Il tempo dei re aragonesi sul trono di Napoli - parte I •

 

Intraprendenti navigatori-esploratori-commercianti europei

hanno aperto, passo dopo passo e impresa dopo impresa, 

nuovi e immensi orizzonti commerciali (ma anche culturali):

per il Portogallo ricordiamo

Diego Cao (che arriva in Congo nel 1483, successivamente raggiunge la Namìbia nel 1485),

Bartolomeo Diaz (che supera il Capo di Buona Speranza nel 1488)

e

Vasco da Gama (che raggiunge Calicut, in India, nel 1498)

e per la Spagna ricordiamo COLOMBO, MAGELLANO e URDANETA.

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I galeoni (soprattutto spagnoli) portano in Europa più di 250 tonnellate e 7 tonnellate d'oro all'anno (➤Paul Faure, 1999). L'Economista del Collège de France François Simiand (+1935) sosteneva che dal 1535 al 1600 il quantitativo di metalli preziosi che circolava in Europa era ventuplicato. Con 'effetto di stimolare il commercio, l'agricoltura (certo: non dappertutto)... ma anche di quintuplicare il costo medio della vita! (➤Paul Faure)

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Per la prima volta emerge ciò che chiamiamo 'MONDO',

cioè una grande e articolata connessione di genti, di idee e di commerci che avviene attraverso "l'integrazione progressiva dell'America con l'Europa, l'Asia e l'Africa"

(➤Sanjay Subrahmanyam).

Nel bene e nel male occorre riconoscere che "il mondo come unità storica si realizza solo in seguito all'espansionismo europeo"
 
(Wolfgang Reinhard, Storia dell'Espansione Europea, 1983-1990)
 

Il mar Mediterraneo quindi non è più il principale centro commerciale del mondo occidentale:

non per nulla nella prima metà del Cinquecento

la nuova capitale commerciale mondiale emergente sarà Anversa,

Anversa dall&39;altra banca della Schelda, XVII secolo

Anversa, la preziosa città dei Diamanti - Il Mondo delle Gemme

nel NordEuropa (Fiandre),

lontana dal sud, lontana dal Mediterraneo...

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I commerci diffondono progressivamente

animali e piante fino ad allora sconosciuti...

...dall'America all'Europa:

arrivano

patate "che col tempo determinano una vera rivoluzione nell'alimentazione: possiedono infatti una quantità di carboidrati per ettaro 4 volte superiore al frumento e sono più resistenti al freddo" (➤Aurelio Musi)

cacao, tabacco, mais, pomodori (che al loro "arrivo" in Europa vengono coltivati a scopo ornamentale e solo lungo l'Ottocento verranno usati per fare le salse), meloni, zucche, peperoni, fagioli bianchi ecc. ma anche tacchini, salmoni, ecc.

...e dall'Europa all'America

arrivano

vite, ulivo, caffè, canna da zucchero, lino, canapa, agrumi, riso di varietà africana e del sudest asiatico, frumento ecc. ma anche cavalli, mucche, maiali, cavalli, cani, polli, pecore, capre ecc.

(i primi studi sull'argomento sono di ➤Alfred Crosby:

The Columbian Exchange: Biological and Cultural Consequences of 1492,  1' ediz.: 1972

poi: Ecological Imperialism. The Biological Expansion of Europe, 900-1900, 1' ediz. 1986)

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Intanto la RIFORMA DELLA CHIESA, domandata, desiderata e promossa da tanti cristiani,

trova anche lei strade diverse e quasi opposte:

Da una parte, lo spagnolo Ignazio di Loyola fonda il nuovo ordine dei sacerdoti GESUITI (Societas Iesu, S.I., 1540-), colti missionari che si diffondono in tutto il mondo come il sapiente gesuita "cinese" Matteo Ricci

Venerabile Matteo Ricci, missionario dell'inculturazione - Gesuiti

(+1610, di una famiglia nobile di Macerata),

dando per almeno due secoli

un contributo fondamentale alla cristianizzazione dei Nuovi Mondi (Americhe, Oriente).

Per approfondire.

Gesuiti oggi:

sono circa 15mila (quasi tutti sacerdoti, provenienti da più di 100 stati diversi).

Essi sono l'istituto religioso cattolico con il maggiore numero di membri,

seguito dalla Società salesiana di San Giovanni Bosco (quasi 15mila),

dall'Ordine dei frati minori (quasi 13mila)

e dall'Ordine dei frati minori cappuccini (circa 10mila).

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Ora torniamo al Cinquecento.

Il potere politico e la cultura orientale reagiscono spesso con durezza alla nuova presenza religiosa straniera:

ad esempio in Giappone,

dopo l'arrivo nel 1549 del gesuita spagnolo Francesco Saverio ("il fondatore e organizzatore di tutte le missioni dell’Est asiatico" ➤Francesco Occhetta)

già nel 1597 ventisei cristiani (francescani e gesuiti in parte giapponesi e in parte europei) vennero crocifissi a Tateyama, vicino a Nagasaki:

6 Febbraio. San Paolo Miki e fratelli martiri a Nagasaki - YouTube

tra loro c’era anche il quarantenne gesuita Paolo Miki di Kyoto,

San Paolo Miki, il primo martire giapponese - Ohayo!

il primo giapponese ad entrare in un ordine religioso cristiano.

Pochi anni dopo, nel 1614, sempre in Giappone inizierà una seconda pesante ondata di persecuzioni.

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N.B. Religioni in Giappone oggi.

Oggi in Giappone, la maggior parte dei suoi 125 milioni di abitanti pratica il Shinbutsu shūgō, cioè una religione fusion tra il Buddhismo e il locale Shinto o Shintoismo (che in giapp. si chiama kami no michi, pron. 'kami no mici' = la Via degli Dei), 

ci sono comunque anche 500 sacerdoti cattolici giapponesi, e 900 tra monaci, frati e suore: i giapponesi battezzati sono mezzo milione.

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Come prima del Mille la Riforma promossa dalla Rete Monastica benedettina di Cluny

e poi nel Duecento la Riforma promossa dal "frate" Francesco di Assisi,

ora

l'Ordine dei sacerdoti Gesuiti è un nuovo segno della sempre viva esigenza della Chiesa di purificarsi e riformarsi per approfondire meglio la sua origine e la sua identità (lat. Ecclèsia semper reformànda est)

Dall'altra parte, proprio nel cuore dell'Europa,

il sacerdote e monaco tedesco Lutèro (+1546)

Martin Lutero ritratto da Lucas Cranach

(professore di Sacra Scrittura, cioè Teologia, a Wittenberg, in Sassonia,

un incarico che terrà per tutta la vita)

arriva invece a una grave rottura con il papato,

una rottura appoggiata e sostenuta da diversi Signori tedeschi che da tempo desideravano diventare  autonomi dal papato e dall'impero medievale (di cui i loro regni facevano parte)

Ricordiamo che l'Impero medievale o Sacro Romano Impero, elettivo e non ereditario,

fin dal 1438 era guidato stabilmente dalla dinastia degli Asburgo, cioè dei Signori d'Austria (dinastia che veniva regolarmente "rieletta"!)

e dal 1512 viene chiamato formalmente

Sacro Romano Impero della Nazione Tedesca

(=ted. Heiliges Römisches Reich Deutscher Nation).

 

E' questa la RIVOLUZIONE PROTESTANTE di LUTERO,

che inizia verso il 1520

e che darà origine alle nuove chiese cristiane "protestanti" o "riformate"

in diverse aree della Germania e del Nordeuropa.

 

Portatrice di istanze cristiane di rinnovamento e di purificazione,

la visione di Lutero si radicalizza quasi subito

A) negando l'esistenza della libertà dell'uomo

(➤Lutero, De Servo Arbitrio, 1525, in risposta al De Libero Arbitrio del famoso studioso Erasmo da Rotterdam dell'anno precedente):

Lutero afferma che "la volontà dell’uomo è stata posta nel mezzo come una bestia da soma.

Se la cavalca Dio, vuole e va dove Dio vuole [...]

Se invece la cavalca Satana, vuole e va dove Satana vuole,

e non è sua facoltà scegliere o cercarsi uno dei due cavalieri,

ma sono i cavalieri a combattersi  tra loro per ottenerla e possederla"

quindi solo "Dio (...) totalmente incomprensibile e inaccessibile alla ragione umana" dona la grazia e quindi la libertà:

senza la grazia di Dio tutto è male e subordinato a Satana.

(lat. Sic humana voluntas in medio posita est, ceu iumentum: si insederit Deus, vult et vadit quo vult Deus [...]. Si insederit Satan, vult et vadit quo vult Satan, nec est in eius arbitrio ad utrum sessorem currere aut eum quaerere, sed ipsi sessores certant ob ipsum obtinendum et possidendum (...)

Deus verus et unus, deinde totus incomprehensibilis et inaccessibilis humana ratione)

B) sminuendo fortemente il valore della ragione e della filosofia, che per Lutero non possono farci conoscere nulla di Dio nè della nostra salvezza

N.B. Queste due idee-chiave caratterizzano il forte Pessimismo Antropologico di Lutero

(riassume così il teologo protestante Gottofried Fitzer in: Che Cosa ha Veramente Detto Lutero, 1968:

per Lutero "l'uomo non è affatto libero ed è tutto peccato")

che corrisponde anche al suo atteggiamento personale fin da giovane:

ricordiamo

la paura che aveva da bambino anche solo di sentire nominare "Cristo", che egli considerava un giudice duro e implacabile (➤Alberto Torresani),

i suoi sforzi etico-religiosi per sfuggire all'angoscia di finire all'inferno,

la sua sensibilità acuta che gli faceva percepire vano ogni suo tentativo di meritarsi davvero il Paradiso,

ecc.

C) e appellandosi alla sola autorità della Bibbia (principio della Sola Scripturae al valore assoluto della grazia, data da Dio attraverso lo Spirito Santo e sperimentata nella Fede (principi del Sola Gratia e del Sola Fide).

Quindi la concezione cristiana di Lutero nega o comunque sminuisce il valore (sia ragionevole-naturale che soprannaturale)

della tradizione ecclesiale, dei Padri della Chiesa, dei concili ecclesiastici precedenti,

delle "opere buone", della libertà umana, di un sacerdozio diverso da quello posseduto da ogni singolo credente, dei sacramenti

(tranne il Battesimo e l'Eucarestia,

però già protestanti contemporanei di Lutero come lo svizzero Huldrych Zwingli +1531 e il francese Jehan Cauvin / Giovanni Calvino,

interpretano l'Eucarestia con le sole categorie di "Ricordo", "Segno" e "Aiuto")

Insomma, "ogni uomo è solo davanti a Dio (solo Deo):

non valgono nè la mediazione del clero sacerdotale, nè l'aiuto dei Santi"

(➤Jean-Pierre Moisset, Storia del Cattolicesimo, 2006)

In particolare Lutero rilegge radicalmente la natura e il significato della Messa, intesa tradizionalmente come "Sacrificio Eucaristico", una cosa che Lutero rifiuta radicalmente.

Lutero è ormai nettamente radicale in ogni sua posizione:

si pensi non solo al suo libro

Contro le Bande Brigantesche e Assassine dei Contadini (maggio 1525):

ma in realtà la sua condanna delle rivolte contadine si moltiplica in molti libretti tra il 1523 e il 1525: es. Lettere ai Principi di Sassonia sullo spirito sedizioso del luglio 1524,  Esortazione alla pace in risposta ai dodici articoli dei contadini svevi dell’aprile del 1525; ed infine quello scritto del maggio 1525, in cui scrive tra l'altro: “Signori, liberateci, sterminate, e colui che ha il potere agisca".

Il 21 maggio 1525, pochi giorni prima dell'esecuzione del trentaseienne riformatore religioso "ribelle" Thomas Müntzer (che verrà decapitato dopo essere stato torturato per ottenerne una Ritrattazione scritta),

Lutero pubblica l'Appello ai Cittadini di Allstedt e tre lettere con un commento: Una Storia Terribile e un Giudizio di Dio sopra Thomas Müntzer: la sconfitta delle sue iniziative è considerata una diretta condanna divina.

ma anche al suo libro Gli Ebrei e le loro Menzogne (ted.Von den Juden und ihren Lügen) del 1543

o alle sue parole piene di disprezzo per la Messa tradizionale

o a quando parla espressamente del Papato come Satana, Anticristo, ecc.

già nel 1521 Lutero, che scriveva: "nunc certus sum,
Papatum esse regnum Babylonis" (1520)

e pubblica, assieme a Filippo Melantòne, con le illustrazioni di Lucas Cranach il Vecchio, il libretto quasi "satirico" Passional Christi und Antichristi

e gli stessi pubblicano poi nel 1523 Papstesel = l'Asino Papa

La nuova visione religiosa di Lutero

che alla fine della sua vita ci lascia

450 scritti stampati, 3000 sermoni e 2600 lettere

viene rapidamente fatta propria da alcuni Signori dell'area germanica:

all'inizio soprattutto il Principato Elettorale di Sassonia

di Federico 3' di Sassonia +1525 (che protegge Lutero fin dal 1520)

e il Langraviato d'Assia

di Filippo +1567 (luterano dal 1524)

ma anche la Marca di Brandeburgo (dal 1539), il Principato di Anhalt (già verso il 1525), i duchi di Lüneburg, in seguito il ducato del Württemberg (dal 1534), l'Elettore del Palatinato (dal 1541), ecc.

tutti "interni" all'Impero!

e del Nord Europa

(Svezia, con le connesse Finlandia ed Estonia;

Danimarca, con le connesse Norvegia e Islanda)

così "nel corso del Cinquecento la penisola Scandinava e il Baltico diventa a poco a poco un lago luterano")

➤Jean-Pierre Moisset

Mar Baltico Mappa Politico con capitelli, confini nazionali importanti  città, fiumi e laghi. Etichetta inglese e la scala Foto stock - Alamy

che aspiravano a controllare direttamente e autonomamente i territori che amministravano, cioè senza più legami feudali (quindi subordinati) con l'Impero e con il papato,

impossessandosi così delle chiese, dei monasteri, dei beni, delle terre e delle rendite correlate.

 

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Progressivamente il mondo cristiano riformato,

nato dalle intuizioni e dalle polemiche del geniale e tormentato monaco tedesco Lutèro,

trova nel francese Giovanni Calvino (+1564)

il suo maggiore ideologo e sistematizzatore.

Il 13 settembre del 1543 Giovanni Calvino si stabiliva definitivamente a  Ginevra. Conosciamo il Calvinismo per amare ancor di più la Verità  Cattolica – Il Cammino dei Tre Sentieri

E lungo i secoli questo nuovo moldo cristiano

si moltiplica in decine, centinaia, migliaia di chiese riformate anche molto diverse (e comunque indipendenti) tra loro.

“Già nel 1991 lo storico luterano americano Martin Marty scriveva che

nel mondo si contavano più di 21mila diverse denominazioni (= chiese, nel senso di confessioni, cioè appartenenze a una determinata fede religiosa) che potevano essere considerate ‘protestanti’

e che il numero si accresceva in ragione di cinque alla settimana;

e in effetti, secondo l’autorevole report annuale del Center for the Study of Global Christianity (gennaio 2015),

attualmente le denominazioni sono giunte alla cifra di 45mila (erano 18.800 nel 1970 e 34.200 nel 2000)” 

http://www.cesnur.com/il-protestantesimo-unintroduzione-2/ (con molte info e dati sul mondo protestante di ieri e di oggi)

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N.B. PROTESTANTI OGGI NEL MONDO E IN ITALIA

"Secondo le stime del noto centro statistico statunitense Pew Research,

oggi tre abitanti della Terra su 10 sono cristiani,

2,5 sono musulmani,

1,6 non sono religiosi (perciò nemmeno battezzati)

e 1,5 sono indù.

0,7 su 10 sono i buddisti

e 0,02 su 10, cioè 2 persone su 1.000 nel mondo, sono ebree.

In numero assoluto si contano oggi 2,3 miliardi di cristiani, 1,8 miliardi di musulmani, 1,2 miliardi di persone non religiose e 1,1 miliardi di induisti.

Tuttavia, considerando la bilancia fra nati e morti, si prevede che fra trent’anni, nel 2050, la geografia religiosa sarà diversa. Il numero di musulmani sarà quasi uguale al numero di cristiani in tutto il mondo, e in Europa si prevede che essi costituiranno il 10% della popolazione complessiva, contro 8l’8,4% del 2010.

I cristiani saranno comunque ancora di più dei musulmani (rispettivamente 2,9 miliardi e 2,7 miliardi di persone), anche se questi ultimi passeranno dal rappresentare il 23% degli abitanti dei pianeta al 29% in quarant’anni.

È interessante osservare invece che la fetta dei non religiosi andrà assottigliandosi, passando dal costituire l’16% dei terrestri nel 2015 all’13% nel 2050"

➤Il Sole24 2019 qui

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Oggi, dei più di 2 miliardi di cristiani nel mondo, più di un miliardo sono i cristiani cattolici, 370 milioni i cristiani protestanti, 78 milioni i cristiani anglicani, 220 milioni i cristiani ortodossi,

mentre 550 milioni sono i cristiani di problematica classificazione (es. Chiese Indigene e Culti cristiani indipendenti in Agrica, America Latina e Asia, ecc.)

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ITALIA OGGI. E' probabile che in Italia oggi vivano (esclusi i cittadini stranieri)

circa 600-750mila cittadini italiani cristiani riformati o protestanti.

Secondo Wikipedia (2022) i protestanti più numerosi in Italia sono i pentecostali, con circa 300mila fedeli, fra cui il ramo delle Assemblee di Dio in Italia, che, forti dei loro 250mila fedeli, costituiscono la più grande organizzazione protestante

e altri fedeli suddivisi in altre correnti pentecostali minori, fra le quali

la Federazione delle chiese pentecostali con 50mila fedeli,

la Chiesa apostolica italiana con circa 10mila

e altre Chiese pentecostali libere.

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Sempre secondo Wikipedia (2022) le confessioni protestanti "storiche" in Italia sono:

quella valdese con 15mila membri, battista con 6mila, Assemblee dei fratelli con 15mila, anglicana con 3mila, luterana tedesca con 4500, metodista (in unione con i valdesi) con 3mila, Chiesa Protestante Unita (luterani di lingua italiana) alcune centinaia di membri.

I Mormoni (Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni) in Italia sono circa 25mila.

I Testimoni di Geova (con la loro rivista Torre di Guardia) con i loro 1100 edifici religiosi sono probabilmente la seconda denominazione religiosa in Italia (non solo: l'Italia è il paese europeo con più Testimoni di Geova): affermano di essere circa 250mila (su un totale di 8milioni nel mondo).

Altri 15mila appartengono a varie Chiese con difficoltà di calcolo dei propri membri come i neoapostolici cristiani, vari riformati (calvinisti), la Chiesa di Scozia in Italia, la Chiesa Presbiteriana in Italia, l'Esercito della salvezza, l'Associazione comunità cristiane.

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N.B. Altre fonti riportano dati un po' più alti.

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A questo punto,

il grande concilio di Trento (o Tridentino) della metà del Cinquecento, con i suoi chiarimenti teologici

un solo esempio, sulla libertà dopo anni si arriverà a definire con nettezza che:

"4. Se qualcuno dice che il libero arbitrio dell’uomo, mosso ed eccitato da Dio, non coopera in nessun modo esprimendo il proprio assenso a Dio, che lo muove e lo prepara ad ottenere la grazia della giustificazione; e che egli non può dissentire, se lo vuole, ma come cosa senz’anima non opera in nessun modo e si comporta del tutto passivamente: sia anatema

(=sia bandito, sia scomunicato. Il termine è così in gr. e in lat. l'equivalente ebr. è herem)

5. Se qualcuno afferma che il libero arbitrio dell’uomo dopo il peccato di Adamo è perduto ed estinto; o che esso è cosa di sola apparenza anzi nome senza contenuto e finalmente inganno introdotto nella Chiesa da Satana: sia anatema.

6. Se qualcuno afferma che non è in potere dell’uomo rendere cattive le sue vie, ma che è Dio che opera il male come il bene, non solo permettendoli, ma anche volendoli in sé e per sé, di modo che possano considerarsi opera sua propria il tradimento di Giuda non meno che la chiamata di
Paolo: sia anatema"

➤Concilio di Trento, Canoni sulla Giustificazione (testo qui)

e il suo rilancio della fede cristiana e delle sue condizioni formative e organizzative (es. un clero ben preparato, ecc.),

nè i confronti teologici tra le parti (tentati più volte, dalla disputa di Lipsia del 1521 fino agli ultimi confronti, avvenuti in occasione della Dieta di Ratisbona del 1541)

nè i tentativi di compromesso politico dell'imperatore Carlo 5' Asburgo (es. le Diete Imperiali di Augusta: 1530 e 1547), che non escludeva a tutti i costi la compresenza di più forme di fede cristiana nel suo impero,

un impero che anche dopo di lui non imporrà quasi mai quell'uniformità religiosa che invece applicavano spesso i principi tedeschi protestanti (che pure erano "vassalli" dell'imperatore...)

il dialogo personale, paziente e tenace di alcuni autorevoli cristiani (es. il cattolico Francesco di Sales +1622,

(di una famiglia nobile della Savoia e studente dai Gesuiti, studioso di Agostino e Tommaso)

potranno comunque rimediare alla rottura definitiva, ormai avvenuta.

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Le stesse vicende del Concilio di Trento

che, pur con lunghe interruzioni, ha lavorato sotto tre papi dal 1545 (Lutero morirà l'anno dopo) al 1563,

iniziando tra mille difficoltà con una trentina di partecipanti con diritto di voto, quasi tutti italiani e spagnoli

e terminando con 230 partecipanti con diritto di voto, tra cui 200 vescovi, 7 abati e 7 superiori generali

si intrecciano

con le continue tensioni politiche continue tra il re francese Francesco 1' Valois (+1547)    e l'imperatore Asburgo

e

con le varie fasi dello scontro armato tra la Lega "protestante" di Smalcàlda (1531)    e l'esercito dell'imperatore Carlo 5' Asburgo,

La Lega di Smalcàlda

all'inizio appare come una coalizione di principi tedeschi diventati luterani (Sassonia, Assia, ecc.) e di città tedesche diventate luterane (Strasburgo, Ulm, Magdeburgo, Lubecca, ecc.),

ma qualche anno dopo,

quando si uniscono alla Lega Protestante anche le cattoliche (!) Francia e Baviera, l'Inghilterra, e le potenze dell'area scandinava (la Danimarca, e la Svezia che allora comprendeva anche la Finlandia),

la Lega di Smalcalda diventa più chiaramente un'alleanza politica anti-Asburgo:

il "patto armato" della lega di Smalcalda mostra così che

"la piccola nobiltà e molte borghesie cittadine

avevano visto nel luteranesimo delle prospettive consone ai loro scopi"

(➤Alberto Tenenti)

Alla fine la PACE DI Augsburg / AUGUSTA (in Baviera: 25 settembre 1555) prenderà atto della divisione politico-religiosa

e la confermerà con il principio politico del "cuius regio, eius religio" (lat., letteralmente: "di chi la regione, di lui la religione"): sarà il Signore di ciascun territorio a stabilire ufficialmente la religione dei suoi sudditi: e "il popolo deve seguirlo nella sua scelta o andare in esilio" (➤Jean-Pierre Moisset)

Così molte città e stati tedeschi del centro, dell'est e del nord (es. Assia, Sassonia, Brema, Magdeburgo, ecc.) impongono al loro interno forme e riti del nuovo cristianesimo protestante (in ben due terzi del territorio imperiale, ➤ci ricorda Alberto Tenenti),

l'ovest e il sud saranno Calvinisti o Cattolici: alcuni stati tedeschi del sud (es. Austria degli Asburgo, Wittelsbach di Baviera) ad esempio restano cattolici.

N.B. Progresso della tolleranza e della libertà...

o progresso del potere politico come ordinatore supremo della dimensione religiosa pubblica?

N.B. Oggi il 27% della Germania si dichiara cattolico,

il 25,5% è legato a una delle diverse chiese protestanti,

mentre ormai il 37% si dichiara "non religioso" (atei, agnostici, ecc.)

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N.B. Il cuius regio, eius religio non viene applicato nello stesso modo da protestanti e cattolici:

si ricordi ad esempio che nel regno di Ungheria, pur travagliato da divisioni tra i cattolici Asburgo e l'Impero Turco Ottomano, 

si sviluppa una notevole minoranza "protestante" che ancora lungo l'Ottocento gli storici stimeranno tra il 10% e il 25% della popolazione (e ancora oggi la Chiesa riformata in Ungheria conta 1,6 milioni di aderenti, 130 istituti di istruzione e 4 seminari teologici)

E' emblematico il caso della città ungherese (ma protestante!) di Debrecen (ancora oggi la seconda città per popolazione dopo Budapest), che ben presto viene soprannominata la Roma Calvinista o la Ginevra dell'Ungheria...: nel 1693 l'imperatore (e re d'Ungheria) Leopoldo 1' Asburgo le concederà lo status di Città Reale Libera.

Ma anche i temuti protestanti radicali Antitrinitari, avversati in particolare dai protestanti, finiscono per trovare rifugio proprio nella cattolica Ungheria...

N.B. Ancora oggi la loro tradizione religiosa si esprime nella Chiesa Unitariana (che nega la Trinità e la Divinità di Gesù), formata da circa 125 chiese, dal 1949 divise in un troncone in Ungheria (25.000 fedeli, web-site: http://www.unitarius.hu/) e in uno uno di etnia ungherese in Transilvania/Romania (circa 80.000 fedeli)

Carta di Laura Canali - 2020

qui in dettaglio la situazione tra aree/città cattoliche (in grigio) e protestanti nell'Impero all'inizio del Seicento

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Sulla scia della Riforma Protestante

nasceranno in pochi anni:

1) a nord est dell'Impero: il nuovo "stato protestante" della PRUSSIA (1525-), nato per iniziativa di Alberto di Hohenzollern (figlio dei Signori del Brandeburgo e della figlia del re polacco) che dal 1511 era il Gran Maestro dell'Ordine religioso cristiano dei Monaci-Cavalieri Teutonici

(Ordo Teutonicus, O.T., ted. Deutscher Orden.

Per esteso: Ordo Fratrum Domus Hospitalis Sanctae Mariae Teutonicorum in Jerusalem, fondato nel 1191),

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In origine

il Ducato di Prussia era la zona verde qui sotto, vicino a Königsberg

(dal 1946  è Kaliningrad, porto russo tra Polonia e Lituania che è la base della Flotta russa del Baltico) ma in seguito si espanderà...

Prussia

 

La nascita dell'Aquila Nera, la Prussia di Federico il Grande - Alberto  Massaiu

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Nel 1525 il Gran Maestro Teutonico Alberto Hohenzollern si dichiara luterano

si appropria dei feudi dell'Ordine

e fonda

il Ducato Ereditario di Prussia (1525-), dichiarandosi Duca: Alberto 1' di Prussia.

La dinastia Hohenzollern, originaria dells Svevia, guidava già fin dal 1415 anche il Margraviato del Brandeburgo (l'area di Berlino) che era un regno interno all'impero.

In seguito a diversi matrimoni tra gli Hohenzollern della nuova Prussia e gli Hohenzollern del Brandeburgo,

quando nel 1618 il duca di Prussia Alberto Federico Hohenzollern morirà senza eredi maschi,

Giovanni Sigismondo Hohenzollern, Principe Elettore del Brandeburgo diventerà anche Duca di Prussia: nasce così il Brandeburgo-Prussia.

Lungo il Seicento e il Settecento

la nuova Prussia degli Hohenzollern si estenderà fino a unificare i propri territori

e infine lungo l'Ottocento arriverà a includere quasi tutto il nord dell'Impero

e sarà lei infine a guidare il nuovo Impero Tedesco (secondo Reich: 1871-1918)

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Poi dal 1534 avremo

2) il "Partito" Calvinista (cioè gli "Ugonotti") attivo soprattutto in Francia ma presente in molte aree dell'Europa cattolica, che si oppone al potere costituito e quindi adotta un orientamento antistatalista

La monarchia francese al suo interno lo ostacolerà in ogni modo:

"La storia degli ugonotti è la storia del partito politico che dal 1535 al 1628, e più intensamente dal 1560 al 1598,

combatté in Francia per restaurare le libertà feudali contro l'assolutismo regio,

fondandosi non solo sulle esigenze dell'aristocrazia, avida di indipendenza,

ma anche su quelle della borghesia cittadina bisognosa di un'organizzazione favorevole ai suoi commerci,

e dell'artigianato desideroso di elevazione sociale,

e facendo proprî gl'ideali calvinisti di riforma religiosa ed etico-politica.

Il vigore e la forza di quegl'ideali, che diedero agli ugonotti coesione e saldezza e ricca vita spirituale, fece però sì che quelle dottrine e quelle aspirazioni non rimanessero solo l'espressione delle morenti autonomie cittadine e delle libertà feudali destinate a scomparire,

ma acquistassero anche il valore di espressione, sia pure inadeguata, dell'esigenza di un rinnovamento radicale della società"

Delio Cantìmori, 1937 (storico di orientamento anticlericale)

"Nel 1559 si tenne (...) il primo sinodo nazionale delle chiese riformate francesi, e vi erano rappresentate da undici pastori quindici comunità, delle settantadue che si contavano in Francia, guidate quasi tutte da pastori educati a Ginevra;

nel 1561 se ne contavano 2150, tutte rappresentate al sinodo nazionale.

Le comunità erano indipendenti, e avevano il diritto di eleggersi i proprî anziani e il pastore, che doveva essere approvato dal sinodo provinciale. I sinodi provinciali, che si riunivano due volte all'anno mandavano i rappresentanti, che erano parte laici, parte ecclesiastici, a quello nazionale, che aveva il compito di mantenere la disciplina e l'unità dottrinale.

Le basi di questa organizzazione erano la Confessio Gallicana, sottoscritta al sinodo del 1559, e la Discipline Ecclésiastique, entrambe preparate da Calvino:

gli ugonotti formavano un corpo a sé, strettamente disciplinato e nettamente differenziato per costumi e religiosità dalla restante società francese dell'epoca,

non solo, ma anche una vera e propria potenza, politico-militare, cui le forme democratiche della chiesa calvinista davano straordinaria coesione, mentre la lotta contro la corona per gli antichi privilegi degli stati assicurava loro una notevole popolarità presso magistrati e corporazioni cittadine"

Delio Cantìmori, 1937

3) e l'Inghilterra ANGLICANA (1534) con il re inglese (da Enrico 8' Tudor in poi) come "papa" (ne riparleremo): qui la nuova Chiesa cristiana Anglicana assume, rispetto al potere costituito, un orientamento conservatore e filostatale.

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N.B. Così in Prussia, Svezia, Inghilterra, ecc. procedono le "secolarizzazioni forzate" dei beni e delle proprietà della chiesa cattolica, che i vari Stati, divenuti "protestanti", incamerano come beni propri...

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Tra tanti difficili eventi,

con i Turchi Ottomani che premono a est (assedio di Vienna del 1529),

la Francia sempre ostile all'Impero

(nel 1536 il re francese Francesco 1’ arriva addirittura ad allearsi con i Turchi Ottomani del califfo Solimano per contrastare meglio l’imperatore Asburgo!)

e la Riforma/Rottura di Lutero nel cuore stesso dell'impero,

si muove lungo la prima metà del Cinquecento

la figura del grande CARLO 5' ASBURGO (+1558), l'ultimo imperatore di mentalità medievale (cioè ancora universale e unitaria)

 

Carlo V l'imperatore ghiotto

 

con il suo immenso impero in parte ereditato e in parte acquisito,

che finisce per includere il mondo tedesco e olandese, ma anche il mondo spagnolo (compresi il sud Italia e il nascente impero spagnolo americano)

I suoi nonni materni erano Ferdinando di Aragona e Isabella di Castiglia (i primi sovrani dell'impero Spagnolo),

mentre nella linea paterna suo nonno era l'imperatore Massimiliano 1' Asburgo

e sua nonna era Maria di Borgogna

(la Borgogna comprendeva un gruppo di ducati e di regni che a quel tempo corrispondevano più o meno a Olanda, Belgio    e Franca Contea, cioè l'area attorno a Besançon).

Nel 1516, quando muore suo zio Ferdinando 2' di Aragona,

il giovane Carlo eredita anche il trono di Spagna

e nel 1519, quando muore l'imperatore Massimiliano 1' Asburgo,

Carlo (che è suo nipote) a 19 anni viene eletto anche imperatore del Sacro Romano Impero Germanico.

Carlo d'Asburgo: Carlo I e Carlo V

Si noti che ora la Francia per la prima volta è "circondata" a est e a ovest da uno stesso potere (l'impero di Carlo 5' Asburgo)

e per di più da un potere a cui è tradizionalmente ostile:

una situazione geopolitica che la Francia teme da sempre e che ora contrasterà a ogni costo.

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Per quarant'anni l'imperatore Carlo 5' Asburgo tenterà di guidare, di comandare, di ammonire, di riunificare, di pacificare... un immenso mondo che gli appartiene giuridicamente

ma che sta esplodendo in direzioni diverse e probabilmente non più ricomponibili in un quadro unitario.

Le vittorie non mancano, ma non bastano.

Alla fine,

di fronte all'"inquieto agitarsi di una nuova idea dell'uomo e del mondo" (➤Elio Gioanola),

Carlo 5' Asburgo, a 56 anni, prende atto del suo fallimento,

abdica e si ritira in un monastero (1556),

suddividendo il governo del suo immenso impero tra suo figlio Filippo e suo fratello Ferdinando:

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Gli Asburgo si divideranno così in DUE RAMI DISTINTI:

1) Filippo 2' Asburgo (il figlio primogenito di Carlo 5') ottiene

A) la Spagna, cioè l'impero spagnolo con i suoi crescenti possedimenti americani

e con i suoi possedimenti italiani:

il Ducato di Milano, i Regni di Napoli, Sicilia, Sardegna,   a cui si aggiungono i Presìdi di Toscana (cioè la zona di Orbetello).

L'Italia verrà così dominata principalmente dalla Spagna fino al Settecento

come concordato anche dal successivo Trattato di Cateau-Cambrésis del 1559

che blocca le pretese francesi in Italia, conferma il Ducato di Milano alla Spagna e ristabilisce nella sua autonomia il ducato dei Savoia (che da più di 20 anni era controllato dalla Francia),

terminando così una serie di guerre che proseguivano da più di mezzo secolo (Guerre d'Italia 1494-)

Il re "spagnolo" Filippo 2' Asburgo promuoverà così una costellazione di alleanze dinastiche nell'area italiana con i Signori Farnese (ducato di Parma e Piacenza), i Signori Gonzaga (ducato di Mantova) e i Signori Este (Ducato di Ferrara e Modena): anche il Granducato di Toscana dei Signori Medici finisce sempre più legato alla Spagna.

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Da qui la forte influenza "spagnola" in tutta l'area italiana:

alla fine delle Guerre d'Italia (1559) restano indipendenti dalla Spagna solo

il ducato di Savoia (che si ricostituisce e tende a espandersi verso i marchesati del Monferrato e di Saluzzo),

la Repubblica Marinara di Venezia (ma in declino)

e lo Stato della Chiesa (che comprendeva la Romagna e gran parte dell'Italia centrale).

B) l'Olanda (chiamiamo così, per semplificare, le 17 province dei Paesi Bassi o Netherlands).

Da Filippo 2' Asburgo nasce così la dinastia degli Asburgo di Spagna (che si estinguerà nel 1700)

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2) Ferdinando 1' Asburgo (fratello minore di Carlo 5'), mantiene i domini austriaci

cioè i territori dinastici della Casa d'Austria, che sono:

i ducati di Austria,    di Stìria, di Carìnzia (oggi tra i 9 Länder dell'Austria moderna, che è una repubblica federale) e della Càrniola (che oggi è la Slovenia),

le contee di Gorizia (poi dal 1921 annessa al Regno d'Italia), di Gradisca (poi dal 1921 annessa al Regno d'Italia), e del Tirolo (dal 1919 suddiviso tra l'Austria, di cui è uno dei länder centrato su Innsbruck    e il Trentino-Alto Adige),

il "Litorale" / Küstenlande (centrato su Trieste e la penisola d'Istria),

oltre a altri distretti e città (come l'Alsazia, che era un mosaico di piccole "signorie" locali più o meno sotto la protezione degli Asburgo fino al Seicento

N.B. uno dei primi "antenati" documentati della dinastia degli Asburgo è di queste parti: il conte Guntram, morto verso il +960

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Infine il regno di Croazia (dal 1000 unito alla corona ungherese, poi dal 1527 unito alla corona degli Asburgo d'Austria),

il regno di Boemia e il regno di Ungheria (che resteranno collegati agli Asburgo d'Austria fino alla Grande Guerra)

Boemia: si tratta della "Corona delle Terre di Boemia" o Ceche o di San Venceslao,

cioè: il regno di Boemia centrato su Praga, il Margraviato di Moravia, i Ducati di Slesia, il Margraviato di Lusazia: Alta Lusazia e Bassa Lusazia o Marca di Lusazia

e il connesso titolo di imperatore del Sacro Romano Impero Germanico.

Da Ferdinando 1' nasce così la dinastia (imperiale) degli Asburgo d'Austria

(che dal 1736 proseguiranno come Asburgo-Lorena:

una dinastia che verrà costantemente scelta fino all'Ottocento come guida del Sacro Romano Impero,

che governerà poi l'impero di Austria-Ungheria fino al 1919

e che comunque non si è mai estinta)

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L'Inghilterra è guidata dalla dinastia Tudor fin dal 1485.

Nella seconda metà del Cinquecento la regina Elisabetta Tudor sale al potere all'età di venticinque anni

(cioè nel 1558, due anni dopo l'abdicazione dell'imperatore Carlo 5')

e ci resta per cinquant'anni.

Elisabetta Tudor: biografia e curiosità | Elle

 

Queen Elisabeth 1' dominerà l’Inghilterra e in breve tempo anche i mari del mondo intero,

non senza l’aiuto dei CORSARI inglesi, marinai-guerrieri che la regina protegge e autorizza ufficialmente ad attaccare e saccheggiare le navi spagnole.

Verso la fine del secolo il conflitto tra la potenza inglese e la potenza spagnola (che dal 1580 comprendeva anche il Portogallo,e quindi poteva sfruttare anche i porti e le rotte commerciali portoghesi)

porta a un colossale scontro navale nel Canale della Manica:

nel 1588 la Gran Armada di re Filippo 2' degli Asburgo di Spagna

(la più grande mai organizzata: 130 navi, 4000 marinai, 20mila soldati!)

viene contrastata fin dall'inizio dalle navi di sir Francis Drake (esploratore, pirata, mercante di schiavi e corsaro, nominato dalla regina stessa nel 1581 Cavaliere, ingl. knight, pronuncia 'nàit') 

La circumnavigazione di Francis Drake

viene infine sconfitta dagli inglesi (e dal maltempo).

Così, anche grazie alla capacità della regina Elisabetta, l'ultima sovrana della dinastia Tudor,

finisce per sempre il tentativo spagnolo di limitare la crescente egemonia inglese nei traffici commerciali internazionali.

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Abbiamo già accennato alla "nascita" del mondo russo nel Vai di Fretta? di questo scenario. Ora proseguiamo il discorso.

Nell'area russa vicino all'Europa,

in cui fino ad allora le popolazioni locali vivevano tra

dinastie locali di origine normanna (da nord, nord-ovest)

e la potenza tataro-mongola (da sud)

si trattava del Khanato dell'Orda d'Oro, uno dei "pezzi" superstiti del vecchio impero mongolo ormai disgregato

lungo la prima metà del Cinquecento

emerge il primo nucleo della futura Russia:

nel 1547 il giovane principe della dinastia dei signori di Mosca

(dinastia Riurik, di origine scandinava

e imparentata con gli imperatori di Costantinopoli)

si fa incoronare dal capo della chiesa cristiana ortodossa russa come

"ZAR di tutte le Russie":

questo primo zar della storia russa si chiama

Ivan 4', detto Groznyj (ru. =temibile, terribile, pronuncia 'grosni')

Il Granducato di Mosca (nato lungo il Duecento) diventa così il

Regno degli Zar (rus. Russkoe zarstvo)

e proseguirà tra Seicento e Settecento la sua espansione verso sud-ovest (Ucraina, Polonia) e verso est (Siberia)

 

File:Growth of Russia 1547-1725 true borders.png

 

In quest'ambito emerge l'interpretazione di

"Mosca come TERZA ROMA"  (dopo l'antica Roma, decaduta, e la Nuova Roma Costantinopoli, conquistata dai Turchi nel 1453),

che successivamente lungo l'Ottocento verrà molto enfatizzata in chiave nazionalistica.

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Intanto il rilancio della Repubblica Marinara di GENOVA, liberata dalle pressioni francesi

grazie all'ammiraglio Andrea Doria (+1560)

 

e riformata grazie all'accordo delle 250 famiglie nobili cittadine,

farà sembrare il Mediterraneo, per un’ultima breve volta, di nuovo il centro commerciale del mondo.

12.12.1584 - 1^ missione: partenza per Marsiglia - Laboccadelvulcano

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La concezione organica e universalistica tipica dell'Europa medievale

sta tramontando:

è arrivato ormai "il "tempo delle NAZIONI" (➤Jacques Attali):

soprattutto di quelle che si affacciano sull'Atlantico,

e del "lento prevalere di un'IDEA ASSOLUTA DI STATO" (➤Alberto Tenenti),

anzi,

della fatale connessione tra queste due dinamiche,

che si svilupperà nei secoli successivi.

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Proprio lungo il Cinquecento

l'impegno anti-ereticale della Chiesa cattolica,

la razionalizzazione teologica sul diavolo e sulla sua presenza (espressa esemplarmente nel trattato Domenicano Malleus Maleficarum del 1487),

il rinnovato interesse, dal Rinascimento in poi, per la Magia,

le ansie tipiche del nuovo mondo cristiano protestante,

la tendenza alla "individuazione del nemico collettivo" tipica della Modernità (Marina Montesano, Franco Cardini)

e le molte paure e invidie locali

si fondono in un fenomeno a ripetizione

chiamato poi

Caccia alle Streghe:

un fenomeno più moderno che medievale, estendendosi peevalentemente dalla fine del '400 al '700:

in Europa la maggior parte dei "processi" contro le "streghe" avverranno tra il 1580 e il 1630 (➤Brian P. Levack,)

e i famosi processi alle streghe di Salem negli USA sono del 1692-1693)

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Infine, lungo il Cinquecento, l'astronomo polacco Mikołaj Kopernik / COPERNICO introduce con prudenza (e suoi discepoli come il Rètico promuovono invece con entusiasmo)

una nuova teoria astronomica che attribuiva grande importanza al Sole (ma per motivi non tanto scientifici):

il Sole sarebbe immobile (=teoria eliostatica) e (quasi) al centro, mentre tutti gli altri pianeti gli ruoterebbero intorno.

Si noti che "come ha sottolineato Alexandre Koyré,

l’eliocentrismo copernicano ha scardinato tre paradigmi consolidati dalla tradizione:

quello filosofico, quello teologico e quello scientifico.

Il geocentrismo, infatti, era ritenuto fondato

sull’autorità della Sacra Scrittura (per quanto concerne la teologia),

sull’autorità di Aristotele (per quanto compete alla filosofia)

e sui calcoli di Tolomeo (per quanto riguarda l’astronomia)"

➤Valentina Zaffino (qui)

Nel 1543

l'austriaco di origine italiana Rètico, discepolo di Copernico, fa pubblicare in latino un importante testo del maestro

(De Revolutionibus Orbium Coelestium, dedicato a papa Paolo 3' papa "stimato eminentissimo per la dignità dell’Ufficio e per l’amore delle lettere e delle matematiche")

e, sempre nello stesso anno, il medico fiammingo Andreas Van Wesel / Vesalio pubblica a Venezia l'impressionante De Humani Corporis Fabrica.

Andreas Vesalius: De Humani Corporis Fabrica and Epitome « Facsimile edition

(qui molte pagine digitalizzate)

 

Come si vede, nuove ipotesi astronomiche e un nuovo metodo anatomico di tipo descrittivo

iniziano a rivoluzionare la scienza del tempo.

Soprattutto, tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento,

lo scienziato toscano GALILEO Galilei (+1642) inaugurerà

il Metodo Scientifico Moderno:

il cardine del nuovo metodo sembra essere l'intuizione che tutto "l'universo (...) è scritto in lingua matematica" (➤Galileo, Il Saggiatore, 1623): un'intuizione già pitagorica e platonica, ma mai sistematizzata attraverso esperimenti matematizzati.

La Matematizzazione rigorosa della Realtà (➤Edmund Husserl) può infatti essere vista proprio come

l'origine della Nuova Scienza Moderna

e della connessa RIVOLUZIONE SCIENTIFICA.

"Il principio essenziale:

la natura in sé matematica, la natura che si dà nelle formule e che soltanto in base alle formule può essere interpretata"

(➤Husserl, La Crisi delle Scienze Europee e la Fenomenologia Trascendentale, 1936)

Questa rivoluzione è legata a un nuovo modo di analizzare il mondo, a idee nuove spesso in conflitto con il sapere tradizionale (di orientamento aristotelico) delle università del tempo (ormai ben diverse dalle innovative universitas medievali).

All'inizio del Seicento nasceranno così nuove istituzioni, le Accademie Scientifiche,

più o meno in opposizione alle vecchie università e più o meno condizionate dai nuovi Signori del tempo che le finanziavano.

es. Accademia dei Lincei e Accademia del Cimento in Italia,

Royal Society a Londra e a Oxford,

Académie Royale des Sciences in Francia, ecc.

La rivoluzione scientifica può infine essere anche vista come il punto di avvio del progressivo predominio moderno della TECNOSCIENZA

che, nella seconda parte del Novecento, comincerà a guidare (dominare?) il mondo,

portando immensi benefici ma anche nuove e inquietanti problematicità.

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Itinerarium liceale: ora passa allo scenario 15: Il Costituirsi del Mondo Moderno: il Seicento

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MATERIALI

 

❄🌂 13.150 Lapiccola era glaciale” (o Piccola Glaciazione, ingl. Little Ice Age), iniziata nel Trecento, si intensifica a partire dagli ultimi trent’anni del ‘500. Per questo alcuni studiosi fanno cominciare la vera Piccola Era Glaciale solo nel ‘500. I ghiacciai, ovviamente, si espandono…

Ricordiamo che la presenza di aree ghiacciate sulla superficie terrestre (es. al polo sud, ecc.) indica che siamo in un’era glaciale…

📚📖 13.250   Un Cinquecento, due mondi...

🌙😮 "...il non poter noi trovarci mai soddisfatti in questo mondo, i nostri slanci verso un infinito che non comprendiamo..." ➤Giacomo Leopardi, Zibaldone (=mix disordinato) di Pensieri, brano del 1820

lo Zibaldone (=da Zabaione, significa mescolanza, mix di cose diverse) è la raccolta delle migliaia di pagine dei diari e delle note di Leopardi che vanno dal 1817 al 1832, pubblicata verso il 1900 da una commissione presieduta da Giosuè Carducci

Per Giacomo Leopardi (+1837) Ludovico Ariosto (📚📖 Orlando Furioso, ediz. definit. 1532) è stato l'ultimo poeta dell'immaginazione

=l"onnipotenza creativa" (➤Elio Gioanola), tipica degli Antichi che vivevano di illusioni

mentre Torquato Tasso (📚📖 Gerusalemme Liberata, 1581) è il primo poeta del sentimento   ➤Elio Gioanola

Nell'età moderna infatti la ragione scopre le illusioni e non può più accettarle...: resta il "sentimento": il soggetto ha ormai scoperto la illusorietà delle illusioni ed esprime questo nuovo "sentimento" che nasce dalla riflessione sulla "nullità delle cose" ...

Ariosto e Tasso: entrambi della corte degli Estensi (o Este: il loro castello è ancora presente a Ferrara, in Emilia) ed entrambi del Cinquecento: ma qualcosa cambia...

Ricordiamo che oltre a Ariosto e Tasso, abbiamo un altro scrittore di poemi cavallereschi attivo presso la corte degli Estensi nella seconda parte del Quattrocento:      📚📖 Matteo Maria Boiardo, famoso per il suo Orlando Innamorato (1483), di cui Ariosto prosegue e approfondisce le storie, ma per il nostro ragionamento qui non ci interessa...

Come sottolinea ➤Elio Gioanola: il movimento degli Umanisti, dopo la grande "fioritura dei massimi talenti letterari e artistici" nei primi trent'anni del secolo, esaurisce la sua "vitalità propulsiva" già prima della metà del Cinquecento.

Nella seconda metà del Cinquecento, poi, da una parte la letteratura si irrigidisce in schemi "manieristici"

cioè tesi a una grande raffinatezza forma e stile e sempre più attenti alla raffinatezza di forma e stile, che seguivano Regole e Modelli più che la Natura...

mentre dall'altra cresce "l'inquieto agitarsi di una nuova idea dell'uomo e del mondo" (➤Elio Gioanola) che poterà alla nascita di una cultura diversa: la cultura moderna.

😮🔎 13.250.100 Nella sua introduzione al 📚📖 Doctor Faustus (probabilmente: The Tragical History of the Life and Death of Doctor Faustus) del venticinquenne poeta-agente segreto inglese Chistopher Marlow (+1593, chiamato dal controverso poeta Algernon Swinburne: "il padre della tragedia inglese"),

Nemi D'Agostino spiega come "l'ottimismo metafisico", introdotto dal Cristianesimo, aveva "esorcizzato" per secoli la "sapienza tragica" degli antichi, ma ora questa "rinasce sui palcoscenici londinesi nell'ultimo decennio del Cinquecento" con le sue caratteristiche: "plurivalenza, conflittualità interna (...) ambiguità, (...), problemi che non ammettono una sola risposta soddisfacente (...) problema dell'agire responsabile e (...) una nuova progettualità che implica un rapporto nuovo tra l'umano e il divino":

Nel Faust di Marlow ci sarebbe proprio questa "plurivalenza, assenza di messaggio, il suo mostrare attraverso l'opposizione dei modelli un mondo ambiguo e irriducibile a un solo significato➤Chistopher Marlow, Il Dottor Faust, con un saggio di T.S. Eliot, ed. orig. 1965, Mondadori 1992, trad. e introduzione a cura di Nemi D'Agostino, pp. 7-15

🌙😮 13.300 "Tasso ha una certa somiglianza col Petrarca (+1374).

Tutti e due furono i poeti della transizione, gl'illustri malati, che sentivano nel loro petto lo strazio di due mondi, che non poterono conciliare.

La musa della transizione è la malinconia. Ma la malinconia del Petrarca era superficiale: rimaneva nella immaginazione, non penetrò nella vita. Era una malinconia non priva di dolcezza, che si effondeva e si calmava negli studi, e lo tenne contemplativo e tranquillo fino alla più tarda età.

La malinconia del Tasso è più profonda, lo strazio non è solo nella sua immaginazione, ma nel suo cuore, e penetra in tutta la vita. Sensitivo, impressionabile, tenero, lacrimoso.

Prende sul serio tutte le sue idee, religiose, filosofiche, morali, poetiche, e vi conforma il suo essere. Entusiasta sino all'allucinazione, perde la misura del reale e spazia nel mondo della sua intelligenza, dove lo tiene alto sull'umanità l'elevatezza e l'onestà dell'animo" ➤Francesco De Sanctis (+1883), Storia della Letteratura Italiana, ed. orig. 1870-71

🌙😮 13.400  "E ancora nella lettera del 2 giugno 1823 al letterato belga, nonché amico Andrè Jacopssen (un amico olandese conosciuto a Roma), Leopardi scrive: 'In più d’una occasione io ho espressamente evitato per qualche giorno di incontrare l’oggetto che mi aveva  affascinato in un sogno delizioso. Io sapevo che quel fascino sarebbe svanito accostandosi alla realtà. Tuttavia io pensavo sempre a quell’oggetto, ma non lo consideravo per quel che era; lo contemplavo nella mia immaginazione, tale quale mi era apparso nel sogno'. Leopardi parte sempre dalla propria esperienza personale quando spiega il ruolo che l’immaginazione ricopre nel creare illusioni, dolci, ma pur sempre illusioni. (...)

Nello Zibaldone numerose sono le pagine che Leopardi dedica all’espressione poetica come sorgente di piacere.

La poesia deve procurare un accrescimento di vitalità, deve dilettare; ma, nel contempo, Leopardi è ben cosciente che ai moderni non è consentita una poesia di sola immaginazione, perché la poesia contemporanea non può prescindere dalla conoscenza del vero e dalla ragione a meno di risultare meno autentica. Dunque la poesia avrà un 'carattere riflesso e sentimentale'. Sarà, nello stesso tempo, espressione delle domande esistenziali dell’uomo, del desiderio di felicità e di un uso della ragione ancora 'puro'. La vera poesia sarà, quindi, quella lirica, espressione dell’io, del cuore dell’uomo."Giovanni Fighera

🌙😮 13.500  Ecco le (non facili) analisi di Leopardi:

"e non siamo più semplici come erano i greci e i latini e i trecentisti e i cinquecentisti perchè siamo passati pel tempo di corruzione e siamo divenuti astuti nell’arte, e schiviamo i vizi con questa astuzia e coll’arte non colla natura come faceano gli antichi i quali senza saperne più che tanto pure perchè l’arte era in sul principio e non ancora corrotta non gli schivavano ma non ci cadevano.

Erano come fanciulli che non conoscono i vizi, noi siamo come vecchi che li conosciamo ma pel senno e l’esperienza gli schiviamo.

E però abbiamo moltissimo più senno e arte che gli antichi, i quali per questo cadevano in infiniti difetti (non conoscendoli) in cui adesso non cadrebbe uno scolaro. Vizi d’Omero concetti del Petrarca, grossezze di Dante, seicentisterie dell’Ariosto del Tasso del Caro traduzione dell’Eneide ec.

E però adesso le nostre opere grandi (pochissime perchè ancora siamo nella corruzione onde pochissimi emergono) saranno tutte senza difetti, perfettissime, ma in somma non più originali, non avremo più Omero Dante l’Ariosto. Esempio manifesto del Parini Alfieri Monti ec. Onde apparisce quel che io disopra ho detto che dopo che le arti di fanciulle e incorrotte si son fatte mature e corrotte, (come gli uomini di mezza età viziosi) invecchiando e ravvedendosi, non potranno più ripigliare il vigore della fanciullezza e giovinezza (...)" ➤Giacomo Leopardi, Zibaldone di Pensieri

🌙😮 13.600 'il danno dell’età nostra è che la poesia si sia ridotta ad arte, in maniera che per essere veramente originale bisogna rompere violare disprezzare lasciare da parte interamente i costumi e le abitudini e le nozioni" ➤Leopardi, Zibaldone (una profezia sui nostri anni?)

🎨🏰 13.700 In Francia nella prima metà del Cinquecento vengono costruiti gli splendidi Castelli della Loira

che non sono residenze principali, ma “case di svago per i giorni di caccia”

Questi castelli testimoniano la potenza della monarchia francese, che guarda ammirata e segue il Rinascimento artistico italiano, diffondendo la nuova arte: ad esempio, il re francese Francesco 1’ (+1547) porta in Francia nel 1517 🎨🏰 il vecchio toscano Leonardo da Vinci (+ 1519, proprio qui in Francia), che verrà subito nominato "premier peintre, architecte, et mecanicien du roi" e che qui contribuirà tra l'altro al progetto del castello di Chambord (finito verso il 1526)...

🎨🏰 13.750 Dai un’occhiata ai castelli di Amboise (1498), Chenonceaux (1520), ecc.

🎨🏰 13.800 Il vecchio castello del Louvre (pronuncia “luvr”) diventerà progressivamente il Complesso del Louvre, che si estende su 135mila mq, il secondo “palazzo” più grande del mondo (il primo è il palazzo del Parlamento rumeno di Bucarest), con quasi 9 milioni di visitatori all’anno (2011)...

🎨🏰 13.850  La Francia in molte classifiche risulta

il paese del mondo più visitato dai turisti: 76 milioni di visitatori all’anno, dati 2011: "a Paris, 13 sites culturels, Notre-Dame en tête, ont dépassé le million de visiteurs en 2011"

il Louvre, con 9 milioni di visitatori all'anno, è superato solo dalla basilica del Sacré-Coeur nel quartiere di Montmartre (10 milioni) e dalla cattedrale di Notre-Dame de Paris (13,6 milioni)...

In Italia, che assieme alla Francia è tra i paesi più visitati dai turisti, la basilica di san Pietro, 25° sito turistico più visitato del mondo, supera la Grande Muraglia Cinese (11 milioni, 2014) e i Musei Vaticani (in realtà un'area che comprende ben 12 musei in 40mila mq) sfiorano i 6 milioni di visitatori all'anno (dati 2013/14).

Ecco i dati turistici dell'Italia e del mondo (2015).

📚📖 13.900  Nel 1513 il fiorentino Niccolò Machiavelli, dopo essere stato accusato ingiustamente di aver partecipato a una congiura contro i Medici di Firenze, viveva ritirato nelle sue terre di San Casciano, a 15 km da Firenze.

Passa le giornate tra "lavoro dei campi, caccia e osteria" e le sere "a leggere i classici e a scrivere le sue opere" ➤Elio Gioanola

Intanto pubblica il libro Il Principe (1513), con titolo latino (De principatibus) ma con testo in volgare, in cui spiega "che cosa è principato, di quale spezie sono, come e' si acquistono, come e' si mantengono, perché e' si perdono" ➤Niccolò Machiavelli, lettera a Francesco Vettori, 10 dicembre 1513.

In questo libro Machiavelli "assume il principio dell'autonomia della politica e offre le leggi del suo funzionamento alla 'virtù' dell'uomo, perché possa farsi protagonista della propria storia contro le insidie della 'fortuna" ➤Elio Gioanola

Machiavelli afferma di descrivere, forse per la prima volta, la "verità effettuale della cosa" e non "l'immaginazione di essa"

per cui "molti si sono imaginati republiche e principati che non si sono mai visti né conosciuti essere in vero; perché egli è tanto discosto da come si vive a come si doverrebbe vivere, che colui che lascia quello che si fa per quello che si doverrebbe fare impara piuttosto la ruina che la perservazione sua: perché uno uomo che voglia fare in tutte le parte professione di buono, conviene rovini infra tanti che non sono buoni.

Onde è necessario a uno principe, volendosi mantenere, imparare a potere essere non buono, e usarlo e non l’usare secondo la necessità" ➤Niccolò Machiavelli, Il Principe, cap. 15'

Machiavelli oggi viene considerato "l'inventore della scienza politica" ➤Elio Gioanola

😮🔎 13.950 Prosegue la pirateria musulmana nel Mediterraneo (saccheggi musulmani 2)

Intanto nel mar Mediterraneo continuano gli attacchi dei pirati musulmani.

Alcuni di loro, i più audaci e capaci, diventano famosi: il più famoso dei pirati musulmani è il greco “rinnegato”  Khair El Din detto “Barbarossa” (+1546, da non confondere con l’imperatore tedesco Federico Barbarossa, morto nel 1190), capo di Algeri...

Sarà famoso anche il suo successore, un altro greco, chiamato Thurgud Alì o Dragut (+1565).

Per iniziativa di papa Paolo 3’ Farnese nasce una Lega Santa con lo scopo di contrastare i pirati del Mediterraneo: ne fanno parte la Spagna, Genova, Venezia e i Monaci-Cavalieri di Malta.

Nel 1538 vicino alla Grecia il pirata Barbarossa con la sua flotta di 122 navi riesce a sconfiggere la flotta della Lega Santa, comandata dall’ammiraglio genovese Andrea Doria, che aveva “trentasei galee pontificie, sessantuno genovesi, cinquanta portoghesi e dieci maltesi” ➤Nino Lavermicocca

🌙😮 13.1000 "Passato alla parte imperiale col patto della libertà di Genova e del riconoscimento dei diritti di questa su Savona, il Doria si presentò davanti alla città il 9 settembre 1528 e fu trionfalmente accolto dal popolo festante.

Da questo momento, pur conservando le forme repubblicane, egli fu il primo cittadino, tanto autorevole da potersi considerare signore, mentre l'ufficio di perpetuo sindacatore gli dava anche legalmente la funzione di arbitro del governo.

Assicurata col nuovo ordinamento la pace cittadina nel governo oligarchico, respinti gli ultimi tentativi francesi di ricuperare Genova nel 1529, l'attività del Doria negli anni successivi fu tutta militare al servizio dell'imperatore Carlo 5', dal quale, nel 1532, ebbe il titolo e il feudo del principato di Melfi.

Sono di questi anni le imprese in Oriente contro i Turchi, l'occupazione di Tunisi (1535), la battaglia della Prevesa (1538), la spedizione di Algeri (1541), la partecipazione alle nuove guerre di Carlo contro la Francia, con notevoli azioni a Tolone e a Nizza, e tutta una serie di attacchi ai pirati barbareschi" ➤Vito Antonio Vitale, 1932

😮🔎 13.1000.100 😎😕 Wikipedia italiana spiega che in tutto la lega aveva 302 tra galee, galeoni e brigantini... ma anche Ornella Mariani cita un numero vicino a quello di Lavermicocca...

😮🔎 13.1000.200 Puoi provare a scoprire qualcosa di più su papa Paolo 3’ Farnese (+1549): il papa che da giovane era appassionato di cavalli e caccia e poi è finito in carcere, il papa allievo dell'umanista (quasi?) pagano Pomponio Leto, il papa appassionato di magia, il papa di Michelangelo, del Concilio di Trento, dei Gesuiti, ecc.

Trent'anni dopo una Lega Santa affronterà con onore le forze turco-musulmane nella più grande battaglia navale pre-motorizzata della storia: la battaglia di Lepanto (1570-71)

🌟 13.1000.500 Le nuove Vie delle Spezie e il declino del Mediterraneo

Già verso la fine del ‘400, attraverso nuove coraggiose esplorazioni, i paesi europei estendono la loro influenza, in concorrenza tra loro, alla ricerca di un modo efficiente di commerciare con l’Oriente: i loro domini in pochi anni si allargano così in tutto il mondo, che come "mondo connesso" nascerà proprio allora.

1) Spagnoli e portoghesi si installano in America centromeridionale e un buona parte degli attuali USA, mentre olandesi, francesi e inglesi si contrastano a vicenda per il dominio coloniale del Nordamerica, respingendo gli spagnoli sempre più a sud.

2) Inoltre la Rivoluzione Protestante (dal 1517) e la "amica" Rivoluzione Religiosa Inglese (1534-) tenderanno ad unire tutti i paesi amici della Nuova Riforma inaugurata da Lutero contro i "cattolici" Portogallo e Spagna.

Anche gli inglesi, con i viaggi del veneto (e cittadino di Venezia) Giovanni Caboto (+1498), avevano iniziato l'avventura coloniale, ma si impegnano davvero solo a partire da sir Francis Drake (+1596), esploratore, pirata, mercante di schiavi e corsaro “autorizzato” dalla regina Elisabetta, che nel 1581 lo nomina "cavaliere" (ingl. knight, pronuncia nàit).

😮🔎 13.1000.550 Pirati e corsari

I pirati derubavano le navi. Ma dal Cinquecento in poi compaiono anche i... corsari.

Corsaro = un pirata "autorizzato" da uno stato a derubare le navi di uno stato nemico. Era chiamato "corsaro" perché veniva autorizzato tramite una "lettera di Corsa" dello stato che lo inviava.

Corsa, dal lat. cursus = 1) corsa, 2) percorso, 3) viaggio in mare, ecc. anche nel significato di "una sola spedizione", autorizzazione che poi però diventava quasi sempre permanente e indefinita...

Venivano chiamate anche "lettere di Marca"(=confine, nel significato di "lavorare nella zona di confine")

😮🔎 Quindi: corsari inglesi contro francesi, corsari inglesi e francesi contro spagnoli, ecc.

🌙😮 13.1000.600 "Nell’età moderna i corsari diventarono protagonisti del secolare conflitto tra Francia e Inghilterra.

Il culmine dell’attività oceanica dei corsari fu proprio raggiunto durante il regno della regina inglese Elisabetta 1', nella seconda metà del Cinquecento.

Francis Drake, Walter Raleigh, John Hawkins condussero con grande efficacia la guerra corsara contro gli Spagnoli per conto della sovrana inglese, che aveva parte nella divisione del bottino.

Le flotte corsare furono attive per tutto l’Oceano Atlantico e specialmente nel Mar delle Antille (=Caraibi), da cui controllavano le rotte dei convogli nemici.

I corsari erano dunque una particolarissima specie di soldati, non solo semplici ladri. Per dir meglio, erano l’uno e l’altro"  ➤Antonio Menniti Ippolito

🌙😮 13.1000.700  "La guerra di corsa fu meglio disciplinata e divenne normale strumento di lotta tra Francesi e Inglesi durante il regno di re Luigi 14'. (...) Nido preferito dei corsari francesi fu Saint-Malo (Bretagna, in Francia), e nelle famiglie dei Maluini la corsa fu considerata titolo d'onore.

Celeberrimo fra tutti Renato Duguay-Trouin, che ancor diciassettenne si segnalò per audacissime imprese ed espugnò poi Rio de Janeiro (1711); e accanto a lui, ma più anziano, il nobile cavaliere di Forbin, che doveva, durante la guerra di successione di Spagna, far parlare di sé anche nell'Adriatico".  ➤Camillo Manfroni, 1931

🌙😮 13.1000.800 "Secondo il diritto marittimo, gli equipaggi corsari erano assimilati a quelli delle navi militari vere e proprie e, in caso di cattura, non seguivano il destino dei pirati, in quanto questi ultimi, colpevoli del reato di pirateria, considerato Delictum iuris gentium, ed imbarcati su navi non facenti parte integrante di uno Stato di cui battere la bandiera, finivano impiccati, indipendentemente dalla loro nazionalità e dal luogo della cattura". ➤Michele Langella

Di corsari si parla anche... oggi! Prova a dare un'occhiata qui...

🌟 13.1000.900  Cambia tutto e nasce il... mondo (moderno)

1) La tradizionale Via delle Indie, prevalentemente terrestre e verso est, stava tramontando

2) Venezia era sempre meno importante

3) i Turchi musulmani erano in piena espansione  (conquista dei Balcani, controllo del mar Rosso e... conquista dell'Egitto nel 1517), imponevano tasse pesanti ai commerci stranieri (non musulmani) e qualche volta saccheggiavano le carovane dei mercanti.

🌙😮 13.1000.950 Tra ‘400 e ‘500 l'Impero turco ottomano visse un lungo periodo di conquiste ed espansione, e prosperò sotto una lunga dinastia di sultani. L'economia dello Stato fiorì anche grazie al controllo delle vie commerciali di terra tra l'Europa e l'Asia.

Dopo la presa di Costantinopoli (1453), solo la resistenza degli Ungheresi nell'assedio di Belgrado del 1456 e quindi la prigionia in Francia e in Italia del principe Cem (+1495), fratello di Bayezid 2’ (figli di Maometto 2'), che combatte contro il fratello per avere il potere e a un certo punto per salvarsi si consegna ai monaci-cavalieri di Rodi (1482), permise una pausa di circa 70 anni nell'espansione verso i regni d'Europa.

Negli anni di prigionia di Cem, il fratello Bayezid 2', temendolo, pagava una grossa somma ai Cavalieri di Rodi perché non lo liberassero e il papa Innocenzo 8' Cybo, per frenare nuovi progetti turchi di conquista... minacciava di liberarlo.

Ciò non impedì al sultano Maometto 2’ di conquistare la Grecia (1456), la Morea (1460, così i veneziani chiamavano il Peloponneso), la parte di Anatolia non ancora sottomessa (1472), le colonie genovesi del Mar Nero (1475), la conquista di Otranto (1480) e l'Albania (1481) (...)” ➤Wikipedia italiana, Impero Ottomano, otto16

4) Infine a partire dalla metà del ‘400 in tutta Europa cominciano a mancare argento e oro per forgiare le monete: i marinai veneziani tentano nuove rotte alla ricerca di oro, ma inutilmente ➤Jacques Attali

comincerà così ad avere sempre meno diffusione e successo anche il “ducato d’oro” veneziano (che poi si chiamerà zecchino), che fino ad allora era la moneta dominante in tutto il mar Mediterraneo.

😮🔎 13.1100  Prendiamo una data come esempio:

Cosa succede nell'anno 1521?

Leonardo è morto in Francia da due anni, Carlo 5' è imperatore da 3 anni e mentre iniziano (anzi, riprendono) i conflitti tra l'Impero e la Francia (anche nell'area italiana!), Carlo condanna come fuorilegge il monaco Lutero, che era stato scomunicato dal papa a gennaio, Ariosto pubblica la 2' edizione dell'Orlando Furioso, Cortes sconfigge l'impero azteco, Magellano arriva nelle Filippine e i Turchi Ottomani dopo aver conquistato Belgrado (che da allora fino all'Ottocento sarà quasi sempre controllata da loro), stanno per attaccare Rodi (assedio di Rodi dei monaci-cavalieri Ospitalieri, 1522) e si preparano ad attaccare Vienna (1529):

Tutto cambia rapidamente: molti pattern sembrano formarsi, poi svanire per poi ricomporsi diversamente...

😮🔎 13.1100.100 Le Due Nuove Vie delle Indie

Grazie ai viaggi riusciti (ma un po' anche a quelli falliti) di tanti esploratori-marinai-avventurieri (e a volte anche pirati-corsari) finanziati dai vari paesi europei, a poco a poco vengono “costruite”, porto dopo porto, due nuove vie delle Spezie.

1) Una, verso est, passando intorno all’Africa per arrivare all’India, sarà gestita e difesa dai portoghesi.

2) Un’altra, verso ovest, tra SudAmerica (il cuore dell’impero spagnolo) e Filippine, sarà gestita e difesa degli spagnoli.

Il re Filippo 2' di Spagna (figlio di Carlo 5' Asburgo) arriverà a diventare re anche del Portogallo (Unione Ibèrica: 1580-1640), dominando la scena mondiale fino a buona parte del Seicento (Siglo de Oro della Spagna)

E' l'inizio del rapporto coloniale tra stati europei e il "resto": questa interconnessione è il "mondo".

🌙😮 13.1100.200  "Non vi è alcun dubbio che il più importante dato di fatto nel mondo al tornante del '500 è l'integrazione progressiva dell'America con l'Europa, l'Asia e l'Africa" ➤Sanjay Subrahmanyam, Alle Origini della Storia Globale, Edizioni della Normale, 2016, p.42 (trascrizione della sua lezione al Collège de France del 2014. usiamo "Europa e Asia" come in un'affermazione analoga di p.12, invece di Eurasia, espressione più discutibile...)

😮🔎 13.1100.300  "Coloniale"? Qui significa 1) composto da possedimenti di uno stato all’estero, chiamati appunto colonie: in quegli anni nascono nel mondo basi navali e commerciali con porti, magazzini, ecc. che sono scali intermedi tra l'Europa e l'Oriente: navi e mercanti viaggiano su e giù lungo questi percorsi a tappe...

Altra cosa è 2) l’acqua di Colonia (chiamata comunemente Colonia, il nome della città dove viene prodotta l’acqua di Colonia originale)

e altra cosa ancora erano 3) le colonie estive

😮🔎 13.1100.400  In pochi anni il mondo conosciuto si estende enormemente, diventa immenso e si rivela pieno di misteri e di risorse economiche: comincia il mondo moderno, con i suoi pregi, con la sua grandezza, ma anche con i suoi limiti e le sue rotture col passato.

Un’altra epoca è ormai cominciata: stanno nascendo, passo dopo passo, i grandi imperi europei (portoghese, spagnolo, francese e inglese), che progressivamente si estenderanno dall’America all’Asia tentando di controllare i commerci mondiali e contrastandosi tra loro: ecco nascere quello che sarà il colonialismo imperialista degli stati europei dell’Ottocento.

😮🔎 13.1100.500 Nueva España (pronuncia nuèva espàgna): l'impero spagnolo

Con le imprese dei conquistadores spagnoli si forma il primo impero coloniale europeo: in pratica le coste americane bagnate dall'oceano Pacifico, dalla California al Perù e al Cile, con una striscia che univa Santiago a Buenos Aires (fondata dagli spagnoli nel 1535) vengono scoperte-e-connesse-al-mondo dagli spagnoli.

Nella seconda metà del '500 si scopre anche il percorso "giusto" per andare dal Messico alle isole Filippine (chiamate Las Islas filipinas in onore del futuro re spagnolo Filippo 2' dall'esploratore Villalobos, che morì proprio laggiù nel 1544) e l'impero spagnolo arriva così alla tanto desiderata Asia e alle sue preziose spezie.

All'inizio il regno spagnolo comprendeva anche buona parte degli attuali Stati Uniti:

poi nell'Ottocento con la guerra tra US e Messico (1846-48)

guerra nata dopo l'annessione del Texas come stato degli US nel 1845, che dal 1835-36 con la Rivoluzione Texana si era allontanato dal Messico

l'area spagnola è costretta a "retrocedere" più a sud...

😮🔎 13.1100.600  I tre grandi navigatori della Spagna

Ricordiamo, dopo Colombo (+1506), altri due grandi viaggiatori-esploratori che hanno contribuito alla costruzione dell'impero spagnolo: Magellano (+1521: il grande "apritore" della Via all'Oriente verso Ovest, oltre il Nuovo Mondo) e Urdaneta (+1568: l'Oriente partendo proprio dal Nuovo Mondo)

😮🔎 13.1100.700   1519- Ferdinando Magellano e il quasi-giro del mondo...

ma in realtà il "giro" l’hanno fatto Elcano e Pigafetta (un monaco-cavaliere di Rodi= cavaliere Ospitaliero), quindi chiamiamolo: viaggio Magellano-Elcano

Ricordiamolo: quella di Colombo… non era l’Asia. E l’Asia, quindi, dov’era? I portoghesi l’avevano raggiunta nel 1498... andando verso sud-est… Si poteva raggiungere verso ovest?

Magellano è un portoghese, di una famiglia nobile ma decaduta del nord, rimasto orfano a 10 anni...

ma è la Spagna (anzi l'imperatore Carlo 5', signore anche della Spagna), che decide di finanziare la sua impresa: raggiungere il vero Oriente oltrepassando a sud il “Nuovo Mondo” scoperto da Colombo.

Gli scopi?

1) Arrivare alle Isole delle Spezie via ovest evitando la Via Portoghese (=verso est)

2) dimostrare che queste isole si trovavano nella parte del mondo che i trattati riconoscevano alla Spagna

3) cercare nuove terre.

Lui è già stato, per conto dei portoghesi, in Oriente con Alfonso Albuquerque e poi in Marocco. Però a ogni viaggio viene accusato di qualcosa (disubbidienza, commercio con i musulmani)...

Ricordiamo che Magellano, nella sua più grande impresa, come Colombo "non gioca in casa"...: 🌙😮 "i portoghesi videro sempre nella sua impresa un tradimento a vantaggio della potenza rivale (la Spagna), e gli Spagnoli, trattandosi d'uno straniero verso il quale furono animati, oltre che da una continua diffidenza, da rancore per il trattamento severo da lui inflitto ai loro connazionali nel corso della spedizione, non si curarono troppo di difenderne la gloria" ➤Alberto Magnaghi

Magellano nel 1519 parte da Sanlúcar (Andalusia, Spagna) con 250 uomini e cinque navi

era il 20 settembre ed era arrivato lì percorrendo il fiume Guadalquivir da Siviglia

Tre anni dopo... una nave malridotta, che imbarcava acqua, con vele arrangiate con ciò che si era trovato e con sopra 18 uomini, arriva al porto di Sanlúcar e all'inizio la nave e gli uomini sono "conciati" così male che la città non li riconosce neppure: sono i superstiti della spedizione di Magellano e hanno davvero fatto il giro del mondo intero, guidati nella seconda parte del "giro" da Sebastian ElCano.

Appena toccano terra, i superstiti si trascinano in mezzo alla folla, scalzi, e vestiti solo con pezzi di lenzuola, verso la chiesa di Santa Maria, dove prima di partire avevano fatto voto di venire a pregare se fossero tornati vivi.

Ringraziano Maria per la sua protezione e pregano per i compagni morti: tra questi morti, c’è anche Magellano, che era stato ucciso nel 1521 nelle Filippine in uno scontro con gli indigeni.

Un viaggio di 1080 giorni per 86mila chilometri, con 18 sopravvissuti su 250.

Il vicentino Antonio Pigafetta è uno di questi sopravvissuti e per fortuna ci ha lasciato un diario di questo incredibile viaggio

🌙😮"scritto in un bizzarro linguaggio italoveneto con frammiste parole spagnole" ➤Alberto Magnaghi.

Le spezie, raccolte in fretta passando nelle isole Molucche e portate in patria, erano un segno importante, oltre che fonte di guadagno (fino al 400%)...

😮🔎 13.1100.800  Il viaggio lungo quanto il mondo

Cosa c'è oltre il Nuovo Mondo? L'Asia, si sa...

Nel 1513 lo spagnolo Vasco Nunez de Balboa attraversa a piedi l’istmo di Panamà e scopre un altro oceano...

😮🔎 13.1100.800.120  Fuggito da Hispaniola e giunto nel golfo di Darien (spagnolo: Darién) per sfuggire ai suoi debiti (più precisamente: ai suoi creditori), Vasco Nunez de Balboa sente parlare di un'altro mare e di terre e popoli ricchi di oro...

Quando capisce che la Spagna non avrebbe inviato gli uomini in più che aveva chiesto, e che altri vicino a lui stavano tentando di raggiungere questo luogo misterioso, Vasco non si arrende e... si arrangia.

Parte con 190 uomini il primo di settembre del 1513, portandosi molte guide indios (buona idea) e dopo un percorso di 110 km tra fitte foreste e scontri con le popolazioni locali, si trova finalmente (e di nuovo!) di fronte al mare, con i 67 uomini sopravvissuti, tra cui Francisco Pizarro...

Vasco battezza la baia in cui arriva "Golfo de San Miguel" (era arrivato il 29 settembre 1513: festa dell'angelo Michele) e chiama quel mare immenso di fronte a lui "Mar del Sur" (=mare del sud):

🌙😮 13.1100.800.200  "entrò nelle acque fino al ginocchio con spada e bandiera, proclamando il re di Spagna signore del nuovo oceano 'dal Polo boreale (=nord) fino all'australe'" ➤Carlo Errera, 1935

Come arrivarci navigando sempre più a sud-ovest e non via terra?

Il portoghese Ferdinando Magellano (Fernão de Magalhães, in spagnolo: Fernando de Magallanes), un marinaio esperto che era già stato in Oriente e in Marocco, in contrasto con il re portoghese il 20 settembre 1519 parte con circa 250 uomini e cinque navi dal porto spagnolo di San Lucar

presso la foce del fiume Guadalquivir, poco a nord di Cadice

al servizio della Spagna  con il progetto di raggiungere l’Oriente oltrepassando a sud il Nuovo Mondo!

A San Lucar gli spagnoli l'avevano comunque bloccato per settimane: una spedizione guidata da un portoghese creava sospetti...

mentre già poco dopo la partenza Magellano verrà inseguito da navi portoghesi ostili... ma riesce a raggiungere le isole Canarie (spagnole) prima di essere attaccato dai portoghesi... e a novembre oltrepassa l'Equatore (parola che significa "Eguagliatore", cioè una linea "equa" tra nord e sud...)...

🌙😮 13.1100.900  "Tra i 234 uomini della spedizione c'erano 170 spagnoli, 40 portoghesi, 20 italiani e quattro interpreti africani ed asiatici.

Le provviste erano formate da 7240 kg di pane biscottato, 194 kg di carne essiccata, 163 kg di olio, 381 kg di formaggio, 200 barili di sarde salate e 2856 pesci essiccati' ➤Wikipedia, Ferdinando Magellano, giu17

Dopo 4 mesi dalla partenza Magellano vede la costa brasiliana e si ferma per 2 settimane in una bellissima baia pochi anni prima (1 gennaio 1502) che era stata chiamata dalla spedizione del portoghese Cabral con il nome del santo del giorno: san Gennaro (sarà poi ...Rio de Janeiro),

ma dopo diverse esplorazioni del grande Rio de la Plata, capisce che quello non era un passaggio al Nuovo Oceano...

Magellano allora si sposta più a sud raggiungendo una terra che chiama chiamata Patagonia probabilmente perché lì incontra degli indiani molto alti e con grandi piedi

Patagao, in spagnolo e portoghese pata = piede, gamba, quindi in portoghese Pata Grau =piedi grandi, ma il riferimento è anche a Patagon, creatura selvaggia del famoso romanzo cavalleresco spagnolo Primàleon (1512)...

Poi a causa dell’inverno in arrivo (è marzo e in America latina comincia...l'inverno!) Magellano è costretto a fermarsi in una baia fino alla primavera, affrontando ammutinamenti e naufragi...

Nell'ottobre del 1520 riparte con 4 navi, sempre verso sud, trova uno stretto e decide di provare ad attraversarlo: sarà una traversata difficilissima, 5 settimane infernali "di navigazione difficile tra montagne, secche, fondali variabili, strettoie e venti ghiacciati" (➤Carlo Gatti), dove "soffia il vento di nord da tutti i 4 punti cardinali, mai vi è bonaccia, mai un passaggio tranquillo..." ➤citato in Stefan Zweig, Magellano, ed. orig. 1938, Rizzoli, 2016, p.180

🌙😮 13.1100.900.100  "La via dischiusa non somiglia per nulla al canale dei sogni, dritto e comodo (...) è un ininterrotto crocicchio, un tormentoso labirinto, un groviglio di svolte, di insenature, di baie, di fiordi, di banchi di sabbia (...) che le navi riescono a percorrere e a superare senza danni soltanto con grande arte e con immensa fortuna (...). Per secoli ha rappresentato il terrore di tutta la gente di mare" ➤Stefan Zweig

Magellano riesce così, grazie alla sua abilità marinara, a superare il continente americano: quando esce, chiama un promontorio vicino allo sbocco sul mare Cabo Dezeado (=Capo Desiderato, ora Cabo Pilar, Cile) e, poiché l'aveva attraversato "dal 21 ottobre al 27 novembre 1520" (➤Roberto Almagià), chiama quel terribile stretto Estrecho de Todos los Santos

Sei anni dopo quello stretto all’estremo sud del continente americano, tra Patagonia e Terra del Fuoco (tutti nomi dati da Magellano) prenderà proprio il suo nome: stretto di Magellano

🌙😮 13.1100.900.200 "(...) lo chiamò Stretto di Tutti i Santi, ma questo nome cadde in dimenticanza dinnanzi a quello dello scopritore, già usato, a quanto pare, dai suoi equipaggi. Si conoscono un'altra quindicina di traversate lungo il Cinquecento (celebri quelle di F. Drake 1578; Th. Cavendish 1587; J. Davis e Th. Cavendish 1592; J. Mahu; Simon de Cordes 1598, ecc.); più tardi, scoperto il Capo Horn, si preferì di girare intorno a quest'ultimo, perché la navigazione nello stretto è difficile e pericolosa" ➤Roberto Almagià, 1934

Naviga con solo tre navi (una era affondata e un’altra era fuggita...) in condizioni quasi disperate ma in un mare privo di tempeste,  da novembre 1520 a marzo 1521

🌙😮 13.1100.900.300 "La maggior parte degli uomini si ammalò di scorbuto: non erano rimasti altri viveri che pane biscottato pregno di salsedine, vermi ed escrementi di topi. Diciannove uomini morirono durante la traversata' ➤Wikipedia, Ferdinando Magellano, giu17

🌙😮 13.1100.900.400  "Mercore a' 28 de novembre 1520 ne disbucasemo da questo strecto ingolfandone nel mar Pacifico. Stessimo tre mesi e vinti iorni sensa pigliare refrigerio de cosa alguna.

Mangiavamo biscoto non più biscoto, ma polvere, de quello con vermi a pugnate, perché essi avevano mangiato il buono: puzava grandamente de orina de sorzi, e bevevamo acqua ialla già putrifata per molti giorni, e mangiavamo certe pelle de bove, che erano sopra l'antena magiore, aciò che l'antena non rompesse la sarzia (=sartia), durissime per il solle, piogia e vento. Le lasciavamo per quatro o cinque giorni nel mare e poi le metevamo uno poco sopra le braze e così le mangiavamo; e ancora assai volte segatura de ase.

Li sorgi se vendevano mezo ducato lo uno e se pur ne avessemo potuto avere!

Ma sovra tute le altre sciagure questa era la pegiore: cressivano le gengive ad alguni lopra li denti così de soto como de sovra, che per modo alguno non potevano mangiare e cossì morivano (...)" ➤Antonio Pigafetta, Diario  😮🔎Uno dei migliori manoscritti che ci sono rimasti di questo diario ha questo titolo: Primo viaggio intorno al globo terraqueo, ossia ragguaglio della navigazione alle Indie Orientali per la via d'Occidente fatta dal cavaliere Antonio Pigafetta patrizio vicentino, sulla squadra del capitano Magaglianes negli anni 1519-1522

Magellano attraversa un intero oceano sconosciuto, che lui stesso chiama 'Pacifico' e raggiunge l'Oriente, precisamente le isole che poi verranno chiamate Filippine (in onore del re spagnolo Filippo 2' +1598) con 150 marinai ancora vivi sui quasi 250 che sono partiti.

Lì l’equipaggio, quasi morto per la fame, la sete e le malattie, trova finalmente cibo e riposo.

I rapporti con gli indigeni sono amichevoli (anche grazie all'interprete di Magellano, Enrique di Malacca, un indigeno schiavo di Magellano dal 1511), e il re di Cebu Humabon accetta di farsi battezzare e di riconoscere Carlo 5' come suo sovrano

Ma poco dopo nascono dei contrasti.

Il 27 aprile 1521 in uno scontro Magellano viene ucciso assieme a 30 dei suoi uomini (battaglia di Mactan, 27 aprile 1521).

I superstiti però non si arrendono. Abbandonano una nave (probabilmente sono troppo pochi per guidare due navi e lasciano la più malridotta), e sotto il comando di Sebastian de Elcano, con le due navi rimaste (Victoria e Trinidad) si nascondono per un mese nel Borneo, poi puntano a ovest, riuscendo a raggiungere le isole della Sonda (le famose Isole delle Spezie, in Indonesia) e fanno il carico di spezie preziose.

La Trinidad però è danneggiata, allora i marinai prendono una difficile decisione: 51 di loro resteranno lì a ripararla, 46 partono con l’altra, la piccola Victoria (85 tonnellate, mentre le altre due erano di 130 tonnellate).

La Trinidad poi ripartirà e riuscirà a rientrare attraverso il Pacifico... ma verrà bloccata dai Portoghesi che arrestano l'equipaggio: gli uomini della Trinitad potranno rientrare in Spagna solo nel 1525.

Tra mille difficoltà e inseguiti dalle navi portoghesi che avevano il controllo di quelle zone, i 46 uomini della Victoria riescono a seguire le rotte 'portoghesi' di Vasco da Gama

😎😕 "De Gama" è una forma spagnola, in portoghese il suo nome era Vasco da Gama

'doppiano' il capo di Buona Speranza (all’estremità meridionale dell’Africa), superando una terribile tempesta che quasi distrugge la nave già ridotta malissimo, e infine, decimati dalla fame e dalle malattie, 18 di loro riescono miracolosamente a ritornare in Spagna il 6 settembre 1522, dopo 3 anni (2 anni, 11 mesi e 17 giorni), avendo fatto realmente il 'giro del mondo'!

➤ Paolo Ravazzano, Libro di Lavoro sulla Nascita degli Stati Uniti d'America, Dalla scoperta dell’America alla guerra di secessione.
Sussidio per un metodo del racconto storico-geografico, 4' ediz. rivista 2009, testo arricchito e corretto 2017

😮🔎 13.1200   Cinquecento anni dopo l’incredibile impresa di Magellano-Elcano durata più di 1000 giorni,

il 12 aprile 1961 il ventisettenne russo Jurij  Alekseevic Gagarin, orgoglio dell’URSS comunista, da solo, sulle 5 tonnellate della Vostok 1 (vostok=oriente, est in russo), volerà tutto attorno al pianeta Terra, a 300 km di altezza, a più di 27mila km/ora: partenza alle 9.07 (ora di Mosca, 6.07 UTC) e atterraggio lì vicino… meno di due ore dopo!

Gagarin, che si era lanciato pochi minuti prima, con il paracadute, a 7km di altezza, diventa il primo uomo che ha volato nello spazio…

😮🔎 13.1200.100 Dai un'occhiata qui

😮🔎 13.1200.200  La tecnologia nel ‘900 ha davvero rivoluzionato il mondo...

♪♫ 13.1200.250   Prova ad ascoltare la canzone Gagarin di Claudio Baglioni (1977) e a scoprire che cosa sono le “lentiggini di Dio”...

😮🔎 13.1200.500  Il grande Urdaneta

Il terzo navigatore del nascente Impero Spagnolo che vogliamo ricordare è Urdaneta. Nel settembre del 1526 lo spagnolo Andres de Urdaneta aveva raggiunto le isole Molucche (Indonesia) partendo da La Coruña (Galizia, Spagna) con Elcano

che nel 1522 era rientrato dall'incredibile viaggio iniziato con Magellano e a Valladolid era stato accolto dall'imperatore Carlo 5'

Nelle Molucche (prima scoperta: portoghesi nel 1512 con Alfonso de Albuquerque) ci arriva solo il loro galeone, dei sei partiti, e lo stesso Elcano muore durante il viaggio (+agosto 1526)

Le Molucche, un gruppo di isole dell'Indonesia, tra Sulawesi e Nuova Guinea, erano "le misteriose isole delle spezie, i cui prodotti rari e costosi (chiodi di garofano, noce moscata e mace, pepe) già da secoli erano portati dalle carovane e per mare a Venezia e a Genova, attirarono sempre più l'amore di guadagno dei popoli navigatori. (...)

Il possesso delle Molucche (raggiunte per primi dai portoghesi nel 1512) fu lungamente disputato tra la Spagna e il Portogallo, con argomenti scientifici per determinare se l'arcipelago fosse compreso nell'emisfero spettante all'una o altra nazione: finché con il trattato di Saragozza del 22 aprile 1529 l'imperatore Carlo 5' dietro un compenso in denaro, rinunziò a ogni suo diritto in favore del re di Portogallo". ➤Enciclopedia Treccani, 1934

Quando le Molucche vengono rapidamente vendute ai portoghesi (trattato di Saragozza del 1529, che completa la "divisione del mondo" del trattato di Tordesillas del giugno 1494, "che separava i due imperi in espansione" ➤Sanjay Subrahmanyam), Urdaneta si ferma comunque lì a studiare "le stelle, le correnti marine e i venti, annotando le proprie conclusioni in diari e mappe" (➤Wikipedia, Urdaneta, mag17), poi rientra in Spagna nel 1536, scortato dai portoghesi lungo la loro preziosa e sorvegliata rotta, ma quando arriva in Europa riesce a sfuggirgli (loro però gli avevano requisito tutti i suoi appunti, lettere, e mappe) e raggiunge la Spagna.

Poi Urdaneta va a vivere in Messico, dove si occupa "dello studio e della stesura di articoli su vari argomenti come la navigazione nei Caraibi, la formazione delle tempeste tropicali e la riproduzione delle tartarughe marine" (➤Wikipedia, mag17) e diventa frate.

Nel 1559 il re spagnolo Filippo 2', lo vuole al comando di una spedizione verso le Filippine.

Lui rifiuta, ma accetta di accompagnare come consigliere nautico Miguel Lopez de Legazpi, tracciandogli la rotta: in 3 mesi dal Messico raggiungono le Filippine (1564, non è difficile, basta seguire i venti Alisei).

Lì Legazpi si ferma e manda indietro Urdaneta a tracciare una rotta sicura (difficile non è l'andata, ma il ritorno!) e a chiedere rinforzi: il frate Urdaneta riparte al comando del giovane nipote di Legazpi, e quando il viaggio diventa davvero difficile, prende direttamente il comando, sfrutta le correnti giuste (la corrente Kuroshio o Black Stream) e riesce così a viaggiare da Cebu ad Acapulco in 4 mesi (giugno-ottobre 1565), percorrendo 20mila km in 130 giorni lungo una rotta... sconosciuta: sarà, da allora in poi, chiamata Ruta de Urdanetala rotta "speciale" usata dagli spagnoli per rientrare dalle Filippine ad Acapulco.

Sarà Legazpi a "fondare" quella che oggi è Intramuros, la parte più antica di Manila...

🌙😮 13.1200.600 "Un viaje de tanta transcendencia se ejecutó bajo el mando de un muchacho de 18 años, Felipe de Salcedo, nieto (=nipote) de Legazpi, y la dirección técnica de un fraile (=frate) de 57 años, Urdaneta" José Ramón de Miguel Bosch

In Spagna Urdaneta scriverà i resoconti dei suoi viaggi: questo straordinario frate-cartografo-navigatore morirà a Città del Messico nel 1568.

😮🔎 13.1200.700  Comincia così la storia del famoso Galeon de Manila (o Nao de China = nave della Cina) che ogni anno, fino al 1815, ha collegato Filippine e Messico, realizzando il sogno di Colombo: raggiungere stabilmente l'oriente navigando verso occidente.

Nei primi anni gli spagnoli facevano tre viaggi all'anno, poi però portavano così tanta ricchezza che per non distruggere gli equilibri economici esistenti in Spagna (e in Europa?), hanno limitato i viaggi a una volta all'anno:  una scorta armata accompagnava questo gigantesco galeone lungo 50 metri, pesante 2000 tonnellate e con fino a mille persone a bordo... Nel 1815 l'ultimo galeone partito, come si chiamava? Magallanes...

Ecco la "globalizzazione iberica" del Pacifico (➤Serge Gruzinski), che ha collegato America latina e Asia, muovendo insieme mercanti e missionari...

Con l'impero mondiale di Carlo 5' Asburgo (+1558) vedremo questa globalizzazione al suo massimo...

Ormai le "circolazioni planetarie" (➤Serge Gruzinski)  di beni, di persone e di idee stavano procedendo a un ritmo mai visto prima, sostenute dall'occidentalizzazione e dal meticciato...

😮🔎 13.1200.800  La conquista spagnola

Nell'America centromeridionale con l'arrivo degli spagnoli prima ci fu la conquista, poi la colonizzazione.

Nel Nordamerica (dove gli inglesi finiranno per predominare su olandesi e francesi), prima ci fu la (progressiva) colonizzazione, poi la conquista.

Spagnoli: nella conquista furono certamente "violenti", come ripetono molti libri di storia forse troppo legati alla 😎😕 Leyenda Negra Antispagnola (anche se morbillo e influenza uccideranno più indios di loro), ma  😎😕 non razzisti: gli spagnoli, a differenza degli inglesi in Nordamerica, si mescoleranno con gli Indios e l’America che verrà appunto chiamata Latina sarà proprio il risultato del mix, a livello di popolazione e di cultura, tra spagnoli e Indios (=popolazioni locali).

Come ricorda ➤Jean-Claude Barreau, nei secoli successivi i maggiori signori spagnoli avranno nelle vene anche sangue indios...

😮🔎 13.1200.850 12.1560 Per approfondire dai un’occhiata a questo articolo di Franco Cardini

🎨🏰 13.1200.900  Dai un'occhiata a questo Mural di 300mq intitolato Presencia de América Latina fatto negli anni '60 dall'artista messicano Jorge González Camarena (+1980) che era specializzato nei Murales (singolare spagnolo Mural, italiano: murale)

🌙😮 13.1200.950  I conquistadores spagnoli: certamente violenti, ma non sterminatori di popoli né razzisti

“I conquistadores non commisero alcun genocidio: non avrebbero potuto, anche se avessero voluto. Cortés in Messico aveva 11 navi, 508 uomini, 16 cavalli, 16 cannoni (cannoni del Cinquecento, non quelli moderni…) e una ventina di archibugi. Pizarro andò in Perù con 180 uomini.

Il genocidio, gli spagnoli, lo trovarono: Aztechi e Incas praticavano i sacrifici umani. Per questo a ogni primavera eseguivano quelle che chiamavano poeticamente ‘guerre fiorite’ perché si svolgevano in primavera, allo scopo di procurarsi prigionieri da sacrificare e a tutto danno dei popoli vicini. Questi ultimi, infatti, si allearono volentieri con gli spagnoli per farla finita con questa sanguinolenta storia.

I sacrifici umani servivano a ‘nutrire il sole’, che altrimenti, secondo le religioni precolombiane, si sarebbe spento.

E non erano sporadici: in una sola occasione, per inaugurare un tempio a Tenochtitlan (la capitale azteca) sembra che furono squartate ottantamila persone.

Le cronache riferiscono l’orrore degli spagnoli quando si accorsero di star camminando su un tappeto di teschi umani. Il sangue umano era utilizzato anche per fabbricare stucchi e decorazioni, nonché per condire cibi. (...) colpivano in particolare i numerosi sacrifici di bambini...

A sterminare gli indios furono 💀 le malattie come il morbillo e il vaiolo, contro cui non avevano anticorpi. E contro cui la medicina europea era impotente. Ma genocidi – se proprio vogliamo usare questo termine – erano loro, non gli spagnoli.

Gli scavi archeologici nell’America precolombiana hanno dimostrato che ogni popolo conquistatore distruggeva alla radice quel che aveva conquistato, i templi per primi. Fino a quando qualcun altro non distruggeva lui.

Gli spagnoli, invece, subito si unirono in regolare matrimonio con le indie (anche perché avevano il fiato dei missionari sul collo) e la Chiesa fece sorgere una nuova civiltà conservando (secondo il dettato evangelico) quanto c’era di buono in quelle che aveva trovato. E facendo tirare un respiro di sollievo a tutti i popoli che, fin lì, erano stati bestiame da macello per Incas e Aztechi”. Rino Cammilleri

😮🔎 13.1200.1000 Per approfondire puoi prendere qualche spunto da questo testo di Vittorio Messori

🌙😮 13.1200.1100  250mila sacrifici all'anno?

"Michael Harner, in his 1977 article The Enigma of Aztec Sacrifice, estimates the number of persons sacrificed in central Mexico in the 15th century as high as 250,000 per year.

Fernando de Alva Cortés Ixtlilxochitl, a Mexica descendant and the author of Codex Ixtlilxochitl, estimated that one in five children of the Mexica subjects was killed annually.

Victor Davis Hanson argues that a claim by Don Carlos Zumárraga of 20,000 per annum is "more plausible" ➤ Wikipedia inglese, Human Sacrifice in Aztec Culture, giu17

😮🔎 13.1300   Una conquista rapida ed "economica"...

La conquista degli conquistadores spagnoli fu straordinariamente rapida ed efficace: mentre gli inglesi nel Nordamerica ci metteranno ben 200 anni per avanzare fino quasi ai monti Appalachi (200 km), gli spagnoli avevano attraversato un intero continente in soli 30 anni...

Non solo: nel 1521 lo spagnolo Hernan Cortes ((+1547, si dovrebbe scrivere Hernán Cortés) conquista l’impero azteco con soli 600 uomini (➤Pierre Chaunu) e pochi anni dopo Francisco Pizarro attacca e sconfigge gli Inca con soli 180 uomini.

Sulle rovine della capitale azteca Tenochtitlán (fondata nel Trecento) Cortes fonderà quella che oggi è Città del Messico

città che nel 1583 aveva già 6 ospedali e che oggi con 9 milioni di abitanti (e 21 milioni per tutta la sua area metropolitana) è una della megacittà più grandi del pianeta

10 anni dopo Francisco Pizarro sconfiggerà l'impero Inca (1532) e fonderà la città di Lima

che oggi ha quasi 10 milioni di abitanti, cioè un terzo degli abitanti di tutto il Perù.

🌙😮 13.1300.100  Il "discusso" Cortes

"Su di lui i giudizi sono stati disparatissimi, deformati dalla fobia antispagnola del secolo scorso degli spagnoli d'America e dall'illuminismo.

Ma egli non fu così crudele come lo si dipinge; e fu comunque un magnifico uomo d'azione, un condottiero dal polso sicuro, la cui impresa messicana ha qualche cosa di veramente epico" ➤Pilade Mazzei, 1931

😮🔎 13.1300.250  Come è stato possibile questa "efficienza conquistatrice"? Principalmente per quattro ragioni:

1) arretratezza tecnica dei popoli Inca e Aztechi, ancora al livello della Rivoluzione del Neolitico (iniziata per la prima volta più di 10mila anni fa in Mesopotamia)

certo, erano esperti in astrologia, calendari, oreficeria (metallurgia di oro, argento e rame), artigianato, avevano una scrittura geroglifica importante (abbiamo tradotto la maggior parte dei loro segni, che sono un mix di ideogrammi, pittogrammi e segni fonetici riservati ai sacerdoti e a chi aveva il potere…), un’aritmetica raffinata

con sistema vigesimale, cioè a base 20 e non 10: tra l'altro hanno inventato lo zero, in modo indipendente dai matematici indiani attraverso i quali è arrivato in Occidente

costruivano affascinanti templi a forma di piramidi tronche...

ma non conoscevano l’uso della ruota, la metallurgia del ferro (e quindi armi e attrezzi metallici), i buoi o i cavalli (non presenti in Sudamerica, ➤Pierre Chaunu) utili per il trasporto umano e per il traino dei carri, ecc.

Insomma: frecce, mazze e fionde contro elmi di ferro e armature, spade d’acciaio, i cavalli e un po’ di fucili...

🚌🐎 😮🔎 13.1300.400   I cavalli in America non esistevano: verranno introdotti dagli spagnoli proprio nel ‘500.

I fucili del tempo, chiamati ⚔💣 archibugi, tiravano, se andava bene, un colpo al minuto (max due) per 50 metri, mentre ⚔💣 l’arco lungo medievale (Longbow) tirava 10 frecce al minuto per oltre 100 metri, ma il rumore che metteva paura e la facilità d’uso (2 settimane di addestramento contro anni di pratica con l’arco) rendevano i fucili comunque vantaggiosi...

2) Soprattutto, però, come tutti i popoli antichi avevano una visione del mondo "ciclica", fondata sul passato e sulla stabilità: non comprendevano bene il cambiamento, che per loro era sempre assurdo e negativo.

Erano civilizzati, ma “fatalisti e collettivisti” (➤Jean-Claude Barreau), molto deboli nell’iniziativa individuale e nell’affrontare l’imprevisto.

3) Popolazioni locali schiavizzate e usate per sacrifici umani, che quindi erano disponibili a farsi aiutare per salvarsi da un potere così opprimente...

4) Divisioni tra le varie tribù e i capi: una parte cercava alleanze contro l’altra: gli spagnoli usarono subito questa debolezza a loro favore.

😮🔎  13.1300.500   Ad esempio, quando gli spagnoli incontrano gli Aztechi, la tribù azteca di Tlaxcala, nemiche dei capi aztechi Tenochca, li aiuta e li guida…  e quando Cortes arriva a Tenochtitlan, la capitale degli Aztechi, aveva già raccolto con sé 3000 indios pronti a combattere (➤Wikipedia, Cortes, giu17)

Si aggiunga infine che gli Indios cercavano spesso di scontrarsi con gli spagnoli ad uno ad uno e di catturarli vivi, cosa che dava loro molto onore e che permetteva di sacrificarli poi agli dei, mentre in battaglia gli spagnoli semplicemente... uccidevano con la spada chiunque si avvicinava.

😮🔎 13.1300.600  Le civiltà precolombiane (=che vivevano lì prima dell’arrivo di Colombo e degli europei)

Com’erano queste antiche civiltà dell’America, che i libri chiamano “civiltà precolombiane”?

Mentre a nord del Rio Grande (per gli inglesi, gli spagnoli lo chiamano Rio Bravo) i popoli locali vivevano come cacciatori nomadi famosi Indiani dei 🎨🏰 film Western americani... con i messicani sempre "sporchi" e cattivi), a sud si erano sviluppate civiltà agricole organizzate (Maya, poi Aztechi e Inca).

La maggior parte di queste civiltà sorgeva... in alto, e quindi in climi abbastanza freddi: negli altopiani, tra le montagne, chiamate in spagnolo tierra fria (=terre fredde, plur. tierras frias), tra 2000 e 3000 m s.l.m. (=sopra il livello del mare)

mentre Milano e Roma sorgono rispettivamente a 120 m e 20m s.l.m., Bogotà (Colombia) è 2,6 km più in alto del mare, Città del Messico 2,2km, Quito (Ecuador) 2,8km!

Da loro abbiamo importato e diffuso in Europa (dal Cinquecento in poi) piante che fino ad allora noi non conoscevamo: patate, cacao, tabacco, mais, pomodori e un cespuglio di 2-3 metri di altezza le cui foglie masticate combattevano fame e fatica: la coca, che contiene l’alcaloide ‘cocaina’.

Una zona particolarmente ricca di civiltà era quella tra il sud del Messico e la Costa Rica.

Area che nel 1943 l’antropologo comunista tedesco-messicano ➤Paul Kirchhoff  ha chiamato “Mesoamerica

dove, a partire da 6000 anni fa si praticava l’agricoltura con zucca, avocado, poi mais e 5000 anni fa si cominciano a costruire grandi villaggi (es. Tehuacan, dedicato al Signore degli Inferi...).

😮🔎 13.1300.700   Breve schema delle principali civiltà dell'America centromeridionale (nome, luogo, periodo storico, cenni)

1) Olmechi (pronuncia Olmèchi): Messico centromeridionale, 1400 - 400 pdG

2) Maya: Messico meridionale (soprattutto Yucatàn) e Guatemala, inizi 2000 pdG, prime città verso il 750 pdG (più o meno quando vengono fondate Cartagine, Roma e Atene!), civiltà maya: 300-800 pdG, crisi e collasso delle città Maya verso l'800 pdG (quando Carlo Magno si fa incoronare dal papa e prova a far rinascere un impero nell'area europea)

Dall'800 in poi rapida e misteriosa decadenza... perché? Non lo sappiamo: carestie? epidemie? rivolte del popolo contro i capi-sacerdoti schiavisti che li costringevano a duri lavori pubblici?

Da allora al 1000 dominerà solo la civiltà maya-tolteca di Chichén Itzáuna nuova città maya (in realtà un'area che si estende per 6kmq, ancora oggi visitabile dai turisti), rivitalizzata dai guerrieri nomadi Toltechi (pronuncia toltèchi)...

Quando arrivano gli spagnoli, i Maya sono già decadenza da secoli: restano solo piccole città-stato in Guatemala... quel che resta dei Maya è solo sulle coste...: le civiltà allora dominanti erano gli Aztechi e più a sud gli Inca.

😮🔎 12.2100 Oggi esistono popolazioni locali fiere di discendere dai Maya e che parlano le lingue antiche dei Maya: sono in tutto 6 milioni, soprattutto nello Yucatàn (Messico).

3) Aztechi (ma loro chiamavano se stessi Mexica o Tenochca) Messico, meridionale, dal 1200 alla conquista spagnola

Quando arrivano gli Spagnoli, incontrano per primi gli Aztechi che, a differenza dei Maya, in quei decenni erano in grande espansione.

Gli Aztechi (che controllavano gran parte del Messico centromeridionale) erano una teocrazia militare ereditaria con una tribù che dominava sulle altre: "le terre erano degli dei e dello Stato: i clan si dividevano ciò che queste potenze gli lasciavano" ➤Pierre Chaunu

Erano una civiltà pessimistica e crudele ("pessimismo sanguinario", scrive Pierre Chaunu), con mutilazioni e pena di morte per molti reati, una civiltà che Pierre Chaunu descrive come “raffinata e barbara”, con una religione “tirannica, senza alcuna speranza né virtù nel senso cristiano della parola” (➤Henri Lehmann), poligama, con culto del sole e della luna... e divinità bizzarre e crudeli, che esigono dai loro fedeli sacrifici sanguinari, per cui la guerra, serbatoio per prigionieri destinati ai sacrifici, è una necessità religiosa ➤Pierre Chaunu

😮🔎 13.1300.800  Uno dei loro dei, Huitzilopochtli, ha sempre sete di sacrifici, mentre Tezcatlipoca è il dio della notte e del destino, il Dio-Sempre-Nemico (da noi la parola ebraica satan significa proprio avversario, nemico...), un dio oscuro, capriccioso e amante della discordia... e Tlaloc, dio della pioggia e della fertilità, ama in modo speciale... le lacrime dei bambini: più i piccoli piangono mentre vengono sacrificati, più pioverà ➤Philip P. Arnold, L'Occupazione del Paesaggio. Aztechi ed Europei nella Valle del Messico, ed. orig. 1999, Jaca Book, 2009, p.111

🌙😮 13.1300.900   “Sebbene i sacrifici umani avessero raggiunto una centralità e un’incidenza notevolissima in questa civiltà (le cronache della conquista suggeriscono una stima di svariate migliaia di vittime per anno), sappiamo oggi che tale pratica era diffusa presso la maggior parte delle civiltà precolombiane… Treccani online

😮🔎 13.1300.950  Tra le cose meno tristi, invece, possiamo ricordare che gli Aztechi coltivavano il mais e... il cacao, preparando una bevanda chiamata chocolatl, poi diffusa in Europa dagli spagnoli.

4) Inca: dal 1200 alla conquista spagnola, coste di Cile, Perù e Equador (in particolare lungo la "lunghissima" catena montuosa delle Ande, altezza media 4000m; ricordiamo ad esempio le antiche città di Nazca e Machu Picchu),

Gli Inca erano una potenza teocratica in cui i sacerdoti avevano un potere quasi illimitato.

Non c’era proprietà individuale della terra: lo stato Inca te ne dava in proporzione ai bisogni (“comunismo agrario Inca”) e c’erano enormi lavori pubblici “forzati” (40mila km di strade!).

Il sovrano (Sapa Inca = Unico Signore) era l’incarnazione del dio Sole ed era la massima autorità politica, militare e religiosa.

Gli Inca erano in realtà solo la casta dominante (Inca = sovrano, lord in Quechua): 15mila dominatori (al massimo 40mila) che governavano su 10 milioni di persone ➤Gordon McEwan, 2006.

La stirpe di sangue era tutto: il Sapa Inca preservava la purezza del sangue reale sposando una delle sue sorelle o al massimo una delle ragazze delle famiglie più nobili...

Questo impero centralizzato è durato al massimo tre secoli: nel ‘500, quando arrivano gli spagnoli, c'era un contrasto tra due Inca aspiranti al trono (uno era il principe Atahualpa): alla fine moriranno entrambi i signori Inca e l’impero Inca crollerà in brevissimo tempo.

😮🔎 13.1400   L’America per gli spagnoli non fu comunque una “colonia di popolamento”: nel 1559 c’erano ancora meno di 30mila spagnoli in tutta la futura America Latina...

🌟 13.1400.200    Da adesso in poi il centro dell’import / export mondiale non sarà più il mondo Mediterraneo, con la potente Venezia e le Repubbliche Marinare (Genova, Pisa e Amalfi).

Questo "centro" ora si sposta a ovest e a nord, verso i paesi europei atlantici (Spagna, Portogallo, Francia, Olanda, Inghilterra), che diventeranno i nuovi dominatori del mondo.

😮🔎 13.1400.500   Il “cuore” economico del mondo nella prima metà del ‘500 (1500-1560 ➤Jacques Attali) è Anversa, città-porto delle Fiandre (Belgio).

Nel passato Anversa era stata un villaggio di pescatori, ma ai tempi di Carlo Magno un gruppo di monaci benedettini irlandesi aveva cominciato a bonificare  l’area e a costruire una fortezza: così il suo porto fluviale diventò sempre più importante (anche se a 80 km dal mare!)

L’industria tessile fiamminga (=delle Fiandre) dal 1100 a tutto il ‘300 sarà fiorente e famosa in tutta Europa

all’inizio la lana veniva dai montoni allevati nella regione, poi diventerà più conveniente importarla dall’Inghilterra e Anversa nel '400 è il centro di questo commercio

😮🔎 13.1400.600   Quattro nomi, un animale solo! Il montone o ariete è il maschio, la pecora è la femmina, i figli sono gli agnelli… e il vello è il loro mantello di pelliccia...

Anversa era il principale centro di scambio tra i prodotti dell’Europa del nord e le spezie che portoghesi e spagnoli facevano arrivare da Asia e Africa.

😮🔎 13.1400.700  Nel suo porto arrivavano “lane inglesi, zucchero di canna indiano, cuoio, spezie orientali, drappi inglesi, legname svedese, vini francesi e spagnoli e allume italiano” (➤Wikipedia, Anversa, gen16) ma anche sale zelandese, tessuti e vetro delle Fiandre, metalli tedeschi, ecc.

Si creano istituzioni finanziarie, compagnie di assicurazioni, la Borsa più importante d’Europa (1531-), ecc.

😮🔎 13.1400.800  Anversa è anche il primo centro in cui l’invenzione della stampa (1455-) viene impiegata a livello industriale: la stampa diventa così non semplicemente un'invenzione, ma una vera innovazione (spieghiamo più avanti in questo scenario la parola "innovazione") e un sistema di propaganda per ogni gruppo umano che vorrà diffondere un'idea o promuovere una decisione comune...

Nasce il libro moderno, che è “il primo oggetto nomade prodotto in serie” ➤Jacques Attali

Nel 1490 ci sono stamperie già in 110 città europee (➤Jacques Attali), tra cui ai primi posti troviamo Venezia e Anversa.

😮🔎 13.1400.750  I più grandi banchieri dell'area europea (i Fugger, gli Hoschsteller, i Welser, ecc.) hanno ad Anversa i loro quartieri generali.

😮🔎 13.1400.800  Lungo il Cinquecento Anversa "divenne così il primo mercato del mondo, in quanto centro di importazione delle spezie dalle Indie e scalo commerciale della Lega anseatica che univa mercanti e città delle coste del nord Europa" ➤Anversa, Dizionario di Storia Treccani online

Poi, dalla metà del Cinquecento, i contrasti tra cristiani protestanti e cristiani cattolici saranno tra le cause del suo declino.

Infatti le relazioni tra Spagna e Anversa (Paesi Bassi) resteranno sufficientemente pacifiche durante l’imperatore Carlo 5’ Asburgo, che era di quelle parti, eredita da sua nonna quell'area (più o meno Belgio-Olanda, chiamate allora Borgogna) e rispetta l’autonomia dell'area, poi però il suo successore, l’imperatore Filippo 2’ (+1598), nato nel nord della Spagna, è troppo centralista e filospagnolo e i Paesi Bassi si rivoltano (1566-): l’oro spagnolo, che arrivava da SudAmerica, non passerà più da Anversa...

😮🔎 13.1400.900   Nel 1579, dopo anni di scontri, all'interno dei Paesi Bassi (oggi Olanda, Belgio, il piccolo Lussemburgo e una parte del nord della Francia, più o meno la zona di Arras) avviene una rottura politico-religiosa tra tra un'area a nord, protestante e dominata dall'Olanda e un'area a sud, che resta cattolica. La linea divisoria passerà più o meno subito sopra Anversa...

A nord avremo quindi l'Unione di Utrecht (protestante e con prevalente lingua fiamminga) che diventa le Province Unite (il nome letteralmente era Repubblica dei Sette Paesi Bassi Uniti: la più importante è l'Olanda, ma anche la Zelanda, Utrecht, la Frisia, ecc., più o meno i Paesi Bassi di oggi) che diventano indipendenti e nei successivi accordi internazionali (pace di Vestfalia, 1648) si prevederà addirittura la chiusura del fiume Schelda (il fiume di Anversa, che ora è "spagnola") ai traffici commerciali, che passeranno sempre più per Amsterdam.

A sud avremo l'Unione di Arras, cattolica e con prevalente lingua vallone, con dieci province (Fiandre, Artois, Brabante, Lussemburgo, ecc.: più o meno il Belgio di oggi) che diventa i Paesi Bassi spagnoli...

Ad Anversa, dopo 8 anni in Italia, lavorerà il capace diplomatico e grande artista "barocco" 🎨🏰 Pieter Paul Rubens (+1640, da bambino viene educato al calvinismo ma poi da giovane si riconverte al cattolicesimo)

Il porto di Anversa rifiorirà solo quando Napoleone investirà su Anversa, conquistata dall’esercito francese rivoluzionario già nel 1794...

😮🔎 13.1500 El Siglo de los genoveses. Il nuovo centro mondiale del commercio, dal 1560 al 1620, sarà allora un altro porto legato, tra alterne vicende, come Anversa all'imperatore Asburgo e alla Spagna (Carlo 5' Asburgo è insieme imperatore e signore della Spagna!): Genova… come se l’Ordine Mercante esitasse ancora a lasciare il mondo mediterraneo che l’ha visto nascere” ➤Jacques Attali

😮🔎 13.1500.100 E oggi? Anversa resta la “capitale mondiale dei diamanti”:

🌙😮 “In un’area di 2,5 chilometri quadrati, due vie chiuse al traffico e piene di telecamere, polizia e vigilanti privati, passa il 75% della produzione mondiale di diamanti grezzi e circa il 60% di quelli lavorati.

Un mercato globale da 22 miliardi di dollari all’anno secondo una ricerca di Boston Consulting che pesa per il 6,5% del Pil del Belgio” ➤Lastampa.it (2012)

🚌🐎 13.1500.250  Nel Cinquecento le potenze europee si confrontano in mare con grandi galeoni, che avevano 2 ponti, cannoni da ogni lato e fino a 4 alberi, sintesi di tradizioni navali mediterranee e atlantiche, capaci di affrontare l’Oceano, usati dalla Spagna e poi da tutti gli altri paesi europei per il commercio e per le battaglie navali.

😮🔎🚌🐎 13.1500.350  Dai un’occhiata alle varie imbarcazioni nella storia in:

http://www.ammiraglia88.it/SEZIONE_NORMALE/PAGINE_SITO/navistoria.html

http://www.sullacrestadellonda.it/imbarcazioni/gimbarcindex.htm

😮🔎  13.1500.500   Intanto, nel 1512 era comparsa per la prima volta su un documento ufficiale l'espressione latina Imperium Romanum Sacrum Nationis Germanicae, cioè Sacro Romano Impero della Nazione Germanica (tedesco = Heiliges Römisches Reich Deutscher Nation ➤Peter Hamish Wilson

Un "attimo" prima che questa nuova concezione diventi vincente, il nuovo imperatore Carlo 5' (+1555, imperatore dal 1519), il cui motto era Plus Ultra (lat. =Più Oltre) tenterà, forse per l'ultima volta con una tale grandezza e impegno, di governare un immenso impero secondo le dimensioni dell'universalità e della cristianità...  fallendo.

😮🔎 13.1500.600  Nel ‘300 l’impero aveva negato al papa il diritto di confermare o meno la nomina del nuovo imperatore: dal ‘500 in poi, gli imperatori tedeschi smettono di farsi incoronare dal papa.

Unica eccezione… Carlo 5’.

😮🔎 13.1500.700 1519-55   Carlo 5’ di Asburgo, l’ultimo dei medievali?

Il più grande signore del Cinquecento è l’imperatore Carlo 5’ Asburgo.

Quali lingue padroneggia? Il fiammingo e il francese (➤Carlo Capasso)...  diremmo: la lingua del suo cuore e del mondo in cui è cresciuto, e la preziosa lingua dei nobili europei (e del nemico).

😮🔎 13.1500.750  Nei Paesi Bassi

che a quel tempo erano parte di un'area chiamata Borgogna: più o meno il Belgio e i Paesi Bassi di oggi: il resto della Borgogna era ormai sotto il controllo della Francia

sta il suo inizio e la sua fine: Carlo nasce nel 1500 a Gand e abdica nel 1555 in favore di suo figlio e di suo fratello a Bruxelles.

Carlo resterà sempre legato a Malines (Fiandre, vicino ad Anversa), la residenza scelta dalla zia Margherita Asburgo (+1530) e la nuova capitale dei Paesi Bassi, con la sua corte di artisti e studiosi umanisti: da qui si sviluppa e si diffonde il Rinascimento fiammingo...

🌙😮13.1500.800  "Margherita era una delle donne più illuminate del Cinquecento, bella, coraggiosa, intelligente e coltissima. Inoltre ereditò dal padre, l'imperatore Massimiliano, il genio politico, tanto che nel 1507 venne nominata da lui Governatrice dei Paesi Bassi.

Per l'occasione, si fece costruire un palazzo a Malines, elegante e in stile gotico, arredato con opere d'arte. Dalla Savoia aveva chiamato a sé consiglieri di alto valore (...)" ➤Wikipedia, Margherita d'Asburgo, giu17

Oltre a essere Duca di questa "Borgogna" (diciamo quindi del Belgio-Paesi Bassi),

Carlo eredita attraverso sua mamma (+1555, figlia di Ferdinando e Isabella di Spagna), il nascente impero spagnolo

quindi Spagna più i domini in America Latina e nelle Filippine che venivano conquistati proprio in quegli anni...

Seguiranno il regno aragonese di Napoli, Sicilia e Sardegna (dal nonno Ferdinando di Aragona, +1516)

e l'Austria, ereditata dal nonno, l'imperatore Massimiliano 1' Asburgo (+1519)

gli Asburgo erano centrati sull'Austria fin dalla battaglia di Marchfeld del 1278. E l’impero germanico da 80 anni (1438-, con Alberto 2' Asburgo) era ormai dominato dagli Asburgo: sarà così fino al '700

🌙😮 13.1500.900   "La scomparsa prematura di tutta la discendenza maschile della dinastia castigliano-aragonese, unitamente alla scomparsa prematura del padre Filippo e all'infermità della madre Giovanna di Castiglia, fece sì che Carlo 5', all'età di soli 19 anni, risultasse titolare di un 'impero' talmente vasto come non si era mai visto prima d'allora..." ➤Wikipedia, Carlo 5', giu17

Poi, nel 1526, il fratello Ferdinando Asburgo sposa Anna Jagellonica e, attraverso di lei, da allora in poi i regni di Boemia (=più o meno l'attuale Repubblica Ceca) e Ungheria verranno controllati dagli Asburgo.

Nel marzo del 1518 Carlo incontra Magellano e decide di finanziare il suo progetto.

Nel 1519 ottiene l’incoronazione a imperatore: ha 19 anni e domina ormai terre immense

Nel 1519, grazie ai 500mila fiorini che gli presta il banchiere tedesco Jacob Fugger

I Fugger, forse la famiglia più ricca d’Europa, erano di Francoforte, finanziavano i papi e l’imperatore Massimiliano Asburgo, nonno di Carlo...

Carlo convince i sette Signori Elettori a scegliere lui come imperatore e non i rivali: il principale era... il re di Francia Francesco 1’ di Valois (pronuncia Valuà)

Carlo quindi si fa incoronare ad Aquisgrana (patria di Carlo Magno) e poi in accordo con papa Clemente 7’ (della famiglia dei Medici di Firenze) si fa incoronare da lui a Bologna (febbraio 1530) come Re di Italia con la Corona di Ferro Longobarda (quella di Carlo Magno: oggi conservata nel duomo di Monza).

Nel ‘500 però nasce un problema circa il metodo dei Grandi Elettori dell'Imperatore: con la riforma protestante tutti i Signori elettori non ecclesiastici diventano protestanti.

Tutto questo "rompe" gli equilibri faticosamente ricercati nell'area imperiale...

Unica eccezione: gli Asburgo, elettori in quanto re di Boemia.

Nel 1521 alla riunione dei principi tedeschi (=dieta imperiale, ted. Reichtag)

"dieta" deriva dal lat. dies = giorno (stabilito per l'assemblea)

che si tiene a Worms (gennaio-maggio), Carlo affronta anche il caso di un monaco tedesco da poco scomunicato (gennaio 1521) da papa Leone 10' Medici (+dic 1521).

🌙😮 13.1500.950   Ecco una delle risposte del monaco Martin Luther (Lutero. Abbiamo le trascrizioni degli atti del processo), nella traduzione del teologo valdese Sergio Rostagno:

"Qui Lutero: Quando vostra Maestà serenissima e le vostre Signorie richiedono una risposta semplice, ne darò una priva di corna e denti (non ambigua e non polemica) in questo modo:

finché non sarò convinto mediante testimonianze delle Scritture oppure con evidenti ragioni – poiché io non credo né al papa né ai Concili da soli, dato che è evidente che hanno errato e si contraddicono–, io resto legato alle citazioni bibliche che ho addotto e la coscienza rimane ancorata a quelli che sono i divini testi (lat. captaque est conscientia in verbis Dei, letteralmente = prigioniera è la coscienza nelle parole di Dio, principio che sarà noto come Sola Scriptura);

non posso quindi e non voglio ritrattare nulla, perché agire contro coscienza non sarebbe né sicuro né schietto (lat. integrum)" ➤Martino Lutero, verbali di Worms, 18 aprile 1521, note del traduttore

🌙😮 13.1600   In una lettera che Lutero 10 giorni dopo scrive a Carlo 5', leggiamo:

"Mi è stato chiesto e si è preteso da me soprattutto che rispondessi semplicemente e chiaramente se fossi pronto a ritrattare o no.

Allora io per due volte ho risposto nel modo più umile possibile: poiché la mia coscienza è racchiusa nei testi sacri che io ho presentato nei miei libretti, non mi è possibile ritrattare nulla senza una conoscenza migliore" (trad. dal lat. di G.T.)

orig. lat. Postulatum est autem et exactum a me super haec omnia ut simpliciter et plane responderem : paratus essem revocare necne? Tum ego iterum quam potui humillime respondi : quando conscientia mea literis divinis quas adduxi in libellis meis conclusa esset, nullo modo possem citra meliorem eruditionem quidquam revocare ➤Martino Lutero, lettera a Carlo 5' del 28 aprile 1521 (Sergio Rostagno spiega che questa lettera arriva effettivamente alla cancelleria imperiale di Worms ma non viene consegnata, ufficialmente perché non si trovava uno disposto a fare la consegna...)

Il monaco viene dichiarato fuorilegge in terra imperiale, ma il decreto viene approvato tardi, quando molti principi erano già partiti (➤Joseph Lortz) e Lutero era comunque protetto da Federico di Sassonia...

e intanto Carlo decide in quei giorni con i suoi principi circa la guida dell'impero in sua assenza e circa i soldi per contrastare i Turchi musulmani, ormai vicini a Vienna...

Vedremo più avanti che questo monaco darà inizio alla Rivoluzione Protestante...

Nel 1522 Carlo 5’ offre l’isola di Malta ai Monaci-Cavalieri di san Giovanni (Ospedalieri), a cui i Turchi Ottomani avevano sottratto l’isola di Rodi.

Malta sarà la loro patria fino al 1798, quando Napoleone in viaggio verso l’Egitto conquisterà anche Malta scacciando gli ultimi monaci-cavalieri, che si difendono con molto disagio perché non possono combattere contro altri cristiani e perché la maggior parte di loro era pure francese...

🌙😮 13.1600.100   “Carlo poté accrescere i possedimenti oltreatlantici della corona di Spagna attraverso le conquiste operate da due tra i più abili conquistadores dell'epoca: Hernán Cortés e Francisco Pizarro. (...)

Cortés (…) sconfisse gli Aztechi e conquistò la Florida, Cuba, il Messico, il Guatemala, l'Honduras e lo Yucatán, che saranno chiamateNuova Spagna del Mare Oceano’ e divenne governatore nel 1522. (...)

Pizarro sconfisse l'Impero Inca e conquistò il Perù e il Cile, cioè tutta la costa del Pacifico dell'America Meridionale.

Carlo nominò Cortés governatore dei territori assoggettati nell'America del Nord, i quali andarono così a costituire la Nuova Spagna. Mentre Pizarro fu nominato governatore del Vicereame del Perù”. ➤Wikipedia, Carlo 5’, gen16, lievemente semplificato.

🌟 13.1600.250   L'imperatore Carlo 5' Asburgo cercherà in ogni modo di porre ordine in Europa, tentando ripetutamente nel corso della sua vita:

1) di tenere sotto controllo le pretese della Francia, sempre più anti-imperiale: nel 1536 il re francese Francesco 1’ d’Orléans osa addirittura allearsi con i musulmani Turchi Ottomani contro l’imperatore!

😮🔎 13.1600.300 Questa strana alleanza franco-ottomana iniziata da re Francesco 1’ di Valois (pronuncia Valuà) e dal sultano Solimano il Magnifico durerà più o meno fino a Napoleone (+1821)

2) di difendere le sue terre e l’Europa dai Turchi Ottomani che nel 1529 erano arrivati fino a Vienna,

3) di risolvere il problema religioso e politico della Rivoluzione Protestante

😮🔎 13.1600.350 Ad esempio, dal 1540 in poi Carlo 5’ promuove una serie di incontri tra esperti cattolici e protestanti (tra cui Giovanni Calvino) per tentare di trovare un accordo. Ma con l’ultimo incontro, avvenuto a Ratisbona (1541), l’unica cosa chiara che emerge è la divisione profonda tra le due posizioni.

Alla fine Carlo deve aver percepito che non ci stava ...riuscendo.

I suoi domini troppo vasti, i problemi altrettanto grandi che stavano nascendo (difficoltà a comprendersi tra il mondo fiammingo e quello spagnolo, ostilità continua dalla Francia, rivoluzione protestante, ecc.) e, soprattutto, l’ideale medievale universale ormai al suo tramonto contribuirono al fallimento della sua politica:

allora Carlo cosa fa?

Nel 1556, dopo quasi 40 anni dalla sua incoronazione, abdica e divide il suo impero in due parti:

1) al figlio Filippo 2’ lascia Borgogna, Spagna, Milano, Napoli, Sicilia e Sardegna

😮🔎 13.1600.400 Milano come ducato fino al 1500 era parte dell'Impero,

poi per una trentina d'anni viene controllato dalla Francia (1499-1535),

poi sarà governata dagli Asburgo: prima dal ramo spagnolo (1535- con Antonio de Leyva) e poi dal ramo austriaco (1714-1797),

De Leyva: coraggioso militare e bisnonno di Marianna de Leyva 📚📖 a cui nell'Ottocento Alessandro Manzoni si ispirerà per il suo personaggio della "monaca di Monza"

poi dalla Francia di Napoleone (1797-1814, fine del "Ducato" di Milano)

poi ancora dagli Asburgo-Lorena (1815- 1859 parte del Regno Lombardo-Veneto, parte dell'impero Austriaco degli Asburgo-Lorena)

Nel 1859 viene ceduta al Regno di (Piemonte e) Sardegna (che prima era degli Asburgo, poi dal 1720 è dei Savoia, e che dal 1861 cambierà il suo nome in Regno d'Italia)

2) al fratello di Carlo, Ferdinando, oltre ai regni di Boemia e Ungheria (area che dal Quattrocento al Settecento vive in "guerra continua" con i vicini Turchi Ottomani), lascia il titolo di Imperatore e l'Austria (cioè le terre ereditarie degli Asburgo)

Così Filippo 2’ di Spagna dominerà un vasto impero mediterraneo e americano, mentre l’imperatore Ferdinando d’Asburgo combatterà nel cuore dell’Europa contro l’impero ottomano e la riforma protestante.

😮🔎 13.1600.400.200 "Dalla divisione dell'impero asburgico scaturirono

1) un blocco austriaco-boemo-ungherese (cui fanno anche capo i principi dell'impero) assillato dai problemi protestante e turco, e

2) un agglomerato ispano-italo-fiammingo-americano instabile, scarsamente omogeneo, caratterizzato da gravi squilibri economici"  ➤Franco Cardini - Giovanni Cherubini, 1977

Carlo si ritira poi in una modesta palazzina accanto a un monastero spagnolo e, continuando ad aiutare e a dare consigli, passa lì gli ultimi due anni della sua vita (+1558).

😮🔎 13.1600.400.300 Intanto gli accordi del 1558-59 (Pace di Cateau-Cambrésis, 1559, pronuncia catò-cambresì) tra Francia e Spagna segnano il fallimento dell'espansione francese nell'area italiana e il conseguente predominio spagnolo sull'Italia

🌙😮 13.1600.400.500

"(...) Riprese le trattative a Cateau-Cambrésis, il 2 aprile 1559 fu firmata la pace tra Francia e Inghilterra, il 3 quella tra Francia e Spagna.

La Francia occupava Calais e gli altri luoghi posseduti dall'Inghilterra per otto anni, finiti i quali li doveva restituire o pagare all'Inghilterra 500 mila corone d'oro.

La pace tra Spagna e Francia era basata sulla restituzione reciproca delle conquiste degli ultimi otto anni.

Il re francese Enrico 2' Valois (pronuncia valuà) riotteneva le città sulla Somme, ma doveva restituire la Corsica ai Genovesi.

La questione centrale delle trattative fu tuttavia quella degli stati del duca di Savoia, occupati dal precedente re francese Francesco 1' nel 1536 e poi disputati tra Francesi e Spagnoli.

Il Piemonte e la Savoia venivano restituiti dalla Francia al duca Emanuele Filiberto di Savoia, meno Torino, Chieri, Pinerolo, Chivasso e Villanova d'Asti, che rimanevano alla Francia fino a quando non si fosse deliberato intorno ai diritti vantati dal re francese sulle terre sabaude (=dei Savoia).

Per questo tempo gli Spagnoli occupavano Asti e Vercelli. Il duca s'impegnava a mantenersi 'neutre et ami commun' del re di Francia e del re di Spagna.

Coronamento della 'santa pace' 'il matrimonio tra Elisabetta, figlia di Enrico 2', e il re di Spagna, e quello tra Emanuele Filiberto e Margherita, sorella di Enrico 2'. Ma il re spagnolo Filippo 2' Asburgo costrinse Emanuele Filiberto al trattato segreto di Grünendal (26 marzo 1559), col quale il duca giurava per sé e per i suoi successori perpetua confederazione col re di Spagna e s'impegnava a che i castellani di Nizza e di Villafranca giurassero di tenere per il re di Spagna i castelli se Emanuele Filiberto morisse senza eredi diretti.

'Emanuele Filiberto di Savoia si impegnava infatti a mantenere due guarnigioni a Nizza e Villafranca, pagate dal re di Spagna con castellani fedeli al re e al duca, e a lasciare le due località, preziose per la marina spagnola, al re di Spagna, in caso di sua morte senza eredi' ➤Enrico Stumpo

Il trattato di Cateau-Cambrésis segnò il fallimento completo della politica francese in Italia.

La Francia, che dal 1494 aveva profuso sangue e denaro in Italia, aveva dovuto abbandonare il Napoletano, poi il Milanese, infine la Savoia e il Piemonte e sgombrare la Corsica.

Con Venezia neutrale, con i papi dalla politica oscillante, con Genova e Toscana strette indissolubilmente da interessi alla Spagna, col duca di Savoia legato segretamente a Filippo 2', l'influenza politica della Francia era abbattuta. Ira e dolore suscitò in Francia il trattato.

Si accusò di tradimento il Montmorency, si lanciarono parole sconcie anche contro Margherita di Valois, e il Brissac, interprete del malcontento dei Guisa e di tutti i soldati delle guerre d'Italia, tentò con tutti i mezzi di ritardare la restituzione delle terre.

Accolto con gioia dalla maggior parte degli Italiani, stanchi di un lungo periodo di guerre, il trattato ebbe conseguenze di lunga portata sullo sviluppo della vita italiana. Basti pensare che per esso,

fino al '700, l'Italia soggiacque alla dominazione spagnola" Rosario Russo, 1931

😮🔎 13.1600.450 Negli anni in cui l’imperatore Carlo 5’ abdica e vive vicino a un monastero tra Madrid e il Portogallo, la spagnola Teresa de Ahumada ha quasi 40 anni e da 20 vive come monaca nel monastero di Avila, più verso Madrid (a 150km da Carlo). Ma non è felice,

Poi tante vicende, tra cui

1) l'incontro con Alfonso Maldonado, un frate francescano (seguace di frate Bartolomeo de las Casas, famoso difensore degli indios), che le racconta di quanti indios nel Nuovo Mondo non conoscevano la fede cristiana e quindi rischiavano di sprecare la loro vita e di andare all'inferno

...lei pensa ai suoi fratelli, tutti partiti per il Nuovo Mondo, tra cui l'amato Rodrigo, che aveva contribuito alla fondazione di Buenos Aires e poi era morto laggiù combattendo contro gli indios (1537?)...

2) la lettura delle Confessioni di santo Agostino (+430) e

3) nuovi confessori gesuiti

muovono Teresa a un vera "conversione" (che lei dice di sperimentare, finalmente, anche se ha già 39 anni).

Teresa decide allora di cambiare la sua vita. Da allora viaggerà per tutta la Spagna con il suo "monastero-carovana" a fondare nuovi monasteri in cui si possa vivere davvero la fede... e pregare per le vicissitudini umane così drammatiche di tutto il mondo

🌙😮 13.1600.550  Scrive Teresa sui suoi anni precedenti: “La mia vita era una vita tra le più penose che si possa immaginare perché non godevo di Dio, trovavo felicità nel mondo...

Desideravo fortemente vivere, giacché mi rendevo conto di non stare vivendo, ma lottando contro un’ombra di morte...

Ormai la mia anima si sentiva stanca e, sebbene lo volesse, le sue antiche abitudini non le permettevano assolutamente di riposare... ➤Teresa de Ahumada, Autobiografia 8,2.12; 9,1

Dieci anni dopo… “Teresa ha 52 anni e inizia una nuova tappa della sua vita religiosa: si appresta a percorrere le strade della Castiglia, nel freddo più intenso e nelle estati polverose, a dorso di mulo o in carri coperti, senza cessare di pregare e di meditare.

Sorgono così per sua iniziativa chiostri su chiostri: Medina, Malagon e Valladolid (1568); Toledo e Pastrana (1569); Salamanca (1570); Alba de Tormes (1571); Segovia, Beas e Siviglia (1574); Soria (1581); Burgos (1582)…

Si fa ‘mercanteggiatrice’, ‘maneggiatrice di affari’, come ella stessa si autodefinisce nell’autobiografia; discute il prezzo dei terreni sui cui erigere i conventi; si relaziona con le autorità civili per ottenere le autorizzazioni necessarie; cerca validi collaboratori….” ➤Cristina Siccardi

Teresa d’Avila diventerà una delle più grandi sante della storia della Chiesa… e la prima donna, assieme a santa Caterina da Siena, a ricevere il titolo di "dottore della Chiesa" (1970).

😮🔎 13.1600.650 Puoi dare un’occhiata a queste sue biografie ,scritte in una prospettiva cristiana: http://www.santiebeati.it/dettaglio/24850

http://users.libero.it/luigi.scrosoppi/santi/s-teresa-avila.htm

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🌟 13.1600.800

1520-: la Rivoluzione Protestante

😼 🌙😮 13.1600.900  "Per Riforma (tedesco: Reformation) intendiamo quel movimento che prese avvio con Lutero e condusse allo scisma" ➤Erwin Iserloth, Compendio di Storia e Teologia della Riforma, ed. orig. 1980, Morcelliana, 1990, p.9.

😼 Erwin Iserloth (+1996) ricorda che la Reformation (tedesco =Riforma Protestante) in realtà è solo uno dei fenomeni della Reform, la riforma della chiesa, fenomeno/urgenza/preoccupazione generale che corre lungo i secoli (Ecclesia semper reformanda est, ="La Chiesa è da riformare sempre", frase usata sia dai cattolici che dai protestanti) e che quindi non si esaurisce nella Protesta di Lutero, ma comprende anche la Riforma Cattolica di quegli anni (santa Teresa d'Avila, Gesuiti, ecc.)...

🌙😮 13.1600.950  "La Riforma è una lotta per la vera forma del cristianesimo" ➤Joseph Lortz (la parola "lotta" è evidenziata nell'originale)

🌙😮 13.1700  "La Riforma fu preparata e causata dallo sgretolarsi dei principi fondametali, e quindi degli atteggiamenti fondamentali che reggevano il Medioevo" ➤Joseph Lortz

🌙😮 13.1700.100  "La Riforma (di Lutero) va vista come la risposta rivoluzionaria al fallimento della riforma del Trecento e del Quattrocento, intendendo qui per riforma non un semplice ritorno all'origine e eliminazione di abusi diffusi, ma anche un adattamento a situazioni nuove (...)" ➤Erwin Iserloth

😼 🌙😮 13.1700.150   "E' senz'altro vero che Lutero non espresse nemmeno un'idea che non si possa ritrovare prima di lui in molti teologi, critici e predicatori" ➤Joseph Lortz

🌙😮 13.1700.250  "Exhortandi sunt Christiani, ut caput suum Christum per penas, mortes infernosque sequi studeant,
Ac sic magis per multas tribulationes intrare celum quam per securitatem pacis confidant. 1517"

➤Martino Lutero, ultime due tesi del testo Disputatio pro declaratione virtutis indulgentiarum (Le 95 tesi. Discussione per Chiarire il Valore delle Indulgenze). Il numero in fondo al testo è l'anno.

Trad. it di Italo Pin:

94. Si devono esortare i cristiani perché si impegnino a seguire il loro capo Cristo attraverso pene, mortificazioni e tormenti.

95. In modo che nutrano la fiducia di 'entrare in cielo attraverso molte tribolazioni' (Bibbia: Atti degli Apostoli, 14,22), piuttosto che mediante la sicurezza della pace

😼 Da tempo l'Europa cristiana avvertiva la necessità di una riforma per purificare la Chiesa e renderla più aderente al Vangelo...

pensiamo ad esempio a Gioacchino da Fiore (+1202)...

Cresceva l'attesa di un rinnovamento, di una riforma, dei segni che annunciavano il Regno di Dio, la Nuova Gerusalemme finalmente priva di limiti e di peccati...

Nel 1517 un monaco tedesco di 34 anni reagisce a delle interpretazioni troppo formali e automatiche della fede e della grazia che si stavano diffondendo...

Lutero nasce e muore poco a ovest di Lipzia, nell'attuale Sassonia-Anhalt...

Il Wittenberg sarà come una casa per Lutero, che "in tutta la sua vita, lo abbandonerà soltanto per brevi periodi" ➤Joseph Lortz

Molti erano i monaci tedeschi, da secoli nelle università medievali si era abituati a discussioni anche molto radicali sulla filosofia e sulla teologia e sempre si trovano anche concezioni riduttive della fede, ma questa volta...

...in questo clima (cioè in questa "generale attesa di una riforma" ➤Erwin Iserloth),

mentre "la riforma cattolica era già viva prima di Lutero (e quindi indipendente da quella di Lutero), in parecchie località dell'Europa, in gruppi, confraternite e ordini religiosi" (➤Erwin Iserloth, 1980)

il monaco e teologo tedesco Martin Luther (Lutero, +1543) finisce, un po’ volendolo e un po’ no, per dividere per sempre in due l’Europa...

😎😕  13.1700.350   Inizio?

Quasi sempre si fa iniziare la Rivoluzione Protestante (spesso chiamata semplicemente Riforma) con il 1517, quando compaiono le famose 95 Tesi sulle Indulgenze di Lutero.

Il 1517 è l'inizio di una serie di vicende che portano alla Riforma, ma questa, come "rottura" con il papato e con una serie di dogmi e tradizioni, avverrà più tardi...

Nel 1517 però probabilmente Lutero non pensava a rompere definitivamente con la chiesa di Roma, ma chiedeva a voce alta una chiesa più evangelica, meno concentrata sul denaro e più sulla vera conversione di ogni uomo e su una vita davvero "cristiana".

 😎😕 13.1700.450  Tesi che però molto probabilmente, a differenza di quanto si legge spesso nei libri, non sono mai state appese sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg ➤Erwin Iserloth, citato da Joseph Lortz

Né Lutero né i cronisti del tempo ne parlano: lo dice solo l'umanista tedesco Filippo Melantone (+1560) nell'introduzione al secondo volume delle opere di Lutero (1546), un'introduzione "che appare inattendibile anche in altri punti"... e comunque Melantone al tempo viveva ancora a Tubinga, 600km da Wittenberg.

Sulle 95 tesi Joseph Lortz infatti scrive soltanto "invio ai vescovi competenti alla vigilia di Ognissanti (...) e in seguito ad alcuni teologi" e Erwin Iseeloth spiega che prima Lutero si era rivolto al suo vescovo e al funzionario del papa responsabile dell'indulgenza concessa nel 1507, ma inutilmente...

Solo più avanti la Reform di Lutero diventerà Reformation che porterà allo scisma...

😮🔎 13.1700.550  Puoi approfondire con questa (difficile) analisi della Riforma Protestante scritta dallo storico tedesco cardinale Walter Brandmüller (nato in una famiglia protestante).

🌙😮 13.1700.650   "Luther sent the Theses enclosed with a letter to Albert of Brandenburg, the Archbishop of Mainz, on 31 October 1517, a date now considered the start of the Protestant Reformation and commemorated annually as Reformation Day.

Luther may have also posted the Theses on the door of All Saints' Church and other churches in Wittenberg in accordance with University custom on 31 October or in mid-November.

The Theses were quickly reprinted, translated (dall'originale latino, ad esempio tra la fine del 1517 e l'inizio del 518 vengono stampate a Lipzia, Norimberga e Basilea, senza l'intervento di Lutero, spiega ➤Erwin Iserloth), and distributed throughout Germany and Europe.

They initiated a pamphlet war..." ➤Wikipedia inglese, Ninety-five Theses, giu17 (voce di qualità con stella d'argento)

Lutero all'inizio non è contento della diffusione di queste tesi "riservate agli studiosi" e non al popolo e scrive subito il Sermone sull'Indulgenza e sulla Grazia (marzo 1518) per spiegarsi meglio verso tutti.

😼 Al suo superiore Lutero scrive ancora: "aspetto Cristo come giudice che parlerà attraverso la sede apostolica (=il papa)" ➤Erwin Iserloth: il riferimento nell'opera completa dei testi di Lutero è WA 1,527

😮🔎😎😕 13.1700.750 Indulgenze.

Non sono state semplicemente solo "superstizioni e abusi": sono una prassi che ritroviamo ancora oggi nei cartelli esplicativi di tanti santuari cattolici di tutto il mondo e che il Catechismo della Chiesa Cattolica (1997) conosce e descrive (punti 1471-77).

Fin dal 1000 per i cristiani l'indulgenza era una riduzione delle pene temporali del peccato (sofferenze, prove, Purgatorio...), concessa dalla Chiesa ed efficace di fronte a Dio ➤Erwin Iserloth

😮🔎 13.1700.850   Per indulgenza si intende "la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi" ➤Enchiridion indulgentiarum, Normae de Indulgentiis, Libreria Editrice Vaticana 1999, p. 21 (citato anche da ➤papa Paolo 6' nella sua costituzione apostolica Indulgentiarum doctrina (1967).

Infine puoi riflettere sulla spiegazione del ➤Catechismo della Chiesa Cattolica (1997, punti 1471-77), che riassume così: "mediante le indulgenze i fedeli possono ottenere per se stessi, e anche per le anime del purgatorio, la remissione delle pene temporali, conseguenze dei peccati"

😮🔎 13.1700.900  Sergio Quinzio (+1996), nella sua introduzione a un'edizione italiana delle 95 Tesi di Lutero uscita nel 1984, spiegava che all'inizio della storia cristiana ai peccatori che volevano riconciliarsi con la chiesa venivano richiesti atti di penitenza. La storia poi prosegue e piano piano questi atti cominciano a essere interpretati come "soddisfazione' (o debito) che il penitente, perdonato, doveva rendere/pagare a Dio" (mentalità cavalleresca feudale?) e quindi invece di precedere il perdono, lo seguivano.

Alla fine, la gente medievale in certi periodi comincia a identificare (fino a confondere):

1) il perdonare i peccati (assoluzione e perdono)

2) il diminuire o togliere le pene / penitenze (sia ecclesiastiche, cioè date dalla chiesa in questa vita che date da Dio, da scontare in purgatorio) e

3) le offerte in denaro, con cui si usava "estinguere" (=cancellare) le pene ecclesiastiche... e anche quelle da scontare in purgatorio...

per cui in effetti finiva che "le indulgenze uscivano dalle tipografie come polizze di assicurazione" ➤Alberto Tenenti, L'Età Moderna, Il Mulino, 1980, p.21

Infine, appalti, mediazioni e interessi politici erano poi ben presenti nella vicenda...

come tenta di ricostruire questo contributo sui Fugger e le indulgenze, interessante anche se non riporta il nome dell'autore (Wolfgang Pruscha?)

😮🔎 13.1700.950   1518: nell'aprile del 1518 ad Heidelberg durante la riunione generale dei frati agostiniani,

Lutero presenta 28 tesi (lat. Theologica Paradoxa), tra cui ad esempio le seguenti:

"dopo il peccato originale la libera volontà è soltanto una parola, e se l'uomo fa quanto sta in lui commette peccato mortale"

e "non è giusto chi persevera nelle opere (buone), ma chi senza le opere persevera nel credere in Cristo":

gli anziani si oppongono, mentre i giovani teologi sono entusiasti...

➤Erwin Iserloth

😮🔎 13.1800   1518-19: il papa Leone 10’ (il secondo figlio maschio di Lorenzo Medici il Magnifico) intanto è fin troppo impegnato in "divertimenti, caccia, commedie, banchetti e antichi manoscritti" (➤Erwin Iserloth), ma anche a trovare soldi (che mancavano sempre) e a promuovere la difesa contro i Turchi.

Conciliante e poco energico, papa Leone 10' arricchisce la città di Roma con notevoli opere d'arte,

ma "la più netta dimostrazione della perdita di capacità direttiva sofferta dalla Sede apostolica nei confronti degli Stati europei fu data dal fallimento (1518) in cui papa Medici incorse nell'organizzare una crociata contro i Turchi" ➤Marco Pellegrini, 2000

😮🔎13.1800.100   I Turchi Ottomani, dopo aver conquistato tutta la Serbia, arriveranno ad assediare per 15 giorni Vienna (1529)

Il sultano Solimano il Magnifico non riuscirà a prendere Vienna,  ma avrà successo nel controllare una parte dell’Ungheria grazie al nuovo sovrano ungherese che diventa suo vassallo

A Vienna gli uomini affaticati e il tempo pessimo avevano giocato contro di lui, ma il sultano si rende anche conto della forza tecnica dell’esercito europeo e probabilmente capisce che sarà molto difficile per i Turchi penetrare in Europa oltre Vienna ➤Leften Stavros Stavrianos, ➤Martin Sicker

I Turchi ci riproveranno comunque 150 anni dopo (1683), ma nel frattempo avranno perso la famosa battaglia navale di Lepanto (1571)...

😼 Comunque il 7 agosto del 1518 Lutero viene chiamato a presentarsi a Roma entro 60 giorni: il giorno dopo Lutero chiede subito al suo principe elettore che il suo processo venga fatto non a Roma, ma in Germania... "già da quel momento (...) fa intervenire il potere politico nelle questioni religiose" osserva Erwin Iserloth

La vicenda si trascinerà per due anni: il papa Leone 1'0' voleva tenersi buono il sovrano di Lutero, Federico 3' di Sassonia, candidato del papa all'impero contro la candidatura di Carlo di Spagna (che poi diventerà l'imperatore Carlo 5' il 28 di giugno del 1519)...

😼 Intanto nell'ottobre del 1518 ad Augusta lo interroga il grande studioso domenicano e cardinale riformista Tommaso Caetano o.p. (lat. Caietanus = Gaetano, cioè di Gaeta, a 40 anni era già Generale dell'ordine domenicano) che conosce abbastanza bene gli scritti di Lutero:

Caetano "tratta Lutero con estrema benevolenza" (➤Innocenzo Taurisano, 1931), ma ritiene che fondare tutto sulla "certezza dell'uomo" di essere stato perdonato da Dio significhi "fondare una nuova chiesa" ➤Erwin Iserloth

Di fatto non si arriva a nulla: Lutero fugge da Augusta a Wittenberg e qui si appella direttamente al papa.

😼 Nel 1519, di fronte allo studioso della corte di Sassonia Giorgio Spalatino (il suo mediatore con il principe), Lutero comincia a porre il problema se il papa non fosse l'Anticristo o un suo inviato... mentre dal 1521 in poi sono tanti i passaggi in cui Lutero spiega che la chiesa del papa è una potenza demoniaca...

😮🔎 13.1800.200   1520. Nell’estate del 1520 la comunicazione ufficiale Exsurge Domine (lat.=sorgi, o Signoredel papa Leone 10'

condanna 41 affermazioni estrapolate dagli scritti di Lutero  come "eretiche, scandalose, errate, devianti per i semplici e contrarie alla dottrina cattolica" (➤Erwin Iserloth), vieta la stampa e la diffusione di opere con queste affermazioni e invita Lutero e ritrattare entro 60 giorni dalla pubblicazione per non essere scomunicato.

Lutero come risposta inizia subito a scrivere Adversus Execrabilem Antichristi Bullam (1520! lat.=Contro la Spregevole Bolla dell'Anticristo) e il 10 dicembre 1520 (cioè due mesi dopo aver ricevuto una copia del documento papale) brucia in pubblico l'Exsurge Domine...

😼 Questa ci sembra la data che segnala meglio la "rottura" con la Chiesa di Roma...

😮🔎 13.1800.250   Tra le 41 affermazioni di Lutero che il papa Leone 10’ dichiara false e pericolose, citiamo ad esempio la 31’ (non sono le famose tesi di Lutero, ma una lista di affermazioni attribuite a Lutero e condannate): “In ogni opera buona il giusto pecca” e la 32’: “L'opera buona compiuta nel modo migliore è peccato veniale”, che testimoniano il profondo pessimismo di Lutero sulla natura umana...

Con "A nessuno sono rimessi i peccati, se non crede che gli sono rimessi dal sacerdote che assolve; anzi il peccato rimane, se non lo crede rimesso: non sono sufficienti infatti la remissione del peccato e il dono della grazia, ma bisogna anche credere che è stato rimesso" siamo "al cuore della dottrina luterana" (➤Roberto Coggi o.p.) che pone la certezza del soggetto, anzi l'obbligo di questa certezza, come condizione che rende evidente la fede e il perdono, anzi come condizione dello stesso perdono... "chi non è certo di non essere perdonato, non è perdonato e (...) basta essere certi di essere perdonati per essere perdonati" ➤Roberto Coggi o.p.

😼 🌙😮 13.1800.300   Il 1520 è l'anno in cui Lutero "lancia alla Germania il duplice appello alla rivolta, parlando "Alla Nobiltà Tedesca" in un tedesco caustico e rozzamente violento,

per rivolgersi invece al clero e agli studiosi nel latino aulico (=elegante, di alto livello) de "La Cattività (=prigionia) Babilonese della Chiesa", che alterna pagine di arida argomentazione scolastica a declamazioni in cui riecheggiano con grandiosità biblica le invettive dei Profeti"

➤Luigi Firpo, Introduzione a: Martin Lutero, Scritti Politici, UTET, 1959: già qui in particolare Lutero "respinge appassionatamene la concezione della Messa come sacrificio" ➤Erwin Iserloth, che ricorda lo scritto di Lutero "L'abuso della Messa" (WA 8, 482-536):

per lui sono i "pretacci di Baal" ad aver trasformato la Messa in un sacrificio...

😮🔎13.1800.350  La Libertà del cristiano, La Cattività Babilonese della Chiesa, Appello alla Nobiltà della Nazione Germanica:

con i libretti che scrive in risposta alla Exurge Domine,

😼 Lutero "dimostra di aver capito in pieno l'importanza dell'uso della lingua volgare e della propaganda attraverso la stampa come metodi di persuasione" ➤ Franco Cardini - Giovanni Cherubini, 1977

Dal 1520 in poi la vita di Lutero è aiutata da circostanze favorevoli:

😼 il Principe Elettore Federico 3' di Sassonia (+1525, e Giovanni +1532, il fratello del Principe, seguiva con convinzione le idee di Lutero: quando gli succede come Signore di Sassonia, sceglie subito il Luteranesimo come religione di stato) lo difende da sempre contro il papa, un centinaio di cavalieri lo scorta, fino a Worms, gli danno un salvacondotto che lo protegge, viene ospitato e protetto nel castello di Federico (Wartburg), ecc.

😮🔎 13.1800.450    1521 Intanto il papa il 3 gennaio del 1521 scomunica Lutero (documento Decet Romanum Pontificem lat.= è giusto che il pontefice romano)

😮🔎 13.1800.550  Carlo 5' e Lutero.

Ricordiamo che per tutta la sua vita l'imperatore Carlo 5' (+1558) sarà impegnato in tutta Europa (dalla metà del 1521 l'imperatore non potrà essere in Germania per 9 anni!) e non potrà seguire come avrebbe voluto la rivolta tedesca di Lutero... inoltre aveva bisogno dell'aiuto militare e finanziario dei principi tedeschi per contrastare i Turchi che premevano da est...

 

🌟 13.1800.650

Quattro idee per comprendere le caratteristiche di Lutero e della Riforma

Certamente anche la riforma promossa da Lutero, come 300 anni prima quella di Francesco e come 500 anni prima quella gregoriana, si ispirava a un forte ritorno al Vangelo contro corruzione, vizi e formalismo:

molte affermazioni di Lutero, scritte nei suoi numerosi libri e opuscoli pubblicati e diffusi, sono cristiane o di semplice buon senso... (altre però sono estreme, polemiche e terribili).

Ma con questa lettura non capiremmo ciò che caratterizza la posizione di Lutero e la Riforma che inciderà fortemente sulla storia successiva e che proseguirà, già quando è ancora vivo, "senza di lui" ➤Franco Cardini - Giovanni Cherubini

Proviamo allora a guardare la posizione di Lutero e la Riforma che ne deriva, attraverso quattro punti:

1) la visione dell’uomo,

2) le implicazioni politiche,

3) il ruolo della Bibbia

4) la frammentazione progressiva e inarrestabile del mondo protestante e

che ci aiuteranno a comprendere in che cosa la posizione di Lutero è diversa dalla tradizione cattolica e i punti in cui inciderà maggiormente nella storia.

1) La libertà? non esiste.

Erasmo da Rotterdam (+1536), umanista olandese, cristiano e amico della chiesa ma anche uno degli scrittori e studiosi più famosi d’Europa, viene spinto da molti a dire la sua sulle posizioni di Lutero.

Prima ci pensa un po’

non ama polemizzare e farsi troppi nemici: lungo il 1522 aveva già rifiutato di andare a Roma su invito (ripetuto) del nuovo papa eletto a gennaio di quell'anno, l'olandese Adriano 6' (di Utrecht, Paesi Bassi, l'ultimo papa non italiano fino al polacco Giovanni Paolo 2' nel '900) che lo chiamava per farsi aiutare a riformare la chiesa e che voleva contrastare apertamente le posizioni di Lutero

poi si decide e nel 1524 (mentre iniziano le prime rivolte di contadini nell'area tedesca) scrive il De Libero Arbitrio (=La Libertà): l’uomo è libero fino in fondo, perché nonostante la debolezza derivata dal peccato originale, ha ancora la capacità di scegliere liberamente: la grazia lo aiuta, ma non sostituisce la sua libertà, che rimane sempre.

Lutero, in risposta, l’anno dopo (mentre si unisce in matrimonio con l'ex monaca Katharina von Bora), pubblica il De Servo Arbitrio (La Libertà Schiava, 1525) in cui ripete che l’uomo non è libero, ma servo... di Satana o di Dio: quando la grazia (o la dannazione) agisce, la libertà non c’entra più nulla.

🌙😮 13.1800.800   “L’uomo non ha nessun libero arbitrio né rispetto a Dio né per ciò che riguarda la salvezza o la dannazione, ma è prigioniero, (...) e schiavo, o della volontà di Dio o della volontà di Satana” ➤Lutero, WA 18, 638, 4-11, ed. it. 128

😮🔎 13.1800.850  La Riforma di Lutero promuove l'idea che i voti religiosi (=promesse fatte direttamente a Dio) di povertà, obbedienza e castità che facevano monaci, frati, suore, ecc. siano "contrari al Vangelo":  vengono dunque soppresse, per legge, tutte queste forme di societas... anche contro la volontà dei monaci, come successe con il monastero delle clarisse di Norimberga guidato dalla religiosa umanista Charitas Pirckheimer: queste monache erano religiose sincere, che "vivevano secondo il Vangelo persino secondo il giudizio di Melantone" (➤Erwin Iserloth), studioso protestante molto stimato, amico di Lutero e non per nulla sepolto poi accanto a lui a Wittenberg

Ricordiamo però che in Germania le sedi vescovili e la maggior parte delle abbazie erano diventate "accessibili solo alle famiglie nobili", trasformandosi così in "istituti in cui sistemare i figli non primogeniti" che lì però più che una vita spirituale, ricercavano una "vita spensierata"... ➤Erwin Iserloth

Erasmo e Lutero si stimavano a vicenda, ma ormai Lutero va in una direzione che la tradizione cattolica non ha mai considerato adeguata all’esperienza umana e alle parole di Gesù.

🌙😮 13.1800.950   “Nell’uomo biblico scorre la neshamah (nishmat) divina

e non, come insegnava l’Enuma Elish,

il poema cosmogonico accadico-babilonese di 3000 anni fa

il sangue del dio ribelle Kingu, ucciso dal dio creatore, impastato con l’argilla (...), cioè una concezione dell’uomo come essere radicalmente inquinato“ ➤Gianfranco Ravasi, lievemente modificato

Lutero invece scrive: "La volontà umana è (...) posta nel mezzo, come una bestia da soma. Se la cavalca Dio, vuole e va dove Dio vuole, come dice il libro dei Salmi: ‘Io stavo di fronte a Te come una bestia. Ma pure io resto sempre con Te’ ➤Bibbia, Salmi, 73, 22-

Se invece la cavalca Satana, vuole e va dove Satana vuole.

E non è nella sua facoltà scegliersi o cercarsi uno dei due cavalieri, bensì sono i cavalieri a combattersi l’un l’altro per ottenerla e possederla"

➤Lutero, WA 18, 635, 17-32, ed. it. 125, dice il testo curato da Ermanno Pavesi da cui prendiamo la citazione… sigle un po’ oscure che si riferiscono all’edizione completa delle sue opere, lettere, ecc. raccolte in circa 100 volumi! 😮🔎 WA=Weimarer Ausgabe, il link mostra una foto di tutti i volumi insieme...

Questa concezione implica anche una svalutazione della ragione umana.

Le vie del Signore sono inconoscibili: l’uso della ragione quindi non può essere determinante... la ragione non solo è limitata, è inefficace, non conosce davvero...

L’uomo può quindi solo affidarsi a Dio, avere fede (principio protestante della Sola Fide).

L’importanza del tema viene sottolineata da Lutero stesso che, dopo attacchi, anche un po' violenti, a Erasmo, nella parte conclusiva gli riconosce il merito "(...) di avere, solo fra tutti, affrontato la vera questione, il punto cruciale cioè, senza importunarmi con altri problemi fuori luogo, come il papato, il purgatorio, le indulgenze e cose simili (...).

Tu, e soltanto tu (Lutero si rivolge a Erasmo), hai visto il cardine dei vari problemi e hai affrontato la questione cruciale. Per questo ti ringrazio dal profondo del cuore" ➤Martino Lutero, WA 18, p.786. Questi sopra sono brani dal De Servo Arbitrio di Lutero citati da Ermanno Pavesi

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2) Il forte ruolo dei principi tedeschi

🌙😮 13.1900  "Se i papi e i vescovi avevano fallito nel rilanciare un buon stato cristiano, gli stati temporali (=i principi e i signori laici) devono correre ai ripari e provvedere loro..." ➤Erwin Iserlorh

🌙😮 13.1900.100  "La funzione del collegio elettorale (che eleggeva l'imperatore) ebbe una complicazione con la Riforma protestante: mentre i principi ecclesiastici rimasero cattolici, i principi elettori laici diventarono tutti protestanti tranne gli Asburgo (che persero anche per un certo periodo la carica elettorale legata al Regno di Boemia durante le guerre hussite e la guerra dei trent'anni)" ➤Wikipedia, principe elettore, giu17

Diversi principi tedeschi, come Federico di Sassonia (+1525), anche per rendersi autonomi dal potere dell’imperatore e da quello del papa, diventano rapidamente luterani: si appropriano così delle terre della Chiesa, delle parrocchie, delle offerte e in generale di tutti i beni della chiesa e dell’impero presenti nei loro stati e li gestiscono loro direttamente.

E’ la fine dell’ideale universale e unitario del mondo medievale europeo.

🌙😮 13.1900.200   “Lutero… si allea con i principi tedeschi contro il papa e l’imperatore: il protestantesimo si mette quindi al servizio del nazionalismo per farne il suo nido.

Il tempo delle nazioni può cominciare” ➤Jacques Attali

🌙😮 13.1900.300   “Una reazione di libertà contro il papa e l’imperatore, padroni lontani, si è trasformata in qualcosa di peggio: l’asservimento ai ‘principi’, padroni fin troppo vicini!” ➤Jean-Claude Barreau

😮🔎 13.1900.400  Infatti, come abbiamo visto, quando nel 1525 scoppia e si diffonde una rivolta dei contadini che chiedono meno tasse, Lutero si schiera nettamente con il potere politico (i signori!) sostenendo l’uso di ogni mezzo per fermare la rivolta. "sterminio autorizzato e voluto da Lutero dei contadini in rivolta", lo chiama Sergio Quinzio.

🌙😮 13.1900.500  Lutero scrive: “essi (=i contadini in rivolta) hanno provocato ribellione, hanno rapinato e saccheggiato con grande scelleratezza conventi e castelli che non appartenevano a loro, meritandosi così senza alcun dubbio la morte del corpo e dell'anima, perché banditi di strada e assassini”.  ➤Wikipedia, Guerra dei Contadini, gen2016

🌙😮 13.1900.600   La dottrina luterana divenne arma di lotta politica dei principi tedeschi, che videro in essa la possibilità di sottrarsi all'autorità imperiale e di incamerare i beni ecclesiastici. (…)

Essi si unirono nella Lega di Smalcalda (1530, guidata dal duca Filippo d’Assia e dal duca Federico di Sassonia) e lottarono contro l'imperatore Carlo 5’ fino alla Pace di Augusta (firma: fine settembre 1555: Carlo non ci andò e mando come suo rappresentante il fratello Ferdinando, poi, subito dopo, abdicò), con la quale si sancì la divisione tra cattolici e protestanti in base al principio 'cuius regio, eius religio'

che significa letteralmente “di chi è la regione, sarà la sua religione”, cioè, più chiaramente, “la religione sarà quella di chi è il proprietario di quel territorio” G.T.

che imponeva ai sudditi di seguire la religione del loro principe, cattolico o luterano che fosse” ➤Alberto Pincherle, 1936

Chi non è d’accordo con la scelta religiosa del signore delle sue terre, deve o convertirsi o emigrare nelle terre di un altro signore...

Nascono così le “chiese” nazionali, controllate dal potere politico locale e non più dal papa…

😮🔎 13.1900.700  E’ significativo ricordare quanto il papato antico e medievale abbia combattuto per la libertas ecclesiae (=libertà della chiesa, pronuncia libèrtas ecclèsie), cioè per non diventare una chiesa nazionale controllata dal potere politico locale (ad esempio una chiesa nazionale longobarda!)...

Ora il tentativo di controllare la chiesa, già iniziato con l’impero romano (e saltato anche per l’arrivo dei barbari), poi con i Franchi (Carlo Magno) e con l’impero tedesco di Ottone, trova qui un suo fatale compimento… in nome della stessa libertà.

Da secoli (da sempre?) le chiese della riforma protestante (e anche quelle ortodosse) vivono infatti un rapporto non facile con i poteri locali che li ospitano...

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3) Sola Scriptura: la Bibbia, solo la Bibbia!

Il criterio certo, unico, per un credente, secondo Lutero è nelle Sacre Scritture (Bibbia), senza l'aiuto della tradizione cristiana, degli scritti dei santi, della filosofia, dell'insegnamento dei vescovi e dei papi, della teologia, ecc.: solo le parole della Sacra Scrittura, non altro.

Lo stesso Lutero traduce in tedesco il Nuovo Testamento (Vangeli, Atti, Lettere, Apocalisse) a partire dalla Vulgata di san Girolamo e dal testo greco e latino curato da Erasmo (ma la conoscenza del greco d Lutero è limitata) e fa tradurre da altri studiosi l'Antico Testamento (ed. definitiva della Bibbia "di Lutero" in 6 volumi: 1534).

😎😕 13.1900.800  Non è la prima tradizione della Bibbia in tedesco, come si legge spesso nei libri di storia: "dal 1461 al 1522 c'erano state 14 traduzioni in Alto Tedesco (quello del sud) e 4 in Basso Tedesco (parlato a nord)" (➤Erwin Iserloth), ma è un'opera particolare, unica, anche per il fascino delle espressioni utilizzate ➤Erwin Iserloth, ➤Joseph Lortz

🌙😮 13.1900.900  “A causa del principio chiamato “Sola Scriptura”, possiamo dire che il protestantesimo è un fondamentalismo, ma nello stesso tempo, per la sua insistenza sul libero esame della Bibbia e il rifiuto di ogni magistero ecclesiastico (=insegnamento della chiesa), è un liberalismo”. ➤Jean-Paul Willaime, La Précarité protestante. Sociologie du protestantisme contemporain, Labor et Fides, Ginevra 1992, citato nel sito ➤http://www.cesnur.com/il-protestantesimo-unintroduzione-2/

😮🔎 13.2000   Puoi approfondire con questa analisi, da un punto di vista cattolico tradizionale, del Sola Scriptura luterano, scritta dal teologo domenicano Giuseppe Cavalcoli o.p.

😮🔎 13.2000.100  In realtà però Lutero si lascia trascinare da certe "parole" e fatica a dare importanza ad altre: ad esempio, la Lettera di Giacomo della Bibbia, che sottolinea il valore delle opere buone, viene chiamata da Lutero una "lettera di paglia" che lui butterebbe nella stufa...

In ultima analisi sembra essere sempre e soltanto la sua "esperienza di Cristo" a guidarlo... "Lutero però non è disposto a concedere anche ad altri, come i 'protestanti' Carlostadio o Thomas Müntzer, ciò che pretende per se stesso"... ➤Erwin Iserloth

😮🔎 🌙😮 13.2000.200  "Partito da una intuizione puramente soteriologica (=legata alla salvezza), e (...) in quanto ricerca della salvezza dell'anima propria e di ciascun credente, individualistica, cioè dalla soluzione di un problema posto in termini nettamente teologici, e nella quale egli ravvisa la sostanza stessa del Vangelo, Lutero non è però disposto ad ammettere che altri lo possano interpretare diversamente e nemmeno che ciascuno possa essere tentato (si tratta, per lui, proprio di una 'tentazione' diabolica) di interpretarlo a suo modo". ➤Alberto Pincherle

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4) Una, dieci, mille chiese protestanti…

Con il tempo il mondo protestante si frammenta sempre più: Luterani, Calvinisti (il movimento di maggiore diffusione e impatto: quelli francesi erano chiamati Huguenots=Ugonotti), Riformati (espressione spesso generica per indicare le chiese 'protestanti'), Presbiteriani, Congregazionalisti, Battisti, Metodisti, Avventisti del 7’ giorno (chiamati Mormoni), Evangelici, Pentecostali, Puritani, ecc.

🌙😮 13.2000.300 “Già nel 1991 lo storico luterano americano Martin Marty scriveva che nel mondo si contavano più di 21mila diverse denominazioni (= chiese, nel senso di confessioni, cioè appartenenze a una determinata fede religiosa) che potevano essere considerate ‘protestanti’ e che il numero si accresceva in ragione di cinque alla settimana; e in effetti, secondo l’autorevole report annuale del Center for the Study of Global Christianity (gennaio 2015), attualmente le denominazioni sono giunte alla cifra di 45mila (erano 18.800 nel 1970 e 34.200 nel 2000)” ➤sito http://www.cesnur.com/il-protestantesimo-unintroduzione-2/

I protestanti calvinisti (=seguaci di Calvino +) saranno dominanti, oltre che a Ginevra, nella Francia sudoccidentale, in alcune aree tedesche (Maurizio Scagliotti ricorda che diventano calvinisti l'Elettore del Palatinato e il Margravio del Brandeburgo), nei Paesi Bassi (Olanda), in Scozia...

e giocheranno in particolare un ruolo molto importante nella storia europea moderna

😮🔎 13.2000.300.200 "Il calvinismo, a differenza del luteranesimo, ristretto quasi ai soli paesi germanici e scandinavi, e dell'anglicanesimo, ristretto all'Inghilterra e alle sue colonie, si sparse rapidamente per quasi tutta l'Europa.

La prima nazione, dopo Ginevra che ne abbracciò le dottrine e il governo ecclesiastico, fu la Francia..." ➤Camillo Crivelli, 1935

🌙😮 13.2000.400  In particolare ricordiamo che "la partita si sarebbe giocata in Francia", la maggiore potenza europea: se lì vinceva la nuova Riforma, il mondo protestante si sarebbe facilmente imposto, altrimenti sarebbe rimasto importante ma solo a livello "regionale" ➤Jean-Claude Barreau

"La storia degli ugonotti (=calvinisti francesi e in generale protestanti) è la storia del partito politico che dal 1535 al 1628

e più intensamente dal 1560 al 1598

ma un inizio può essere visto già alla fine del 1534: manifesti contro la Messa, cioè contro "... les horribles, grands et insupportables abus de la messe papale, inventée directement contre la sainte cène de notre Seigneur, seul Médiateur et seul Sauveur Jésus Christ" compaiono a Parigi e in altre importanti città francesi (Caso dei Manifesti o Affaire des Placards)

combatté in Francia per restaurare le libertà feudali contro l'assolutismo regio,

fondandosi non solo sulle esigenze dell'aristocrazia, avida di indipendenza, ma anche su quelle della borghesia cittadina bisognosa di un'organizzazione favorevole ai suoi commerci, e dell'artigianato desideroso di elevazione sociale, e facendo propri gli ideali calvinisti di riforma religiosa ed etico-politica.

Il vigore e la forza di quegli ideali, che diedero agli ugonotti coesione e saldezza e ricca vita spirituale, fece però sì che quelle dottrine e quelle aspirazioni non rimanessero solo l'espressione delle morenti autonomie cittadine e delle libertà feudali destinate a scomparire, ma acquistassero anche il valore di espressione, sia pure inadeguata, dell'esigenza di un rinnovamento radicale della società".Delio Cantimori (1937)

🌙😮 13.2000.500  "Essi (=gli Ugonotti) erano in forte espansione soprattutto nel sud e nell'ovest della Francia, dove il culto cattolico praticamente disparve. Questa localizzazione non fu un fatto casuale. Tali zone, infatti, erano state per molti secoli estranee al potere di Parigi. Il sud, come sappiamo, venne conquistato con le armi dai baroni del nord nel corso della Crociata contro gli Albigesi all'inizio del Duecento, mentre l'ovest - ossia l'antico ducato di Aquitania - aveva sempre goduto di una sostanziale indipendenza dalla corona francese per passare poi sotto il controllo dei Plantageneti inglesi. In queste zone covava dunque, anche se in maniera quasi inconscia, un forte sentimento antiparigino, analogo a quello antimperiale della Sassonia, che si era ribellata sotto la spinta di Lutero". ➤Maurizio Scagliotti, Manuale di Storia per i suoi studenti del liceo (per gentile concessione, sottolineature sue)

😮🔎 13.2000.500.300 Quando il re Enrico 3' Valois nell'agosto del 1589 viene assassinato, con un pugnale avvelenato, dal ventiduenne frate Jacques Clement

un frate domenicano convinto della moralità del regicidio in caso di un monarca indegno (Enrico 3' sarà l'ultimo re Valois, dinastia che governava la Francia dal Trecento)

il trono spetta a suo cugino che diventa Enrico 4' Borbone, ma lui è il capo degli calvinisti francesi(=Ugonotti): in una situazione così caotica e tesa, decide allora di abiurare (lat. ab-juro = nego con giuramento) e ritorna cattolico (25 luglio 1593): nel febbraio 1594 viene quindi ufficialmente incoronato (ma era re già dal giorno della morte del re precedente!)

Un passaggio importante sarà l'editto di Nantes del 1598 (lo stesso anno in cui muore il re spagnolo Filippo 2') con cui il re riconosce agli Ugonotti francesi

1) la libertà di culto (tranne che a Parigi)

2) l'uguaglianza dei diritti politici (e quindi ad esempio l'ammissione alle cariche pubbliche di Stato),

3) la metà di posti di giudice presso molti parlamenti locali e

4) il controllo di 200 loro roccaforti tradizionali (francese: "places de sûreté") come Montauban, Cognac, La Charitè e la potente città-porto di La Rochelle...

Anche il re Enrico 4' morirà nel 1610, assassinato, come il suo predecessore, da François Ravaillacun frate fanatico che temeva stesse tramando una strage di cattolici...

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🌙😮 13.2000.600   Lutero, la modernità e il "mondo antico" di Aristotele

"Lo studioso scozzese Alasdair MacIntyre ritiene che la modernità si sia affermata anche in opposizione alla (...) visione dell’uomo tipica del mondo antico

distanziandosi in particolare dal filosofo greco Aristotele (+322) e poi dalla sua ricezione cristiana nel pensiero medioevale, rappresentata soprattutto da san Tommaso d’’Aquino (+1274).

Un momento importante di questa opposizione è rappresentato da Martin Lutero: ‘Quando, diciotto o diciannove secoli dopo Aristotele, il mondo moderno finì col rifiutare sistematicamente la visione classica della natura umana (e con essa, in conclusione, gran parte di quelli che erano stati gli elementi essenziali della morale), la rifiutò appunto in quanto aristotelismo. ‘Quel buffone che ha corrotto la chiesa’, disse Lutero di Aristotele” (➤Alasdair MacIntyre, Dopo la virtù. Saggio di teoria morale, trad. it., Feltrinelli, Milano 1993, p.199)” ➤Ermanno Pavesi in: http://www.alleanzacattolica.org/indici/articoli/pavesie319.htm

Quindi Lutero e la modernità hanno rifiutato la concezione aristotelica in quanto nemica

anche se 1) la modernità ha condannato quella concezione come troppo metafisica, contraria alla scienza moderna, organicistica e cristianizzante, 2) mentre Lutero l'ha rifiutata perché piena di pretese (la ragione-logos può conoscere la realtà!) e sostanzialmente atea (divinità che non ama gli uomini, non si occupa del mondo come provvidenza, ma governa il mondo in quanto tutto viene attirato a lei come causa finale e "doppia verità" di molti teologi aristotelici...):

grandezza e paradossi di Aristotele e della via che ha aperto!

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😮🔎 13.2000.700  Per finire

Lutero fu tutto questo.

😎😕 Ma non fu un monaco corrotto o un pazzo, come qualche volta è stato descritto: fu un uomo fortemente religioso e amò Cristo per tutta la sua vita.

Però la storia della sua vita (e dell’Europa)… è andata nelle direzioni che abbiamo cercato di descrivere.

🌙😮 13.2000.750  “(Lutero) considera Cristo come criterio di certezza. A volte sembra fiero fino all’orgoglio, eppure scrive in una lettera del 1522: ‘Voi non dovete credere a Lutero, ma a Cristo soltanto. Lutero lasciatelo stare, sia lui un santo o un briccone. Il diavolo se lo porti via, se gli pare, ma ci lasci Cristo e la sua gioia’. ➤Franco Molinari in: http://www.ildialogo.org/NotizieEcumeniche/Documenti_1241444436.htm

Però: il grande Lutero ci ha lasciato davvero Cristo e la sua gioia? Cristo è davvero il suo criterio di certezza o la sua certezza tenta di essere il nuovo criterio per appartenere a Cristo? Ciascuno risponderà da sé, osservando come è andata la storia...

😼 🌙😮 13.2000.800  "Lutero finisce la sua vita nella più profonda delusione (...).

Si era rivelata illusoria, alla prova dei fatti, l'idea-forza che l'aveva sostenuto, l'idea cioè che la Parola di Dio potesse per forza propria e non per precarie e rischiose mediazioni umane essere riconosciuta, accolta e serbata pura.

La Parola, anziché buoni frutti di pace, aveva portato divisioni, sangue e caos (...) e ciò che con Lutero era atteso come la liberazione in Cristo dell'uomo da ogni pesante sudditanza sacrale è diventato il mondo moderno, l'orrore nel quale abitiamo" ➤Sergio Quinzio, 1984

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🌙😮 13.2000.850 Con la consueta asprezza, il filosofo Karl Marx trecento anni dopo Lutero scriverà:

"Infatti il passato rivoluzionario della Germania è teorico: è la Riforma. Allora la rivoluzione ebbe inizio nella testa di un monaco, oggi in quella di un filosofo. Lutero, invero, vinse la servitù per devozione sostituendovi la servitù per convinzione.

Egli ha spezzato la fede nell’autorità, restaurando l’autorità della fede.

Egli ha trasformato i preti in laici, trasformando i laici in preti.

Egli ha liberato l’uomo dalla religiosità esteriore, facendo della religiosità l’interiorità dell’uomo. Egli ha svincolato il corpo dalle catene, incatenandone il cuore.

Ma se il protestantesimo non costituì la vera soluzione, diede tuttavia origine a una giusta formulazione del problema. Non si trattava più della lotta del laico contro il prete, ossia contro qualcosa di esterno, bensì contro il suo proprio prete interiore, contro la sua natura pretesca.

E se la metamorfosi protestante dei laici tedeschi in preti ha emancipato i papi laici, ossia i prìncipi con il loro clero, i privilegiati e i filistei, la metamorfosi filosofica dei preti tedeschi in uomini emanciperà il popolo.

Ma come l’emancipazione non si limitò ai príncipi, così la secolarizzazione dei beni non si limiterà alla spoliazione delle chiese, che fu praticata soprattutto dall’ipocrita Prussia.

Allora, la guerra dei contadini, l’evento più radicale della storia tedesca, fu annientata dalla teologia.

Oggi che la stessa teologia è tramontata, il fatto più illiberale della storia tedesca, il nostro status quo, s’infrangerà contro la filosofia.

Alla vigilia della Riforma, la Germania ufficiale era il più incondizionato servo di Roma.

Alla vigilia della sua rivoluzione, essa è il servo incondizionato di qualcosa di ben inferiore a Roma: della Prussia e dell’Austria, dei nobilastri di campagna e dei filistei". ➤Karl Marx, Introduzione alla Filosofia del Diritto di Hegel (Zur Kritik der Hegelschen Rechts-Philosophie: scritto, ma non completato, nel 1843, e ritrovato da alcuni studiosi sovietici solo nel 1927)

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😮🔎 13.2000.900   Le polarità del protestantesimo.

Lo storico Alberto Tenenti osserva che nel “vasto fenomeno protestante”, oltre al luteranesimo, si manifestano due polarità opposte:

1) una “a sinistra”, che procede oltre Lutero nell’abbandonare ogni limite storico e sociale e promuove fino all’estremo “la critica, la libertà di pensiero e di comportamento”...

😮🔎 13.2000.950   Ad esempio gli anabattisti, temuti (e criticati ferocemente) da quasi tutti gli altri protestanti: per loro la vera chiesa era una comunità di adulti, certi nella fede centrata sul Vangelo, tutti con gli stessi diritti e doveri (egualitarismo, "comunismo anabattista"), totalmente non-violenti (rifiutano persino di combattere contro gli invasori Turchi), che si fanno ribattezzare volontariamente, che rifiutano di essere cittadini di uno Stato e di aderire a una Chiesa con obblighi e regole, ecc. Qui ogni individuo, con il "libero esame", leggendo e meditando la Bibbia riceve la giusta illuminazione dello Spirito...:

è un individualismo religioso...

😮🔎 13.3000   Come abbiamo visto, quando nel 1525 tanti contadini tedeschi seguono il predicatore protestante “estremo” Thomas Müntzer e si ribellano contro tasse e recinzioni delle terre libere, Lutero appoggia i signori tedeschi e “li esorta a sterminarli” (➤Alberto Tenenti), chiamando Müntzer “il satana di Allstedt”...

2) ...e una “a destra” che “riprende in mano la direzione delle coscienze e delle credenze” (➤Alberto Tenenti) fino a formare chiese-comunità che identificano fede, religione, morale e legge civile (es. i calvinisti, che storicamente saranno i protagonisti più rilevante nella storia europea).

Tutto il vario e articolato mondo protestante, che moltiplicherà sempre più chiese e catechismi diversi tra loro, si colloca lungo tutte le gradazioni possibili tra questi due poli.

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😮🔎 13.3000   1525: Albrecht von Hohenzollern fa nascere il Ducato (luterano) di Prussia

chiamato anche Alberto di Brandeburgo: i Brandeburgo sono infatti un ramo della dinastia degli Hohenzollern

è il 37' Gran Maestro dell’ordine militare dei monaci Cavalieri Teutonici, e decide di risolvere le tensioni tra la Prussia e la Polonia...

1) sciogliendo l'ordine dei Cavalieri Teutonici

2) fondando il ducato di Prussia con capitale Konigsberg

che oggi si chiama Kaliningrad ("-grad", "-gorod"nelle lingue slave significa castello, luogo fortificato, città...) ma il vero centro della Prussia sarà Berlino, capitale del regno e sede del signore

3) e diventando luterano: verrà ricordato come il duca Alberto 1’ di Prussia.

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😮🔎 13.3000.100   La Prussia, primo stato luterano (per legge) della storia (cioè uno stato con la religione luterana come religione di Stato), requisisce terre e beni della Chiesa e progressivamente si estende al Brandeburgo e poi sempre verso ovest: in pratica una striscia settentrionale discontinua fino al confine con i Paesi Bassi (in tutto andava dal fiume Niemen al fiume Reno)

🌙😮 13.3000.100  "Col trattato di Cracovia dell'8 aprile 1525 fra Alberto Hohenzollern e il re di Polonia Sigismondo, l'Ordine Teutonico veniva soppresso e la Prussia era trasformata in un ducato ereditario (ereditava il titolo la linea maschile di Alberto e dei suoi tre fratelli della linea dei Hohenzollern di Ansbach),, sotto la sovranità polacca, per cui Alberto otteneva il titolo di princeps ex Prussia (...)

Il mutamento fu accettato senza riserve dagli stati di Prussia e da quasi tutti i cavalieri; e soltanto ora Alberto faceva aperta adesione alla Riforma luterana" ➤Elio Migliorini - Ernesto Sestan, lievemente semplificato

In quegli anni delicati e decisivi "i predicatori della Riforma ebbero in Prussia campo libero; i conventi furono chiusi d'autorità, il verbo luterano predicato con instancabile zelo (...)" ➤Elio Migliorini - Ernesto Sestan

🌙😮 13.3000.200    “I primi anni di governo di Alberto sulla Prussia furono estremamente prosperi, anche se egli ebbe non pochi problemi con i contadini della regione, con le terre e con i tesori della chiesa che venivano spesso depredati per pagare le spese dei nobili e della corte (...)”. ➤Wikipedia italiana, Alberto 1’ di Prussia di Brandeburgo, ott16

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🌟13.3000.300 Così da adesso in poi, dal punto di vista politico e religioso, esisteranno due Europe in contrasto tra loro:

1) l’Europa dei cristiani riformati o protestanti, più o meno a nord (soprattutto in Germania centrale e nord-orientale, in Prussia e nei paesi intorno al mare Baltico)

😮🔎 13.3000.350 In Germania l’antico limes (lat.=confine) dell’impero romano più o meno segna anche la divisione tra protestanti a nord e cattolici a sud ➤Angelo Bolaffi

2) L’Europa dei cristiani cattolici a sud (Italia, Portogallo e Spagna, ecc.).

A nord, la Polonia e l’Irlanda si distinguono per la loro tenace fede cattolica.

3) Tra i due poli abbiamo due casi particolari (ma non intermedi!):

la Francia, cattolica, con un'area a maggioranza protestante calvinista (Ugonotti) nel centro e a ovest (da Bordeaux, una fascia orizzontale ugonotta arriva fino all'Italia) e centralista, che si distinguerà per una politica antiprotestante al suo interno (per rafforzare il potere del re francese)

come ricorda Delio Cantimori, "il miglior conoscitore italiano della storia della Riforma" ➤Gerhard Ritter

e filoprotestante in Europa (per indebolire a proprio vantaggio l'imperatore e il papa)

e il caso inglese con la nuova religione cristiana anglicana (=inglese) che "nasce" per decreto nel 1534, in cui il supremo potere religioso non è più del papa ma è del sovrano inglese: forte simpatia protestante, forte anticattolicesimo ma il centralismo favorirà sempre una religione non individualistica e non anarchica....

diciamo che in questo è simile alla Francia: al suo interno combatte cattolici (e protestanti anti-stato), mentre in Europa aiuta i protestanti... come si vedrà con la regina Elisabetta (+1603)

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🌙😮 13.3000.400   Il caso inglese più da vicino. "La sola cosa davvero precisa che si può dire della Riforma in Inghilterra è che fu il risultato di una decisione statale (...)" ➤ sir Frederick Maurice Powicke, The Reformation in England, 1941, p.1, citato da Alister McGrath

Powicke è stato presidente della Royal Historical Society e uno degli autori della Oxford History of England

Il re inglese Enrico 8’ Tudor nel 1521, spinto anche dall'umanista e suo consigliere Thomas More (=Tommaso Moro), aveva difeso pubblicamente la tradizione cattolica dei sacramenti contro Lutero e per questo il papa Leone 10' Medici, due mesi prima di morire, gli aveva concesso il titolo di Defensor Fidei (lat.= difensore della fede: titolo dato nell'ottobre 1521).

Pochi anni dopo, però, cercando di avere un erede maschio

aveva solo una femmina, Maria Tudor (+1558), che in seguito diventerà regina ma per soli 5 anni, mentre i 5 maschietti erano morti tutti poco dopo il parto o comunque entro il primo anno di vita

tenta di ottenere dal potente Lord Cancelliere, il vescovo Thomas Wolsey

"il principale artefice del dispotismo dei Tudor" e della politica di Enrico 8' che dedicava "tutto il suo tempo ai piaceri e allo sport, e alla costruzione della prima flotta inglese permanente" ➤Reginald Francis Treharne

e poi dal papa olandese Adriano 6' (uno degli educatori del giovane imperatore Carlo 5') il riconoscimento di nullità del suo matrimonio con Caterina di Aragona e l’autorizzazione a sposare Anne Boleyn (Anna Bolena), una donna di corte che lui conosceva da anni.

Thomas Wolsey avrebbe voluto un matrimonio "francese" e quindi temeva le mire del re verso Anna Bolena "nipote del duca di Norfolk, dirigente del partito anticlericale, che avrebbe rovinato Wolsey, distrutta l'influenza del papa in Inghilterra e depredata la Chiesa" ➤Reginald Francis Treharne

Il papa, seguendo i consigli di Wolsey e probabilmente anche quelli dell’imperatore Carlo 5' (Caterina di Aragona, figlia di Ferdinando e Isabella di Spagna, molto religiosa e legata alla cattolica Spagna, era anche zia di Carlo 5’) prende tempo e alla fine non accetta.

Gli inglesi del tempo non erano interessati a vere riforme dei dogmi cristiani, ma erano abbastanza anticlericali (=ostili al clero, cioè ai preti, alla gerarchia della chiesa), "di cui odiavano la giurisdizione speciale, la ricchezza, i privilegi e lo spirito mondano" (➤Reginald Francis Treharne) e fin dal Trecento (papato francese ad Avignone) erano state emanate leggi che limitavano le interferenze del papa in terra inglese

Re Enrico 8’ Tudor decide allora di procedere senza l'autorizzazione del papa (e di liberarsi di Wolsey...):

prima incontra il re francese Francesco 1’ a Calais (1532) e si assicura il suo appoggio per le nuove nozze, poi nel 1533 Thomas Cranmer, il nuovo arcivescovo di Canterbury nominato da re Enrico 8' (che emana contemporaneamente una legge che vieta di appellarsi al papa contro le sue decisioni: Act of Appeals), riconosce la nullità del suo matrimonio con Caterina e riconosce come valido il matrimonio celebrato segretamente mesi prima tra Enrico e Anna (già incinta di Elisabeth)

Sarà una triste storia: anche qui niente figli maschi, solo una sola figlia, femmina e alcuni aborti. Anna sarà accusata dal re di tradimento e verrà giustiziata nel maggio del 1536.

La figlia, Elisabeth, però, diventerà la famosa e potente regina Elisabetta 1’...

Il papa scomunica re Enrico (luglio 1533), ma invano...

😮🔎13.3000.500    L’anno dopo, il re inglese, ispirandosi alla riforma luterana, con la legge chiamata Atto di Supremazia (Act of Supremacy, 1534) dichiara che il sovrano inglese è anche the only Supreme Head in Earth of the Church of England”, e la chiesa inglese "diventa" la chiesa anglicana.

Act = una legge votata dal Parlamento e promulgata dal re (➤Michel Peronnet)

Intanto viene subito riconfermata e precisata la condanna per tradimento per chiunque osi sostenere che il re è tiranno, eretico o scismatico...

🌙😮 13.3000.550  "L'atto di supremazia, secondo il quale era tradimento negare la supremazia ecclesiastica di Enrico 8', completarono la separazione della chiesa inglese da Roma e la sua sottomissione alla monarchia➤Reginald Francis Treharne

🌙😮 13.3000.600   “L’Atto di Supremazia permise lo scioglimento dei monasteri cattolici e l’espropriazione dei territori storicamente di proprietà papale, i quali furono successivamente venduti alla borghesia Wikipedia, Atto di Supremazia, nov2015

🌙😮 13.3000..650   “Molte abbazie furono rivendute, a prezzi speciali, alla nuova nobiltà Tudor, rendendola sempre più una classe sociale allineata con le nuove istituzioni protestanti.

Fra le maggiori perdite culturali derivate dalla dissoluzione bisogna ricordare la distruzione del patrimonio librario dei monasteri. si ritiene che la maggior parte dei primi manoscritti anglosassoni andò perduta in questo periodo. Anche la soppressione delle scuole e degli ospedali monastici ebbe conseguenze negative, soprattutto a livello locale.

Molti dei monasteri e dei conventi smantellati vennero venduti per importi simbolici (spesso alla popolazione locale); dei religiosi, alcuni ricevettero delle pensioni, altri continuarono a servire nelle parrocchie.

Anche se il valore totale della proprietà confiscata era stata calcolato intorno alle 200mila sterline, l'effettivo reddito ricavato da re Enrico dal 1536 fino al 1547 raggiunse solo le 37mila sterline all'anno, circa un quinto di quanto ne avevano ricavato i monaci.

La Dissoluzione non fu popolare in tutta l'Inghilterra. Nel 1536 ci furono rivolte popolari nel Lincolnshire e nello Yorkshire e l'anno successivo si verificò un'ulteriore sollevazione nel Norfolk. Si diffusero inoltre delle voci secondo le quali il re stava per demolire anche le parrocchie, e per tassare il bestiame. I rivoltosi chiedevano di porre fine allo scioglimento dei monasteri, l'allontanamento di Thomas Cromwell, e la nomina della figlia maggiore di Enrico, Maria la Cattolica come successore al posto del figlio minore Edoardo. Enrico blandì i rappresentanti della ribellione con vaghe promesse, poi ordinò l'esecuzione sommaria di alcuni dei capi”. ➤Wikipedia italiana, Dissoluzione dei monasteri in Inghilterra, ott16

🌙😮 13.3000.750  Thomas Cromwell  (+1540, da non confondere con il successivo Oliver Cromwell, +1658, che discendeva dalla sorella di Thomas...), segretario del re inglese Enrico 8'.

"Dopo, gli attacchi si volsero contro i conventi, tanto per il loro attaccamento al papato, quanto per le loro ricchezze: anima di tutto era Tommaso Cromwell, che, nominato segretario del re nel 1534 e divenuto il suo principale agente, organizzò un'inchiesta non onesta sui monasteri, e in base ai risultati ottenuti indusse il parlamento a chiudere tutti quelli con una rendita annua inferiore a 200 sterline (1536).

Strettezze economiche e risentimenti religiosi suscitarono una rivolta nello Yorkshire, per il ristabilimento dei monasteri e la dimissione di Cromwell; ma il re, dispersi i ribelli con inganno, fece poi giustiziare i loro capi.

E nel 1538 fece giustiziare due possibili pretendenti al trono, Enrico Courtenay, marchese di Exeter, e lord Montague, in risposta al tentativo fatto dal papa Paolo 3' di provocare una ribellione per mezzo del fratello di Montague, il cardinal Pole.

I rimanenti conventi furono soppressi nel 1539 quando il parlamento ebbe completato il processo; una parte dei beni sequestrati servì per fondare sei nuove diocesi e per dotare i posti di Regius Professor in ambedue le università, un'altra per le spese militari e la difesa delle coste". ➤Reginald Francis Treharne

😮🔎 13.3000.800   In quegli anni Thomas More, avvocato, studioso umanista, amico di Erasmo e consigliere del re d’Inghilterra, ma anche uomo profondamente cattolico, si rifiuta di accettare questo cambiamento radicale imposto dal re e di fare il giuramento obbligatorio previsto dalle nuove leggi: viene perciò condannato a morte nel 1535:

la sua testa, tagliata, resterà esposta per un mese sul London Bridge...

😮🔎 13.3000.850  Dopo di lui, una lunga scia di sangue segnerà i conflitti tra anglicani e cattolici inglesi: facciamo un solo esempio: santo Giovanni Payne (+1582).

😮🔎 13.3000.900  Dal 1549 in poi, infatti, una serie di Atti di Uniformità dichiareranno illegali tutti i culti diversi da quello anglicano, sotto pena di multa o prigione e rendono obbligatorio per legge l'utilizzo del Book of Common Prayer (messa, riti, cerimonie pubbliche, ecc. 1549-), più volte rielaborato anche grazie al contributo di diversi esperti protestanti, tra i quali Calvino ➤Alberto Pincherle. Ad esempio, con l'Act of Uniformity del 1558 si stabilisce l'obbligo legale di partecipare ai riti anglicani ogni settimana e si fissa una multa per i trasgressori. Obblighi come questo resteranno in vigore più o meno ininterrottamente fino alla fine dell'Ottocento.

😮🔎 13.3000.950   Re Enrico 8’ nel 1542 inaugura anche la prima di una serie di leggi inglesi contro la… stregoneria: il Wichcraft Act.

La pratica della stregoneria diventa così un crimine punibile con la pena di morte e la confisca dei beni: è l’inizio della “caccia alle streghe”, fenomeno tipico dei secoli moderni e 😎😕 non del Medioevo come a volte si legge...

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🌟 13.4000     1541-64: l’esperimento calvinista di Ginevra

Intanto il francese Jehan Cauvin (Giovanni Calvino, +1564) riesce a sperimentare per più di venti anni nella città di Ginevra (Svizzera) la sua versione ben organizzata della riforma protestante:

pur non facendo parte del governo di Ginevra e pur non essendo neppure suo “cittadino” fino a 5 anni prima della sua morte, la sua grande autorevolezza morale in città lo renderà di fatto il “dittatore” di Ginevra ➤Jean-Claude Barreau

Calvino "guiderà" Ginevra dal 1541, anno delle Ordinanze Ecclesiastiche che accentrano ogni potere nel Concistoro (un certo numero di pastori più dodici anziani laici eletti dal consiglio cittadino su proposta dei pastori) fino al 1564 (+).

Concistoro o concistorio: (fr. Consistoire, ted. Konsistorium, dal lat. cum-sistere, stare insieme) indica una riunione o un organo giurico formato da più persone (es. il gruppo dei cardinali riunioni dal papa): qui indica invece "un tribunale competente in materia di costume (=comportamento morale)"

🌙😮 13.4000.100   “L'Institutio Christianae religionis di Calvino (=L’Istituzione della Religione Cristiana, 1’ ediz. 1536, ed. definitiva 1559-60, 1’ ediz. in italiano pubblicata a Ginevra nel 1557) ha costituito nel campo protestante ciò che la Summa di Tommaso d’Aquino (+1274) rappresenta per i cattolici”. ➤Claudio Penna

😮🔎 13.4000.150 Ginevra rinasce, ma il prezzo di questa rinascita è un governo che applica i principi religiosi calvinisti, trasformandoli quindi in leggi civili.

🌙😮 13.4000.200   “Sul piano economico, dal 1550 in poi numerosi protestanti italiani e soprattutto francesi (in fuga dalla Francia) raddoppiano la popolazione di Ginevra e danno un nuovo dinamismo alla città.

Questi nuovi arrivati, uomini d'affari, banchieri e artigiani, portano denaro, creano le relazioni con gli ambienti d'affari stranieri e sviluppano il ruolo di scalo commerciale di Ginevra.

Le attività manifatturiere da loro introdotte - l'industria della seta i cui padroni sono italiani, più avanti l'oreficeria e l'orologeria (...) orientano per la prima volta il loro sviluppo verso l'esportazione grazie al sostegno che le autorità municipali gli accordano”. Wikipedia Ginevra, ott16

🌙😮 13.4000.300   Il sito web http://digilander.libero.it/gruppolaico/storia2-17.htm purtroppo non riporta gli autori di alcune sue interessanti pagine di storia sul calvinismo, ma per la loro chiarezza abbiamo deciso di citarle comunque:

“...non si può dire che la Ginevra di Calvino sia un esempio di distinzione tra chiesa e società.

Non era nella mente del riformatore francese, come del resto non era una sua caratteristica la tolleranza religiosa, se si pensa alle persecuzioni che anche il calvinismo ha messo in atto contro le ‘eresie’ interne alla Riforma e contro lo stesso luteranesimo.

Il caso della condanna a morte di Michele Serveto è l’esempio più eclatante, Calvino è un giurista che identifica l’ordinamento della città con il diritto ecclesiastico. Questa pericolosa confusione porta facilmente ad identificare l’ordinamento civico con la volontà di Dio.

Se poi questo ordinamento ottiene un certo successo pratico, è difficile fermare un processo del genere”

😮🔎 13.4000.400 Calvino, come Lutero, scrive in modo molto chiaro e vivace: ad esempio, quando critica le statue e gli ornamenti nelle chiese cattoliche, scrive: “quello che gli uomini imparano su Dio attraverso le immagini è vano e anche illecito’ (➤Calvino, Institutio 1’, 12, 5), infatti “le prostitute nei loro bordelli sono vestite più modestamente delle immagini della Vergine nei templi dei papisti. Né più conveniente è l'acconciatura delle statue dei martiri” ➤Calvino, Institutio 1’, 12, 7

😮🔎 13.4000.500  “Papista” (ingl. popish, papist), parola che compare più di 60 volte nella Istituzione di Calvino e molto frequente nel mondo protestante fino a pochi decenni fa, significava, con significato dispregiativo, "cristiani cattolici".  ➤Wikipedia italiana, Giovanni Calvino, ott16

🌙😮 13.4000.550 Calvino chiarisce così la sua teoria della predestinazione: “per mezzo della predestinazione Dio ha assegnato ad alcuni a salvezza e ad altri a condanna eterna (...) non li crea tutti nella medesima condizione, ma ordina gli uni a vita eterna, gli altri all'eterna condanna.

Così in base al fine per il quale l'uomo è creato, diciamo che è predestinato alla vita o alla morte (...) della discendenza di Abramo, Dio ne ha ripudiati alcuni, e da quella stessa ha mantenuto gli altri nella sua Chiesa, per indicare che li considerava suoi (...) Dio sceglie per sua libera decisione coloro che ritiene opportuno, escludendo gli altri;

tuttavia la sua scelta gratuita sarebbe esposta solo a metà, se non si considerassero gli individui singoli a cui Dio non solo offre la salvezza, ma dà anche una certezza tale, per cui la realtà non può essere incerta né dubbia.

Costoro sono considerati parte dell'unica progenie di cui san Paolo fa menzione (➤Bibbia: Lettera ai Romani 9,8). Benché l'adozione sia stata affidata ad Abramo come in deposito, per lui e per i suoi posteri, tuttavia, poiché molti dei suoi discendenti sono stati tagliati via come membra putrefatte, per avere piena certezza dell'elezione è richiesto di risalire al Capo, per mezzo del quale il Padre celeste ha congiunto a sé i suoi eletti, unendoli con un nodo indissolubile.
Così nella adozione della discendenza di Abramo è apparso chiaramente il favore generoso di Dio, che egli ha negato a tutti gli altri; ma la grazia accordata ai membri di Gesù Cristo ha ben altra preminenza di dignità, poiché essendo uniti al loro capo, non sono mai tagliati fuori dalla loro salvezza”
➤Calvino, Institutio 3’, 21, 5-

😮🔎 13.4000.600 Nel 1535 a Ginevra una legge abolisce la Messa cattolica (che Calvino descrive nel suo Piccolo Trattato come “sacrilegio e abominio”, è infatti “una fantasia dannosa e deprecabile adorare un pezzo di pane invece di Gesù Cristo, cioè cercandolo nel pane…”) e nel 1536 si adotta ufficialmente la Riforma Protestante e ci si impegna ad “abolire tutti gli abusi papali” presenti a Ginevra ➤Alister Edgar McGrath

😮🔎 13.4000.650  Calvino pubblica molti libri dai titoli curiosi come “Piccolo trattato per illustrare quale atteggiamento debba assumere un credente (=cioè un calvinista) fra i papisti”, Atti del Concilio di Trento con Antidoto”, Difesa di Giovanni Calvino ai signori Nicodemiti (= sarebbero quelli che fingono soltanto di essere credenti) che si lamentano del suo eccessivo rigore, ecc.

😮🔎 13.4000.700   Quando  nel 1553 arriva a Ginevra il medico e umanista spagnolo Miguel Serveto, in fuga da un carcere francese per le sue idee religiose estreme e vicine agli anabattisti

Serveto negava il dogma della Trinità e negava che il pane eucaristico fosse davvero il corpo di Gesù, affermava che il battesimo va dato solo agli adulti, mentre il battesimo ai bambini, il papa e la chiesa sono tutte “istituzioni volute da Satana”, ecc.

😮🔎 13.4000.750  Eucaristia. Lutero invece "è sempre rimasto fedele alla presenza reale di Cristo nell'Eucaristia" ➤Sergio Quinzio

anche se in realtà ne propone una interpretazione diversa (e più debole? la presenza di Cristo resta "con" la presenza del pane... cioè non c'è un vero mutamento della natura del pane)

interpretazione che si allontana dall'audacia di san Tommaso ("latens Deitas... et humanitas" ➤inno Adoro Te Devote)  e un po' anche dalla tradizione della Chiesa per cui nell'Eucaristia "in forza di questa presenza reale e sostanziale Cristo, Dio e uomo, tutto intero si fa presente" ➤papa Paolo 6', lettera enciclica Mysterium Fidei 1965), quindi lì "la natura stessa viene mutata" ➤santo Ambrogio (+397), De Mysteriis.

Già lo studioso svizzero Huldrych Zwingli (+1531) parlava dell'Eucaristia come di "commemorazione" (è un "un memoriale delle soffe­renze di Cristo, e non un sacrificio") e spiegava che Gesù dicendo "questo è il mio corpo" (Bibbia: Vangelo di Matteo, 26,26) non si riferiva al pane ma a se stesso...

Serveto, invece di trovare accoglienza e protezione, viene arrestato proprio su denuncia di Calvino (anzi, Calvino chiede a un suo amico di denunciarlo al posto suo), poi gli si chiede di scegliere tra il ritorno in Francia e il processo a Ginevra: lui, sfortunatamente, sceglie di rimanere a Ginevra.

Serveto allora chiede più volte un avvocato, ma non gli viene concesso. Prima vengono consultati i teologi protestanti di varie città, poi si decide di condannarlo a morte e Michele Serveto viene bruciato vivo (27 ottobre 1553): tutto questo a pochi mesi dal suo arrivo: e Calvino? si era limitato a domandare per lui la pena di morte per decapitazione, secondo lui più giusta del rogo...

e pochi mesi dopo pubblica un'opera in cui difende l'azione dei giudici contro Serveto (Defensio orthodoxae fidei, contra prodigiosos errores Michaelis Serveti Hispani, 1554) mentre nello stesso anno lo studioso umanista francese Théodore de Bèze (Teodoro di Beza, +1603), che dopo la morte di Calvino sarà il suo "successore" a Ginevra, pubblica, a sostegno di quanto era accaduto, il libro De Haereticis a Civili Magistratus Puniendi Libellus (lat.=libro sugli eretici che devono essere puniti dai magistrati civili)...

😮🔎 13.4000.800   Proprio a Ginevra, su sua richiesta, viene inviato un sacerdote di famiglia nobile (era nato nel castello francese di Sales) molto preparato, che userà il metodo del dialogo e della misericordia per contrastare il predominio ideologico dei calvinisti: François de Sales (san Francesco di Sales, +1622)

🌙😮 13.4000.850  "I suoi enormi sforzi ed i grandi successi ottenuti in termini pastorali gli meritarono la nomina a vescovo coadiutore di Ginevra già nel 1599, a trentadue anni di età e dopo soli sei anni di sacerdozio.

Dopo altri tre anni divenne vescovo a pieno titolo e si spese per l’introduzione nella sua diocesi delle riforme promulgate dal Concilio di Trento.

La città rimase comunque nel suo complesso in mano ai riformati ed il novello vescovo dovette trasferire la sua sede nella cittadina savoiarda di Annecy, 'Venezia delle Alpi', sulle rive del lago omonimo" ➤Fabio Arduino

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😮🔎 13.4000.900   Metà ‘500: L’Europa è in crisi: molti hanno aderito alla riforma di Lutero, era nata la potente e protestante Prussia, l’Inghilterra aveva rotto con il papato (scisma inglese del 1534) e i calvinisti tentavano di portare anche la Francia verso la riforma protestante...

Inizia l’epoca delle guerre di religione, che scoppieranno di continuo in Europa fino a metà del Seicento.

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😮🔎 13.4000.950  Che tipo di potere si sviluppa dal Quattrocento al Seicento?

Alberto Tenenti spiega che in quel periodo perdono potere "le grandi forze" medievali: "l'Impero, il Papato, la feudalità e le corporazioni cittadine"

Gli stessi "nobili", in ascesa rispetto alla vecchia feudalità, sono certamente privilegiati, ma "da vassalli si stavano trasformando in sudditi"

Mentre sopravvive "una concezione contrattuale dell'autorità", c'è però il "lento prevalere di un'idea assoluta dello Stato".

Si continua a considerare legittimo un sovrano perché rispettava le "esigenze fondamentali e tradizionali" ("difendere la fede" nel proprio territorio, "salvaguardare le prerogative dei vari membri del corpo sociale" e soprattutto dei suoi rappresentanti, ecc.), ma l'intreccio delle "esigenze della politica estera e dell'azione militare" stavano rendendo "sempre meno adeguati i meccanismi intermediari e rappresentativi di governo" e sempre più frequente una "direzione centralizzata degli affari pubblici".

Cambia il concetto stesso di proprietà, che da "possesso per il vantaggio comune" diventa "dominio riservato per il proprio esclusivo profitto"

Infine, si sviluppa "un senso nuovo e più impersonale della responsabilità dello Stato..."

Certo, osserva Tenenti, "il principe medievale si era sentito più responsabile di fronte alla società ed ai vassalli o sudditi...".

Tutto questo porterà nel Seicento alla teoria e alla pratica degli Stati Assoluti (Assolutismo).

➤Alberto Tenenti, L'Età Moderna, Il Mulino, 1980, p. 56-57 e 61

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😮🔎  13.5000   Intanto l'imperatore ottiene finalmente la convocazione di un grande concilio universale, che si apre nella città imperiale di Trento (città italiana ma governata da un principe-vescovo vassallo dell'impero...

il concilio di Trento o tridentino (1544-63) promuove decisamente la Riforma Cattolica

un tempo chiamata Controriforma (il giurista tedesco Johann Stephan Pütter scrive per la prima volta questa parola nel 1776 ➤Erwin Iserloth), riducendola così a una reazione difensiva alla riforma luterana: ci furono reazione e opposizione, ma non solo questo e la Riforma della Chiesa non iniziò con il concilio...

😮🔎 13.5000.100  Solo Riforma (ovviamente protestante) e Controriforma (ovviamente difensiva)?

No: Erwin Iserloth ricorda che già nell'Ottocento storici protestanti come il famoso Leopold Von Ranke e Wihelm Maurenbrecher riconoscevano l'esistenza di una riforma generale della Chiesa accanto alla riforma di Lutero... e lo stesso Maurenbrecher nel 1880 parlava già espressamente di "Katolischen Reformation"...

Nel Novecento, poi, soprattutto gli storici della Chiesa Joseph Lortz e Hubert Jedin hanno ripreso e approfondito il tema della Riforma Cattolica (Lortz ne parla già nell'edizione della sua "Storia della Chiesa" del 1931)

😼 Quindi:

Riforma Cattolica (diffusa a macchia di leopardo e propositiva),

Riforma Protestante (ribelle fino allo scisma),

Controriforma Cattolica (difensiva, di opposizione).

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😮🔎 13.5000.200   Un aiuto fondamentale alla "ricattolicizzazione" dell'Europa e alla "cattolicizzazione" del mondo verrà da un nuovo ordine religioso formato da sacerdoti:

i gesuiti, "il più efficace degli ordini religiosi della riforma" ➤Erwin Iserloth

Il cavaliere basco Iñigo Lopez de Loyola (Ignazio di Loyola), "il grande protagonista della Riforma cattolica" (➤Antonio Borrelli) nel 1534 (quindi 10 anni prima del Concilio di Trento) aveva fondato la compagnia dei Gesuiti (Societas Iesu, sigla: S.I): sacerdoti molto istruiti e con voto speciale di ubbidienza al papato (dovunque li manderà in missione nel mondo, loro ci andranno) che si riveleranno missionari eccezionali e che rilanceranno il cattolicesimo in tutto il mondo.

Oggi papa Francesco è il primo papa gesuita della storia...

😮🔎 13.5000.250   I Gesuiti e il mondo 1

Nel 1542, dopo più di un anno di viaggio, arriva a Goa in India il gesuita spagnolo Francisco de Javier (nato appunto nel castello di Javier, in basco Xabier: noi oggi lo conosciamo come san Francesco Saverio +1552) e traduce in lingua tamil le preghiere cristiane, poi va a predicare in Giappone, dove molti si convertiranno al cristianesimo e la fede cristiana si diffonderà... fino alle persecuzioni giapponesi del Seicento (un solo esempio: la cattolica giapponese Maddalena di Nagasaki +1611 è figlia di genitori morti martiri e lei stessa muore martire, a ventitré anni)

Francesco Saverio "fu il fondatore e organizzatore di tutte le missioni dell’Est asiatico, Cina compresa, anche se morì a Sanciano (=isola di Shanchuan) nel 1552 proprio di fronte alla Cina in cui avrebbe tanto desiderato andare.

A spingere il Saverio verso la Cina, fu la scoperta che i Giapponesi erano culturalmente dipendenti dalla cultura cinese. I Giapponesi al suo annuncio del Vangelo gli avevano obiettato: come mai dite che la vostra religione è vera se i Cinesi non la conoscono e non sono affatto cristiani?" ➤Francesco Occhetta

Ma già nel 1597 ventisei cristiani vennero crocifissi a Tateyama, vicino a Nagasaki: tra loro c’è san Paolo Miki, un gesuita giapponese (anzi, il primo gesuita giapponese!) nato vicino a Kyoto...

😮🔎 13.5000.300   I Gesuiti e il mondo 2

Nel 1605 il gesuita toscano Roberto de Nobili sbarca a Goa e decide che per convertire gli indiani bisogna prima capire il loro mondo e vivere come loro: decide allora di abbandonare la tunica nera e di vestirsi come gli indù. Non è il solo...

Il gesuita umanista che affascina i sapienti cinesi... Lo studioso gesuita italiano Matteo Ricci viene ordinato sacerdote a Goa (India, 1580, mentre la Spagna iniziava a governare anche il Portogallo...), nel 1582 è in Cina, impara il cinese e le usanze del luogo, all'inizio si veste da monaco buddhista ma poi capisce meglio il contesto e dal 1594 si veste come un colto mandarino (mandarini=funzionari imperiali cinesi), traduce in latino opere confuciane valorizzando la filosofia di Confucio e polemizza con i buddhisti...: verrà accolto benevolmente, stupirà i cinesi per le sue conoscenze, convertirà molti cinesi e fonderà a Pechino la più antica chiesa cattolica cinese:

sono i primi audaci tentativi di inculturazione, di sintesi cristiane quasi "a partire dall'altro", viste con sospetto, sorvegliate o contrastate da francescani, domenicani e papato (Conflitto sui Riti Cinesi e Conflitto sui riti del Malabar = indiani: '600-'700, che termineranno con il "no" papale)

🌙😮 13.5000.400  "Matteo Ricci elaborò e mise in opera un nuovo metodo di apostolato che consiste nell'adattamento agli usi e costumi indigeni, nel dirigere prevalentemente gli sforzi per convertire i dotti e le classi dirigenti e nel curare la formazione del clero indigeno.
Conoscendo poi la stima che i Cinesi, avevano per la cultura, ne approfittò per presentare la Fede attraverso la scienza, insegnando per il primo in Cina la fisica, l'astronomia, la geografia, la matematica, la musica e pubblicando anche numerosi libri religiosi e scientifici, avidamente letti da tutto l'impero e classificati anche oggi fra i migliori modelli della letteratura cinese".
➤Elisabetta Nardi

😮🔎 13.5000.500   La rivista Life ha posto Matteo Ricci fra le cento personalità più importanti del secondo millennio.

😮🔎 13.5000.600   Sulle mura della Città imperiale di Pechino sorge ancora oggi l'osservatorio astronomico intitolato a Matteo Ricci, che contiene strumenti astronomici degli inizi del Seicento, alcuni dei quali disegnati da lui stesso. ➤Wikipedia, Matteo Ricci, lugl17

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😮🔎 13.5000.700     1558-1603: la regina Elisabetta 1' Tudor "difensore dei protestanti" (➤Michel Peronnet)  e la  nuova potenza inglese

Prequel. Il re inglese Enrico 8' Tudor muore, obeso e malato, nel 1547.

Diventa re il figlio di Enrico 8' e Jane Seymour, Edoardo 6', che però ha solo 10 anni. Intanto lo shift verso le forme protestanti prosegue. "In quegli anni, infatti,  divenne pratica consueta la comunione sotto le due specie, il matrimonio dei sacerdoti, l'abolizione di quadri e altari dalle chiese, la soppressione della confessione e dei digiuni. Venne anche introdotto l'uso di un nuovo catechismo di ispirazione luterana e la messa fu intesa come una semplice consacrazione delle specie del pane e del vino secondo le convinzioni del riformatore tedesco. Negli stessi anni si vide il rimpatrio di numerosi fuorusciti evangelici inglesi e scozzesi, che nel frattempo avevano studiato teologia a Ginevra e Zurigo, mentre fecero il loro ingresso nel paese anche importanti riformatori provenienti come profughi dal continente quali, ad esempio, gli italiani Bernardino Ochino e  Pietro Martire Vermigli, il polacco Jan Laski e l'alsaziano Martin Butzer, che si videro anche assegnate cattedre presso le prestigiose università di Oxford e di Cambridge. Nel 1549 ebbe luogo l'introduzione del Common Prayer Book, che riformava l'intera liturgia anglicana in chiave anticattolica, mentre poco dopo i vescovi  Cranmer e Ridley elaborarono una professione di fede che si poneva a metà strada fra il luteranesimo e il calvinismo, conosciuta come I quarantadue articoli. Tale professione non poté diventare obbligatoria perché il re, in procinto di renderla tale, morì a soli 16 anni, probabilmente di tubercolosi.

Insieme a queste riforme in campo religioso era nel frattempo proseguita la requisizione dei beni dei conventi e la conseguente trasformazione della terra coltivata in pascolo. Questa secolarizzazione dei beni ecclesiastici finì per impoverire i contadini inglesi, che diedero vita a diverse sommosse in tutto il paese dove oramai era palese il malcontento popolare, alimentato anche dallo sdegno per le eccessive misure di rigore che venivano applicate ai vescovi che volevano rimanere cattolici". ➤Maurizio Scagliotti, Manuale di Storia per i suoi studenti del liceo (per gentile concessione, sottolineature sue)

Con i 5 anni di regno (1553-58) di Maria Tudor (figlia di lui e di Caterina di Aragona) viene tentato un passo indietro politico-religioso e il ritorno del cattolicesimo, ma il matrimonio tra lei e il re di Spagna Filippo, figlio dell'imperatore Carlo 5' Asburgo, suscita troppe preoccupazioni tra gli inglesi (e in Francia, che teme questa alleanza) e saranno inutili o dannosi i tentativi di resistere contro le rivolte e gli intrighi di chi non vuole questo ritorno (i protestanti inglesi la chiameranno 😎😕 Bloody Mary= Maria la Sanguinaria, dimenticando le vittime cattoliche della nuova religione di Stato...):

Maria morirà senza figli e alla fine, dieci anni dopo Enrico 8', nel 1558 diventerà regina propria l'altra figlia di Enrico, quella avuta da Anna Bolena, che a tre anni era stata dichiarata illegittima (ricordiamo che per i cattolici il matrimonio tra Enrico e Anna restava illegittimo) mentre sua mamma veniva decapitata...

La nuova regina Elisabetta 1’ Tudor (1558-1603) eredita un regno pieno di debiti e di tensioni sociali e dopo 50 anni lascerà un paese tra i più potenti del mondo: la sua "impronta" in quegli anni fu talmente forte che oggi gli storici chiamano questo periodo Età Elisabettiana.

Insularity e nazionalismo hanno trovato un alleato (e un catalizzatore) in questa regina "inglese purosangue" e senza significative relazioni con i signori europei.

All'inizio Elisabetta tenta di "tenere buona" la Spagna perché teme che appoggi i cattolici inglesi contro di lei, ma intanto "lasciava che i suoi sudditi conducessero un'attiva pirateria nell'Atlantico a danno degli iberici (=spagnoli)" ➤Alberto Tenenti

🌙😮 13.5000.800   "Nel 1573, fu nominato primo segretario sir Francis Walsingham, uomo di mentalità machiavellica: integrità assoluta nella vita privata e mancanza di qualunque riguardo morale nella sua qualità di capo del servizio segreto. Il suo sistema di spionaggio divenne una delle meraviglie d'Europa. Con l'andare del tempo, il protestantesimo aggressivo di Walsingham fu spesso in contrasto con la politica pacifica di sir Guglielmo Cecil, ora lord Burghley e tesoriere, ex primo segretario della regina, anche lui come lei uomo del popolo, accorto, pratico, prudente e molto devoto allo stato. (...)

Ricordiamo inoltre la persecuzione di sacerdoti cattolici, che fu il triste preludio del contrasto fra Elisabetta e la Spagna.

Istruiti nel seminario di Douai (Fiandre), fondato da Filippo nel 1561 (per contrastare la riforma-rivolta di Lutero), questi sacerdoti rientravano in Inghilterra dopo il 1574, imbevuti di spirito missionario, col proposito di riportare la loro patria inglese a Roma.

C'erano, fra di loro, molti uomini colti e pii, fra i quali i più eminenti erano i gesuiti Edmondo Campion e Roberto Parsons.

Ma furono trattati da traditori e non da eretici. Furono incarcerati, impiccati, affogati e squartati (1581).

Sulle prime queste persecuzioni potevano avere una scusa: la paura. Ma esse poi continuarono anche dopo passata la prima crisi. E ve ne furono contro gli stessi protestanti non conformisti.

Tutto questo non ha sufficiente spiegazione nell'inasprimento del carattere della regina, prodotto dalla vecchiaia, e getta una fosca luce sugli ultimi suoi anni.

Che però sono anche gli anni in cui sir Walter Raleigh faceva i suoi sogni sulla Virginia e iniziava i primi tentativi di colonizzazione del NordAmerica (1584-)(...) e Shakespeare (+1616) rendeva immortale la sua epoca (...)" ➤Florence M. G. Higham, 1932

😮🔎 13.5000.850  Elisabetta attuò "una politica decisamente filo-anglicana, diffidando sia dei cattolici stessi (che contestavano la sua autorità), sia dei calvinisti (che contestavano l'organizzazione episcopale della chiesa  anglicana che lei intendeva riorganizzare).

Non ebbe perciò scrupoli nell'attuare una dura politica repressiva nei confronti di chi dissentiva con la chiesa anglicana. A farne le spese furono soprattutto i cattolici, le cui vittime, a partire dalla persecuzione scatenata dal 1580, ammontano a circa 70mila 

Del resto, è un particolare non trascurabile che Elisabetta e il suo ambiente di corte fossero non solo religiosamente tiepidi, ma anche scettici, imbevuti com'erano della mentalità umanistico-rinascimentale di natura laica.

😮🔎 13.5000.900   Alberto Tenenti spiega che tra Trecento e Quattrocento emerge una nuova concezione di Dio e dei rapporti tra gli uomini e Dio, anzi una "divaricazione" in tre forme principali, che sarà "determinante" per il sorgere della Riforma di Lutero:

1) la Chiesa lo rappresentava come "re e giudice" provvidente verso gli uomini attraverso i suoi "intermediari" (Maria, gli angeli, i santi) e quindi incline al perdono e all'aiuto...

2) contro questa concezione ne stava nascendo un'altra, che considerava Dio come "un essere insondabile e lontano, al di là della comprensione umana, severo..." prima considerato dai filosofi come "vertice metafisico" e poi più come un "sovrastare etico"... (es. teologia negativa medievale, Guglielmo di Occam, John Wyclif, ecc.)

3) mentre una terza concezione, che diventerà sempre più importante, identificava quasi Dio "con la Natura (...) benefica radice di ogni dote e virtù: non corrotta e originariamente buona..." che diventerà "istanza suprema (...) e criterio di riferimento" nelle dimensioni della politica, del diritto, della morale, della scienza e infine nella religione

(➤Alberto Tenenti, L'Età Moderna, Il Mulino, 1980 pp.106-107)

Essa voleva fare della chiesa anglicana di stato un luogo di pacificazione e conciliazione degli animi, tenuto conto che nel paese i protestanti convinti non erano ancora la maggioranza, Questo la  indusse ad affermare la supremazia regia sulla chiesa,  definendo se stessa 'suprema reggente nelle cose sacre e profane'. In questo modo, la corona inglese diventava il perno attorno a cui costruire l'unità della società, trasformando la chiesa anglicana in una vera e propria chiesa di stato al servizio degli interessi della corona" ➤Maurizio Scagliotti, Manuale di Storia per i suoi studenti del liceo (per gentile concessione)

Alla fine il contrasto tra la potenza spagnola e la nuova potenza inglese emergerà con chiarezza: Elisabetta sostiene le Province protestanti dei Paesi Bassi in contrasto con la Spagna (diventeranno indipendenti nel 1581), poi con la sconfitta marinara dell’Invincibile Armata (1588) spagnola la flotta inglese inizia il suo dominio sui mari... del mondo.

😮🔎 13.5000.950  1588:  gli inglesi (ma soprattutto il maltempo) sconfiggono in mare la flotta di 130 navi spagnole, chiamata Armada Invencible. Vicecomandante  della flotta inglese era il famoso corsaro sir Francis Drake...

😮🔎 13.6000   “Nel 1587 il ‘corsaro’ inglese sir Francis Drake bruciò la flotta spagnola nel porto spagnolo di Cadice (l'antica città fenicia di Gadir=fortezza), ritardando i piani del re spagnolo Filippo 2', ma nel 1588 l'Invincibile Armata, una grande flotta di 130 navi e 24mila uomini (20mila soldati e 4000 marinai) salpò nella speranza di aiutare l'esercito spagnolo, allora in Olanda, ad attraversare la Manica ed invadere l'Inghilterra.

La regina Elisabetta (...) tenne un famoso discorso alle truppe inglesi radunate a Tilbury.

La flotta spagnola fu sconfitta da quella inglese, comandata dal conte di Nottingham e da Francis Drake, aiutati dal maltempo. L'Armada (con solo 63 navi) fu costretta a ritornare in Spagna e la vittoria inglese aumentò molto la popolarità di Elisabetta”. ➤Wikipedia, Elisabetta 1’, apr17

📚📖 13.6000.100   1588-1613   a Londra nasce e si sviluppa il grande teatro di William Shakespeare: ricordiamo tra le sue opere: Amleto, Otello, Macbeth, re Lear, Romeo e Giulietta, Tanto rumore per nulla, Sogno di una notte di mezza estate, ecc.

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😮🔎 13.6000.200    I Gesuiti con la Chiesa del Gesù a Roma (consacrata nel 1584) inaugurano lo stile architettonico chiamato Barocco che avrà grande successo in tutta Europa.

🎨🏰 13.6000.300  "Il termine 'barocco' ha una genesi incerta: secondo alcuni autori esso deriva dal termine francese 'baroque' (in spagnolo 'barrueco' e in portoghese 'barrôco') che nel Seicento indicava una perla di forma irregolare.

In arte con la parola 'barocco' si indica uno stile artistico che storicamente coincide con l’arte prodotta dagli inizi del Seicento alla metà del Settecento. Il termine in realtà verrà utilizzato solo dopo la fine di questo periodo, dagli scrittori di età neoclassica, con chiaro intento dispregiativo, per evidenziare i caratteri di irregolarità di questo stile.

In realtà il termine barocco, oltre ad individuare uno stile attuato in un periodo storico preciso, sembra contenere in sé una precisa categoria estetica universale che supera l’applicazione stilistica attuata nel Seicento e Settecento. Esso indica tutto ciò che è fuori misura, eccentrico, eccessivo, fantasioso, bizzarro, ampolloso, magniloquente, ma soprattutto che tende a privilegiare l’aspetto esteriore ai contenuti interiori". Francesco Morante

😮🔎 13.6000.400  "Il gesuita e cardinale San Roberto Bellarmino (1542-1621) nelle Disputationes de controversiis christianae fidei (1588) e nel De imaginibus sacris et profanis (1594) difese strenuamente l’impiego delle immagini devozionali contro l’accusa di idolatria mossa dai protestanti ai cattolici. Importante fu l’impulso che il cardinale diede in quegli anni agli studi di angelologia, al suo impegno per la diffusione di questa disciplina, dobbiamo 🎨🏰 la traboccante presenza di angeli nelle chiese barocche di tutta Europa" ➤Giulia Spoltore

😮🔎 🎨🏰 13.6000.500  Sul Barocco puoi approfondire qui

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😮🔎 13.6000.700   1571: battaglia di Lepanto:

i Turchi sconfitti nel "loro" Mediterraneo

"La battaglia di Lepanto fu combattuta (7 ottobre 1571) nel Golfo di Lepanto (=Naupaktos, in Grecia) tra le forze delle principali potenze navali cattoliche del Mediterraneo occidentale da un lato e quelle raccolte dai Turchi nei loro domini (=plurale di dominio) europei, asiatici e africani, è indubbiamente la più grande battaglia della marina a remi, non solo di tutto il Cinquecento ma di tutto il periodo remico dal Medioevo in poi: e ciò non soltanto per il numero delle galee che l'uno e l'altro avversario pose in campo, ma per l'effetto navale che essa produsse, anche se lo scopo immediato che i collegati cattolici avrebbero dovuto proporsi, cioè la liberazione di Cipro, non fu raggiunto.

Per comprendere infatti tutta l'importanza morale della vittoria conseguita presso le isole Curzolari nel golfo di Lepanto nell'ottobre del 1571, occorre pensare che dal giorno in cui Maometto 2' aveva conquistato Costantinopoli e distrutto l'impero bizantino, la potenza terrestre e navale dei Turchi era sempre venuta crescendo, e tutti gli sforzi, per verità poco tenaci, delle potenze cristiane per frenarla erano falliti.

Le armate navali di Venezia e di Spagna non avevano potuto impedire il dilagare dei Turchi nel Mediterraneo: Negroponte (così i veneziani chiamavano l'isola greca di Eubea) e gran parte della Morea (nome veneziano del Peloponneso) erano state strappate a Venezia, l'Asia Minore (=Turchia), l'Egitto erano stati conquistati, la navigazione per il Mar Nero chiusa; (...); le coste dell'Italia, le isole tirrene saccheggiate e devastate; l'alleanza di Francesco 1' e di Enrico 2' (re di Francia) coi Turchi e con i sovrani barbareschi aveva segnato il colmo dell'oppressione del Mediterraneo.

Alcune disgraziate battaglie navali, alcuni errori della politica dell'imperatore Carlo 5' avevano depresso gli animi (Prevesa 1538, Gerba 1560) e diffuso la persuasione che i Turchi fossero invincibili.

Due fatti vennero a ridare agli Occidentali la fiducia in loro stessi, a mostrare che i Turchi non erano invincibili: il fallito assedio di Malta (1565, isola difesa dai monaci-cavalieri Ospitalieri arrivati qui da Rodi nel 1530) e la totale sconfitta turca a Lepanto.

L'occasione per questa nuova lega di Venezia con la Spagna e con il papa san Pio 5', alla cui voce incitatrice risposero anche quasi tutti i principi italiani, fu data dall'assedio (1570), posto dall'armata turca alle fortezze dell'isola di Cipro, da circa un secolo possesso veneziano.

All'invocazione d'aiuto fatta da Venezia, le cui forze navali non erano in grado da sole di resistere all'urto nemico, rispose il papa Pio 5', che si adoperò perché anche re Filippo 2' di Spagna inviasse aiuti navali. Per quanto avverso a Venezia, il re di Spagna, persuaso che l'acquisto di Cipro a opera dei Turchi avrebbe aggravato anche la condizione della Spagna nel Mediterraneo, acconsentì che l'armata spagnola d'Italia (Sicilia, Napoli, Sardegna, mercenari genovesi) prendesse parte alla campagna agli ordini di Gian Andrea Doria, nipote del grande Andrea. Ma Gian Andrea giunse tardi al convegno di Corfù, e così Veneziani e Pontifici rimasero inattivi ad aspettarlo, dando così tempo ai Turchi di conquistare Nicosia e d'assediare Famagosta.

La campagna del 1570, completamente sterile, lasciò un gravissimo strascico di polemiche, di accuse, di apologie (=difese). Veneziani e Spagnoli si palleggiarono la responsabilità dell'insuccesso; e fu merito grandissimo di papa Pio 5' l'avere con grande insistenza e calore ottenuto che nel maggio del 1571 fosse conclusa la 'Sacra Lega' tra la Spagna, la Santa Sede (=il papato) e Venezia, a cui si associarono il duca di Savoia, Emanuele Filiberto, il duca di Parma, l'Ordine dei monaci-cavalieri di Malta, il granduca di Toscana, la repubblica di Genova, il duca di Urbino, il duca di Parma.

Capitano generale fu il figlio adulterino dell'imperatore Carlo 5', don Giovanni d'Austria, sotto i cui ordini stettero Marcantonio Colonna comandante dei Pontifici, Sebastiano Veniero, capitano generale dei Veneziani, Andrea Provana, ammiraglio del duca di Savoia, Gian Andrea Doria, capo delle forze ausiliarie dei Genovesi, il priore Giustiniani dell'Ordine di Malta, Ettore Spinola, capitano generale della repubblica di Genova.

Le forze cristiane erano imponenti;

secondo i documenti più autorevoli, 14 galee di Spagna, 31 galee del vicereame di Napoli, 10 galee di Sicilia, 11 galee di Gian Andrea, 13 galee di appaltatori genovesi al soldo di Spagna costituivano l'armata fornita da Filippo 2', Venezia aveva potuto riunire 105 galee e alcune galeazze (a vela); 12 galee aveva fornito il papa, prendendole in affitto dal granduca di Toscana, 3 il duca di Savoia, 3 l'Ordine di Malta; v'erano poi altre navi minori, da carico, che seguivano l'armata.

In totale, secondo scriveva don Giovanni al re suo fratello, 208 galee, 6 galeazze, 24 navi con a bordo un complesso di circa 26mila combattenti, tra cui il fiore della nobiltà di Sicilia, di Napoli, degli stati italiani di terra ferma, che non potendo fornire navi, aveva preso imbarco su quelle degli alleati, come venturieri; Alessandro Farnese di Parma, Francesco Maria della Rovere di Urbino, Paolo Giordano Orsini, Ottavio e Sigismondo Gonzaga: in totale circa 3000 gentiluomini, alcuni dei quali assoldati, altri volontari.

Superate molte difficoltà, derivanti dalle reciproche diffidenze tra Spagnoli e Veneziani e dal desiderio di Filippo 2' che l'armata fosse impiegata per conquistare Tunisi (e non per liberare Cipro), don Giovanni partì da Messina alla fine di settembre verso il Levante per incontrare l'armata turca, forte di circa 160 galee, secondo le informazioni ricevute, oltre a numerosissime navi a vela, con a bordo i celebri giannizzeri; a queste forze si erano poi aggiunte numerose galeotte del famigerato Ulūg‛-Alì, signore di Algeri (un calabrese fatto schiavo dal corsaro musulmano Khayr Al Din che poi era passato all'islam).

I Turchi avevano corso l'Adriatico mentre le loro forze terrestri stringevano Famagosta (città de facto turca e de jure greca a Cipro) e costringevano Marcantonio Bragadin a capitolare (=arrendersi, 18 agosto); poi, saputa la riunione delle forze cristiane (che però egli credeva molto inferiori per numero alle sue), Alì Pascià, comandante supremo, si era ritirato nel golfo di Lepanto, donde al mattino del 6 ottobre uscì per incontrare il nemico all'imboccatura del golfo presso le Curzolari. Dall'una e dall'altra parte furono prese le posizioni di combattimento, già precedentemente stabilite.

L'armata cristiana si distese in linea di fronte, abbastanza incurvata, avendo dinnanzi a sé le galeazze, che, munite di potentissime e numerose artiglierie, dovevano sostenere il primo urto e rompere col loro fuoco la linea nemica; e avendo alle spalle uno stuolo di galee del marchese di Santa Croce come riserva e destinate a far passare combattenti sulle galee in linea in caso di bisogno.

L'estrema ala sinistra rasentava quasi il lido della Grecia, per impedire l'aggiramento nemico; essa era agli ordini del provveditore veneziano Agostino Barbarigo; l'ala destra era invece in mare aperto agli ordini di Gian Andrea Doria e senza protezione.

Per evitare sospetti di diserzione le galee delle potenze alleate erano state distribuite con un criterio speciale, intrammezzando le spagnole alle veneziane, alle pontificie e a quelle di Malta, di Genova e dei venturieri genovesi; ma al centro si erano poste le tre capitane, quella di don Giovanni aveva alla sua destra quella del Colonna e poi quelle del duca di Savoia e di Malta e alla sinistra quelle di Venezia e di Genova.

I Turchi, uscendo dal golfo di Lepanto, erano anch'essi in formazione frontale, incurvata, avendo al centro la capitana generale su cui alzava la bandiera Meḥemet Alì; alla sinistra quella di Meḥemet Shōrāq (lo Scirocco dei cronisti italiani) e all'estrema destra quella di ‛Ulū-Alì.

La battaglia, incominciata nel pomeriggio, ebbe diversi aspetti: al centro, dopo essere passata con qualche danno attraverso l'ostacolo delle galeazze, l'armata turca venne a contatto diretto col centro cristiano; le galee delle due parti s'investirono, tentando reciprocamente gli equipaggi e le fanterie imbarcate di penetrare a bordo delle galee che avevano di fronte. Manovre speciali non vi furono; ma solo furibondi attacchi, che durarono sino al tramonto; quando, dopo fierissima resistenza, la capitana turca fu conquistata dai cristiani e il comandante supremo cadde ucciso.

Sull'ala sinistra cristiana, a cui era preposto Agostino Barbarigo, le cose dapprima volsero a sfavore dei collegati, perché, tentando un aggiramento, Meḥemet Shoraq poté 'spuntare' la linea, assalendo così di fronte e a tergo le galee che costituivano la linea estrema. Ma il Barbarigo con rapida mossa volse le prore contro il nemico e arrestò l'aggiramento, aiutato in questa manovra da una galeazza che abilmente venne a cannoneggiare i nemici a tiro cortissimo.

In questa fase della battaglia fu ferito mortalmente il Barbarigo, e ucciso il provveditore Canale; a centinaia caddero i combattenti delle due parti. Infine riuscì al provveditore Contarini di conquistare la galea di Shoraq, che fu preso. Ciò diede all'ala destra turca il segnale della ritirata, che si compì in disordine, con cattura di molti legni.

Le cose andarono diversamente sull'ala destra dei cristiani, perché Gian Andrea Doria, per timore di un aggiramento di Ulug-Alì (altri dicono per evitare il combattimento), si allargò molto in mare seguito da un certo numero di navi genovesi e veneziane, determinando così una grave rottura della linea. Piombando repentinamente in quell'intervallo i Turchi poterono conquistare parecchie galee, tra cui la capitana di Malta, due del papa, una del duca di Savoia. Accorse finalmente Gian Andrea Doria con una conversione; accorse la riserva del Santa Croce; fu turata la falla, furono recuperate alcune delle galee perdute: Ulug-Alì, vedendo ormai rotto il centro e l'ala destra, si allontanò a voga arrancata dal campo di battaglia.

Immensa fu la vittoria: presi 117 legni (=navi) nemici, 50 affondati o bruciati; uccisi circa 8000 Turchi, 10mila prigionieri, liberati moltissimi cristiani, che i Turchi avevano a bordo come schiavi addetti alla manovra dei remi. Tra i morti il capitano generale, i pascià di Lesbo, di Scio, di Rodi, di Negroponte e lo stesso Shoraq, deceduto per ferite due giorni dopo la battaglia.

Le perdite cristiane furono di circa 7500 uomini, tra cui il Barbarigo, uno stuolo di sopracomiti (capitani di galee) veneziani e moltissimi gentiluomini, cavalieri di Malta e di Santo Stefano, e venturieri; il numero dei feriti fu notevole. Ma quel nobile sangue ebbe effetti grandissimi: fu distrutta la leggenda dell'invincibilità dei Turchi, fu stroncato il pericolo di un ulteriore dominio turco nel Mediterraneo; fu segnato l'inizio della decadenza marittima degli Ottomani.

Quanto agli effetti materiali però, la stagione avanzata e le perdite sofferte sconsigliarono un immediato sfruttamento della vittoria e la campagna ripresa nel 1572, per gravi dissensi tra Veneziani e Pontifici da un lato e don Giovanni d'Austria dall'altro, rimase tronca a mezzo. Cipro non fu recuperata; Venezia, diffidente, fece pace coi Turchi, rinunziando all'isola: tra Venezia e la Spagna si scavò un solco profondo che non fu più colmato". ➤Camillo Manfroni, 1933

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🌟 13.6000.800   Emerge un nuovo modo di pensare e di agire che farà nascere la Scienza Moderna (=Tecnoscienza?)

😮🔎 13.6000.850   E’ la rivoluzione scientifica (studiata ad esempio dal grande studioso russo-francese Alexandre Koyré, +1964), che più o meno va da Copernico (+1543) e Galileo (+1642) a Isaac Newton (+1727), cioè dalla metà del ‘500 a tutto il ‘600 agli inizi del '700.

😮🔎 13.6000.900  Cosa cambia?

Suggeriamo questa ipotesi: in quei decenni l'uomo comincia ad affrontare la realtà e il problema della sua conoscenza

1) con una rinnovata fiducia nelle proprie capacità conoscitive e nella comprensibilità della realtà (ideale del Rinascimento)

2) con la certezza che "l'universo (...) è scritto in lingua matematica" (➤Galileo, Il Saggiatore, 1623) e

3) principalmente con lo scopo di conoscere-per-padroneggiare (➤sir Francis Bacon = Francesco Bacone, 1620)

4) connettendo quindi in modo nuovo scienza e tecnica (=Tecnoscienza).

🌙😮 13.6000.950  "La nuova scienza nasce con una eminente finalità pratica, cioè tecnica: conoscere la natura per dominarla" ➤Giuseppe Barzaghi o.p., Compendio di Storia della Filosofia, 2014, p.116, a proposito di Francesco Bacone (+1626)

🌙😮 13.7000   "L'uomo, ministro e interprete della natura, tanto fa e intende quanto ha osservato dell'ordine della natura, con l'osservazione della cosa o con l'opera della mente; non sa, ne può niente di più. La mano nuda e l'intelletto abbandonato a se stesso servono poco.

Per compiere le opere sono necessari strumenti e mezzi d'aiuto, sia per la mano che per l'intelletto; e come gli stru­menti meccanici servono ad ampliare o regolare i movimenti delle mani, così gli strumenti mentali estendono o trattengono il movimento dell'intelletto.

La scienza e la potenza umana coincidono (lat. scientia et potentia humana in idem coincidunt), perché l'ignoranza della causa preclude l'effetto, e alla natura si comanda solo ubbidendole" ➤Francesco Bacone, Novum Organum, ediz. orig. 1620, Laterza, 1992, pp. 49- Qui puoi vedere il testo latino del brano citato

In modo simile, lo studioso inglese Thomas Hobbes scrive: "Scientia propter potentiam (=potere, forza, efficacia, aurorità...) theoremata propter problemata" (lat. = La scienza è per il potere, i teoremi per i problemi", ➤Thomas Hobbes, De Corpore, 1655)

🌙😮 13.7000.100  "(...) azione e contemplazione sono la stessa cosa, e quello che è più utile nell'agire, è ciò che è più vero nella scienza" (lat. activum et contemplativum, res eadem sunt; et quod in operando utilissimum, id in sciendo verissimum) ➤Francesco Bacone, Novum Organum, 1620

😮🔎 13.7000.200   Nel romanzo utopico (oggi diremmo di Fantasy?) Nuova Atlantide, scritto nel 1624 (due anni prima della sua morte a causa di una polmonite...), Francesco Bacone descrive un'isola sconosciuta e governata dagli uomini migliori: non i filosofi o i sacerdoti, ma gli scienziati.

Uno dei suoi abitanti afferma: "fine della nostra istituzione è la conoscenza delle cause e dei segreti movimenti delle cose per allargare i confini del potere umano verso la realizzazione di ogni possibile obiettivo"

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🌙😮 13.7000.400   "Scienza, tecnica e tecnoscienza nel mercato globale.

Nel tardocapitalismo, nel capitalismo cibernetico, nell'epoca nostra insomma, la tecno-scienza svolge una funzione essenziale tanto nella vita individuale quanto nella produzione e circolazione di merci e servizi.
Questa funzione si può più agevolmente comprendere guardando lontano, cioè nel passato, nella memoria comune, nella storia insomma: quando scienza e tecnica erano considerate due forme separate e perfino contrapposte del sapere umano. 
Nell'antichità classica, la tecnica,infatti, è un sapere 'poetico' nel senso originario del termine, un sapere fabbricatorio, come per esempio la destrezza manuale capace di riprodurre senza fine l'analogo di un oggetto o di un effetto cercato.
La scienza è,invece, sapere teorico che lascia intatto il suo oggetto, come l'astronomia, dove chi osserva di certo non disturba il Cielo.
Lo sviluppo impetuoso della fisica moderna ha destituito quelle determinazioni di ogni fondamento.
Per Cartesio (+1650), ad esempio, la tecnica non si oppone più alla scienza dal momento che questa condivide lo scopo di quella: rendere la specie umana padrona e dominatrice della natura.

D'altro canto, la stessa tecnica, l'artificio umano, non è così estranea alla natura, ad una natura che si manifesta all'uomo per figure e movimenti che non differiscono molto-- sono qualitativamente gli stessi-- da quelli delle macchine semplici, come la leva, il piano inclinato,la puleggia, e così via.

Così, con Cartesio, apparirà, per la prima volta con solidi argomenti epistemologi, la definizione, assai familiare a noi moderni, che vuole la tecnica essere una 'applicazione della scienza'.
La tecno-scienza è proprio questa applicazione, divenuta sistematica, della scienza alla produzione, che continua senza sosta e si allarga; ed invade campi e pratiche prima estranee allo scambio mercantile.

E questo con ragione, perché la globalizzazione, l'unificazione del mercato mondiale non lascia più, nel medio periodo, nessuna parte del pianeta sottratta al mercato; una volta unificato il mercato rapidamente si satura, risulta chiuso, non v'è possibilità, come aveva intuito la marxista polacco-tedesca Rosa Luxenburg (+1919), d'espandersi in un altrove ancora vergine-- salvo, appunto, mettendo al lavoro il futuro, inventando nuove merci e servizi, innovando a livello di prodotto e di processo, in modo da ricostruire continuamente il mondo, senza ricorrere alla guerra mondiale.
La tecno-scienza è questo dispositivo governamentale che assicura una uscita di sicurezza al capitalismo stremato dal suo stesso successo"

Franco Piperno, fisico e attivista politico (è stato il fondatore, con Toni Negri e altri, di "Potere Operaio" 1969-73)

🌙😮 13.7000.400.300  Un'obiezione

Il filosofo Paolo Rossi, esperto della Rivoluzione Scientifica dell'età moderna, contesta l'idea che nell'età moderna ci sia una "pericolosa e inaccettabile esaltazione della tecnica (...) un tecnicismo 'neutro' che sarebbe fonte di alienazione e di mercificazione...".

Cita il Daedalus sive mechanicus (1609) di Francesco Bacone a difesa del carattere "ambiguo" della tecnica:

"Proprio là dove molti filosofi hanno visto presente un’ingenua e sanguigna fiducia nell’ideologia del dominio, il tema dell’ambiguità costitutiva della tecnica appare sottolineato con forza singolare. Dedalo, che nel De sapientia veterum di Francis Bacon è il simbolo della tecnica, is a clever but detestable man, best known for illicit inventions such as the machine that allowed Pasiphae to mate with a bull and give birth to the Minotaur who devoured youths, and the Labyrinth he designed in which to hide the Minotaur and 'protect evil with evil'.

Il Labirinto, è un'opera meravigliosa dal punto di vista
tecnico, che però serve ad un fine nefando. Il labirinto ha infatti lo scopo di nascondere e proteggere il Minotauro. Al fine di non restare nella memoria degli uomini soltanto per le sue arti malvagie, Dedalo fu però anche autore dell’espediente del filo, capace di mostrare la via a chi si sia addentrato nei meandri del Labirinto.

Le invenzioni meccaniche sono, agli occhi di Bacon, come Dedalo: possono migliorare l’esistenza degli uomini e tuttavia sono anche 'instruments of vice and death'. I veleni e le macchine da guerra superano in crudeltà lo stesso Minotauro.

Dedalo offre agli uomini, contemporaneamente e congiuntamente, le vie della perdizione e le vie della salvezza: una stessa persona ha costruito il Labirinto ed ha costruito il Filo utilizzato da Arianna per uscire dal Labirinto. Mechanical arts are indeed of ambiguous purpose and simultaneusly produce evil and its remedy" ➤Paolo Rossi, Dedalo e il Labirinto

Questo tema della neutralità-ambiguità della tecnica, però, è l'inizio della soluzione o una parte non secondaria del problema?

"Per gli esponenti della rivoluzione scientifica, la restaurazione del potere umano sulla natura, l'avanzamento del sapere hanno valore solo se realizzati in un più ampio contesto che concerne la religione, la morale, la politica.

La 'teocrazia universale' di Tommaso Campanella, la 'Carità' di Francesco Bacone, il 'Cristianesimo Universale' di Leibniz, la 'Pace Universale' di Comenio non sono separabili dai loro interessi e dai loro entusiasmi per la nuova scienza.

Costituiscono altrettanti ambiti entro i quali il sapere scientifico e tecnico deve operare per funzionare come strumento di riscatto e liberazione" ➤Paolo Rossi, La Nascita della Scienza Moderna in Europa, (ed. orig. 1997), Laterza, 2011, p.53

La tecnica "neutra" da una parte e... l'utopia dall'altra (tipicamente guidata dai filosofi o dagli scienziati): però proprio in questa separazione originaria potrebbe stare il problema...

Una riflessione diversa potrebbe partire da ciò che lo scrittore, politico e poeta ceco Vaclav Havel (+20011) definisce auto-cinesi "la drammatica impotenza della cultura di fronte alla 'crescita planetaria' del potere della tecnica. Autocinesi (più avanti aggiunge 'autocinesi tecnoamministrativa') significa che la crescita del potere tecnico non è più subordinata a un modello di sviluppo culturale: tale crescita contiene in se stessa il proprio scopo (...) La tecnoscienza, cioè la più grande forza della società moderna (...)" ➤Vaclav Belohradsky, Autorità, Democrazia, Dissenso in: Democrazie da Inventare, a cura di Vaclav Belohradsky, Pierre Kende e Jacques Rupnick, Edizioni della Fondazione Giovanni  Agnelli, 1991

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🌙😮 13.7000.500  Dove nasce la Scienza Moderna?

Non c’è, in Europa, un ‘luogo di nascita’ di quella complicata realtà storica che chiamiamo oggi scienza moderna.

Quel luogo è l’intera Europa. (...) non è nata nei (...) campus o nei (...) laboratori di ricerca (...) perché quelle istituzioni non erano ancora nate (...) anche se quasi tutti gli scienziati del Seicento hanno studiato in una Università, sono pochi i nomi di scienziati la cui carriera si sia svolta per intero o prevalentemente in università. Le università non furono al centro della ricerca scientifica. La scienza moderna nacque fuori dalle università, spesso in polemica con esse e progressivamente si creò da sé le sue proprie istituzioni (...) ”. ➤Paolo Rossi, La Nascita della Scienza Moderna in Europa, (ed. orig. 1997), Laterza, 2011, p.9 della Premessa, lievemente semplificato

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😮🔎 13.7000.600  Siamo di fronte a:

1) Qualcosa di nuovo...

Non è evidente, scriverà John Dryden (+1700), che nel corso di quest’ultimo secolo ci è stata rivelata una nuova natura?” ➤Paolo Rossi, La Nascita della Scienza Moderna in Europa, (ed. orig. 1997), Laterza, 2011, p.60

Questa idea di qualcosa di veramente nuovo “attraversa tutta la cultura europea” : l’aggettivo “nuovo” compare in centinaia di studi pubblicati dalla fine del ‘500 a tutto il ‘600 ➤Lynn Thorndike, ➤Paolo Rossi

😮🔎 😮🔎 13.7000.700  Nel 1591 l’italiano Francesco Patrizi scrive Nova de Universis Philosophia, nel 1607 l’italiano Vittorio Zonca scrive il Novo Teatro di Machine et Edificci (un manuale per architetti), nel 1609 il tedesco Keplero scrive Astronomia Nova, nel 1620 l’inglese Francis Bacon (Francesco Bacone) scrive il Novum Organon, nel 1638 l’italiano Galileo pubblica in Olanda Discorsi attorno a due Nuove Scienze (che per Ludovico Geymonat la più importante opera di Galileo sulla scienza moderna), ecc. Tutte opere scritte come di consueto in latino (tranne quella di Galileo!) e tutte che annunciano qualcosa di “nuovo”...

2) Un inizio?

Proponiamo il 1543. In quell’anno Retico, discepolo austriaco dello studioso polacco Niklas Koppernigk, fa pubblicare un testo del maestro intitolato De Revolutionibus Orbium Coelestium: Koppernigk, che aveva studiato anche in Italia, è conosciuto come Copernico: in questo libro viene delineata una teoria secondo cui il Sole è immobile (=teoria eliostatica) e (quasi) al centro, mentre tutti gli altri pianeti ruotano gli intorno.

Sempre in quell’anno, il medico fiammingo Andreas Van Wesel (Vesalio) pubblica a Venezia il De humani corporis fabrica libri septem che supera in esattezza e precisione ogni illustrazione anatomica precedente (➤Paolo Rossi).

In realtà Copernico non è un rivoluzionario, non usa dati nuovi e con la sua teoria prevede tanto quanto il sistema precedente (➤Franco Giudice): la novità sta nell'aver proposto proprio una teoria alternativa...

Siamo solo agli inizi: la Scienza Moderna si costituirà con più evidenza nel Seicento con Galileo (+1642) e troverà la sua grande sintesi con gli studi di Newton (+1727)

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😮🔎  13.7000.850  Undici tesi su Copernico

😮🔎 13.7000.900  "Non si è mai visto un rivoluzionario la cui esistenza sia stata più cauta, piatta e noiosa di quella di Copernico"Amedeo Balbi, Astronomo e Astrofisico, università Tor Vergata, Roma

😮🔎 Copernico 1. Il discepolo austriaco di Copernico è il matematico e astronomo Georg Joachim Iserin (+1565): quando suo padre viene accusato di stregoneria e di furto, lui prende il cognome della mamma italiana, De Porris, traducendolo, quando serve, in tedesco: Von Lauchen. I libri però lo ricordano con un altro suo nome, il Retico (da “Rezia”, l’antico nome dell’area geografica la regione tra Tirolo e Baviera). Sarà soprattutto il Retico, non Copernico, a promuovere la nuova visione...

😮🔎 Copernico 2. Le idee del prudente studioso polacco Niklas Koppernigk (Copernico),

che in realtà circolavano già dal 1510 (Commentariolus e diffusione a cura del Retico, il suo discepolo austriaco)

sono più o meno queste:

in pratica, per spiegare meglio ciò che si osserva nel cielo, è sufficiente pensare che non c’è un solo centro di rotazione di tutte le sfere e gli astri del cielo, ma (almeno?) due: mentre la Terra è il centro di rotazione della Luna, il centro di rotazione di tutti gli altri pianeti (Terra compresa) è il Sole.

Quindi i movimenti delle stelle che si vedono in cielo derivano semplicemente dal movimento della Terra, mentre in realtà il “firmamento è immobile” (=stelle fisse) ➤Paolo Rossi

😮🔎 Copernico 3. Ecco una rappresentazione semplificata ma simile a quella che Copernico ci presenta nei suoi libri. Uno dei problemi di questo disegno è il “centro”, su cui Copernico (o almeno le fonti che abbiamo esaminato) non è chiaro…

🌙😮 Copernico 4.La rivoluzione copernicana non consistette in un perfezionamento dei metodi dell'astronomia, né in una scoperta di nuovi dati, ma nella costruzione di una cosmologia nuova fondata fondata sugli stessi dati forniti dall'astronomia tolemaica.

Questa cosmologia è inoltre fortemente legata ad alcune fondamentali idee dell’antica concezione aristotelica dell’universo: l'universo copernicano infatti è perfettamente sferico e finito;

la sfericità alla quale appetiscono (=tendono) tutti i corpi costituisce una forma perfetta ed è una totalità in sé conchiusa che viene giustamente attribuita ai corpi divini;

il moto circolare delle sfere cristalline deriva dal fatto che la mobilità propria della sfera è di muoversi in circolo (mobilitas sphaerae est in circulum volvi),

la condizione di immobilità del Sole (che, come il cielo delle stelle fisse, è immobile) deriva dalla sua natura divina, la sua centralità dal fatto che questa ‘lucerna del mondo’ chiamata da altri ‘mente e rettore dell'universo’ è collocata nel luogo migliore dal quale ‘può illuminare ogni cosa simultaneamente’ (Copernico, Opere, Utet, 1979, pp. 212-13).

La semplicità del nuovo sistema era più apparente che reale:

per giustificare i dati delle osservazioni, Copernico era costretto, in primo luogo, a non far coincidere il centro dell'universo con il Sole (il suo sistema è stato definito come eliostatico meglio che come eliocentrico), ma con il punto centrale dell'orbita terrestre; in secondo luogo a reintrodurre, come in Tolomeo, una serie di cerchi ruotanti attorno ad altri cerchi;

ad attribuire infine alla Terra (oltre al moto di rotazione attorno al suo asse e di rivoluzione attorno al Sole) un terzo movimento di declinazione (lat. declinationis motus) per giustificare la invariabilità dell'asse terrestre rispetto alla sfera delle stelle fisse”.

➤Paolo Rossi, La Nascita della Scienza Moderna in Europa, (ed. orig. 1997), Laterza, 2011, p.83

🌙😮 Copernico 5: il problema del centro. “Il Sole diventava il centro del sistema, anche se di fatto (per ‘salvare i fenomeni’) Copernico era costretto ad assumere il centro di rivoluzione della Terra (che è abbastanza prossimo al Sole) come centro delle rivoluzioni planetarie”➤Walter Bernardi, Storia della Scienza, Università degli studi di Siena

😮🔎 Copernico 6. Il De Revolutionibus Orbium caelestium libri 6, pubblicato dal Retico e dagli amici nel 1543 mentre Copernico stava per morire (+maggio 1543) ha una premessa anonima (=senza il nome di chi l’ha scritta), che parla dell’opera come di una semplice “ipotesi”, di un “esercizio matematico” che semplificava i calcoli astronomici...

Chi ha scritto la premessa? Per primo, anni dopo, lo studioso domenicano Giordano Bruno (+1600) ha dubitato che la premessa fosse davvero di Copernico, scrivendo che era solo una “epistola (...) attaccata non so da chi asino ignorante e presuntuoso”  In realtà, infatti, Copernico in quest’opera, anche se sempre con grande prudenza, “non solo fa ufficio de matematico che suppone, ma anco de fisico che dimostra il moto de la terra” (➤Giordano Bruno, Dialogo Terzo della Cena de le Ceneri, 1584). Decenni dopo, sarà l'astronomo protestante tedesco Giovanni Keplero (+1630) a rivelare che l’autore della premessa era in realtà uno studioso protestante, sempre tedesco: Andrea Osiander (+1552).

🌙😮 Copernico 7.L'Universo di Copernico, come quello di Aristotele, non solo è finito e di forma sferica (De revolutionibus orbium coelestium, 1, cap. 1-2) ma è costituito esclusivamente dal sistema solare e dal cielo delle stelle fisse.

L'ipotesi dell'esistenza di altri sistemi oltre a quello solare presuppone infatti un Universo infinito: tale ipotesi, sostenuta da Giordano Bruno, è ritenuta possibile anche da Keplero.

Il cielo delle stelle fisse, per Copernico, è immobile; il suo movimento, che è solo apparente, può essere spiegato con il movimento della Terra.

È questo il punto cruciale della teoria copernicana: il movimento non è un dato assoluto, bensí relativo; esso riguarda l'osservatore, l'oggetto osservato o entrambi.

Tutti i movimenti degli astri possono essere spiegati ammettendo che sia la Terra (...) a girare da Occidente a Oriente”. Filosofico.net (che ci pare riprenda diversi passaggi di Paolo Rossi).

🌙😮 Copernico 8.

Al centro di tutti risiede il Sole. Chi infatti situerebbe in questo stupendo tempio una luce in altro o migliore luogo di questo, da cui può illuminare ogni cosa simultaneamente? Non a caso alcuni lo chiamano Lucerna del Mondo, altri Mente, altri Rettore dell'Universo.

Ermete Trismegisto lo chiama Dio visibile, l'Elettra di Sofocle lo chiama ‘colui che vede tutte le cose’.

Così dunque il Sole, quasi come seduto sul soglio regale governa la famiglia degli astri che gli girano intorno. (...)

Noi troviamo dunque in quest'ordine la mirabile armonia dell'Universo e un nesso stabile tra il moto e la grandezza delle sfere, quale in altro modo non si può reperire. (...) Perfettissima, in verità è questa divina fabbrica dell'ottimo e supremo Architetto” ➤Copernico, De Revolutionibis, 1, cap. 15

🌙😮 Copernico 9. “È già stato dimostrato, dunque, che anche la Terra ha la forma di un globo; ritengo che ora si debba esaminare se alla sua forma consegua anche un movimento e quale luogo spetti ad essa nell'Universo, cose senza le quali non è possibile trovare una spiegazione sicura dei fenomeni celesti.

Sennonché è pacifico per la maggior parte degli autori che la Terra sta ferma al centro del mondo, tanto che essi stimerebbero inconcepibile, o meglio perfino ridicola, l'opinione contraria.

Se tuttavia consideriamo la cosa con più attenzione, ne risulterà che la questione non è ancora risolta, e per questo tutt'altro che disprezzabile. Ogni spostamento infatti da luogo a luogo, o è dovuto a un movimento della cosa osservata, oppure a un movimento dell'osservatore, o infine a spostamenti di entrambi, naturalmente diversi.

Fra cose che si muovono a uguale velocità verso il medesimo punto, non si percepisce alcun movimento, intendo dire fra la cosa vista e l'osservatore.

È la Terra dunque il luogo dal quale si vede quella rotazione di tutto il cielo e sul quale essa si rappresenta alla nostra vista. Se pertanto alla Terra fosse attribuito qualche movimento, esso apparirebbe su tutte le cose che sono al di fuori, con le stesse caratteristiche, ma in senso opposto, come se fossero quelle cose a muoversi, proprio come accade nella rivoluzione diurna.

Essa, infatti, sembra trascinare tutto l'Universo, all'infuori della Terra e delle cose che le stanno intorno. Ebbene, se tu ammettessi che il cielo non è affatto interessato a questo movimento, e che invece è la Terra che gira da Occidente a Oriente, e se in tale ipotesi uno esaminasse attentamente quanto accadrebbe in apparenza del sorgere e del tramontare del Sole, della Luna e delle stelle, troverà che queste cose si comporterebbero proprio come avviene in realtà.

E siccome è il cielo, che contiene e fa brillare tutti gli altri, il luogo comune di tutte le cose, non è che appare immediatamente come mai non si debba attribuire il movimento al contenuto piuttosto che al contenente, al “locato” (=la Terra) piuttosto che al “locante”. ➤Copernico, De Revolutionibus, 1, cap.5

🌙😮 Copernico 10. Alla fine “il vantaggio economico di uno schema che riproducesse con più semplicità gli stessi effetti, si perdeva per un errore di metodo che accompagnò tutte le indagini antiche: il rispetto dei principi inviolabili dell'uniformità del moto e delle forme circolari delle orbite. (...)

Le nuove e complicate combinazioni di epicicli e di eccentri -basti dire che complessivamente Copernico faceva uso di 34 circoli di cui 4 per la Luna, 3 per la Terra, 5 per i pianeti escluso Mercurio che ne necessitava 7- sortivano un grado di precisione non molto superiore a quello raggiunto da Tolomeo (+verso il 175)”.

Lezioni d'astronomia visiva tenute da Franco Piperno e redatte a cura di Vito Ariganello, Fiorina Caputo e Angela Maria Zavaglia, Università della Calabria

Copernico 11

🌙😮 “Va detto che dal punto di vista strettamente scientifico, la teoria copernicana non veniva provata né dai risultati contenuti nel Sidereus Nuncius di Galileo (1610), né in quelli riportati nel Dialogo sopra i Massimi Sistemi (di Galileo, finito nel 1630) ove peraltro la prova delle maree era sbagliata, come aveva rilevato lo stesso Keplero...” ➤Wikipedia, Sidereus Nuncius, nov2015

Per una dimostrazione scientifica adeguata serviranno “...le misurazioni della deviazione del grave in caduta di Guglielmini nel 1791, gli esperimenti del pendolo di Foucault nel 1851, la misurazione della parallasse fatta da Bessel nel 1838 (...)” ➤Marco De Paoli

🌟 13.8000   Che cosa sta nascendo?

Sta nascendo un nuovo metodo, il Metodo Scientifico Moderno, che:

1) guarda e indaga la natura senza tentare di raggiungere la sua “natura” più profonda (quella che i filosofi chiamavano natura “ontologica” o “metafisica”, la "sostanza"...)

2) unisce “sensate esperienze” e “dimostrazioni certe” (➤Galileo, +1642): cioè analizza i risultati dell’esperienza dei 5 sensi, amplificata dai nuovi strumenti tecnici (come il cannocchiale usato da Galileo) attraverso la matematica (=“matematizzazione della realtà”, come spiegava il filosofo e matematico austriaco Edmund Husserl nel 1936)

3) non lavora a partire dall’esperienza quotidiana: sempre più “la natura viene interrogata in condizioni artificiali” (➤Paolo Rossi) con esperimenti pensati apposta per confermare o meno una teoria.

🌙😮 13.8000.100  L’esperimento ha un ruolo assai importante nella scienza galileiana (=scienza moderna): è il momento del controllo, della verifica della legge matematica mediante la quale si vuol descrivere l’intima essenza di un complesso di fenomeni.

Ma il rapporto tra scienziato e natura non è diretto: lo scienziato non osserva la natura a occhio nudo, ma attraverso la lente di un modello matematico astratto” ➤Giorgio Israel, Modelli matematici. Introduzione alla matematica applicata, Torino: Franco Muzzio Editore, 2009.

🌙😮 13.8000.140 “Il fatto che il Sole sia stazionario (=fermo) e la Terra in movimento è una delle più entusiasmanti scoperte nella storia della scienza. Ed è anche una delle più sconcertanti, perché è in conflitto con l'esperienza quotidiana. (...)

La teoria eliocentrica ha messo in crisi la stessa nozione di conoscenza basata sui sensi e ha aperto un nuovo modo di interpretare il mondo, fondato sul ragionamento matematico". ➤William Shea

4) Non lavora approfondendo ciò che è già noto, ma tenta nuove vie (➤Paolo Rossi), senza ricercare come criterio assoluto l'esattezza formale, ma procedendo con una certa dose di "opportunismo metodologico" (➤Paolo Rossi) che supera così "il mito paralizzante dell'esattezza assoluta" che, ad esempio nel Trecento, aveva impedito veri studi quantitativi dei fenomeni favorendo solo "astratte calculationes" (➤Luca Bianchi, L’inizio dei tempi. Antichità e novità del mondo da Bonaventura a Newton, Olschki, 1987)

5) ricerca una discussione pubblica e una verifica pubblica, cioè “legata al controllo da parte di altri” (➤Paolo Rossi), staccandosi progressivamente da tradizioni più o meno misteriose e tenute segrete ai più e da saperi/sapienze fondate su rivelazioni, illuminazioni o autorità del passato.

6) ma tutto questo non avviene rifiutando radicalmente la fede cristiana né le credenze magiche di allora...

La fede cristiana resta, solo che… ci si fida di più (troppo?) dell’uomo e della sua capacità quasi assoluta di poter capire l’universo… e dominarlo.

Infatti magia, astrologia, alchimia, accuse di stregoneria... non spariscono, anzi… rinascono! Quasi tutti i grandi studiosi moderni sono anche astrologi e studiosi di magia e di alchimia!

🌙😮 13.8000.200  “... a partire dai primi anni del Quattrocento si assiste a un incremento numerico di manoscritti alchemici, che raggiunge il suo massimo negli anni 1450-1480 (anche se il numero complessivo dei codici di opere d'alchimia rimase costantemente al di sotto dei livelli di quelli relativi a discipline come la magia e l'astrologia)...” ➤Chiara Crisciani - Michela Pereira

😮🔎 13.8000.300   Tutti maghi? Quasi...

Sir Francis Bacon (Bacone) è molto critico verso la magia, ma questo potrebbe darci un'idea semplicistica dei rapporti tra nuova scienza e vecchia magia...

Copernico per difendere la centralità del sole cita Ermete Trismegisto (il leggendario fondatore della religione degli antichi Egiziani, contemporaneo di Mosè e maestro indiretto dei greci Pitagora e Platone, ci spiega Paolo Rossi), Keplero è esperto di teorie ermetiche, Galileo, pur non essendo attratto da magia e alchimia, compila oroscopi a pagamento (come moltissimi altri suoi colleghi di quel tempo), Giordano Bruno scrive un trattato sulla Magia, Tycho Brahe stima l’astrologia, Cartesio tenta di contattare i misteriosi RosaCroceNewton studia a lungo l’alchimia, ecc.

😮🔎 13.8000.400   Insomma, “magia e scienza costituiscono, alle soglie della modernità, un intreccio difficilmente districabile…” ➤Paolo Rossi

Perché? Una delle ragioni potrebbe essere che entrambe puntavano a conoscere la realtà per dominarla... e gli studiosi del tempo stavano semplicemente tentando di capire quale delle due “funzionava” o avrebbe funzionato di più...

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😮 13.8000.500   Osservazione sistematica e nuovi strumenti mostrano ad esempio che le stelle si muovono... e neppure con moto circolare...

Il punto di partenza fu l'osservazione di una stella molto luminosa (una supernova ora classificata come SN1572) "apparsa" nella costellazione di Cassiopea la sera dell'11 novembre 1572: la sua luce si attenuò gradualmente sino a scomparire all'inizio del 1574. L'osservatore scrupoloso fu l'astronomo danese (autodidatta!) Tycho Brahe (+1601), "certamente il più grande degli osservatori a occhio nudo che abbia avuto la storia dell'astronomia" (➤Paolo Rossi)

Tycho la osserva con impegno per mesi e verifica che si trova veramente "laggiù", nello spazio oltre la Luna... dove si riteneva che le stelle fossero "fisse"...  poi pubblica le sue conclusioni nel libro "De stella nova", 1573.

Riassume Paolo Rossi: "Se non si trattava di una cometa, se la nuova stella appariva nella stessa posizione contro la sfera delle stelle fisse, allora nei cieli immutabili si era verificato un mutamento e si potevano avanzare dubbi sul contrasto fra la immutabilità dei cieli e la mutabilità del mondo sublunare".

Tycho affermò per primo che "la realtà delle sfere deve essere esclusa dai cieli... il cielo è fluido e libero, aperto in tutte le direzioni, tale da non opporre alcun ostacolo alla libera corsa dei pianeti..."

Paolo Rossi osserva: "Era questa di Brahe, un'affermazione di importanza rivoluzionaria, paragonabile a quella di Copernico sulla mobilità della Terra" ➤Wikipedia, sistema geocentrico, lug17

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😮🔎 13.8000.600   Nei libri di scienza del tempo emerge ben poco della vita dei loro autori, ma non dimentichiamoci che le scoperte scientifiche avvengono nei tumulti della vita quotidiana...

Scopriamo ad esempio questa vicenda ricordata da ➤Paolo Rossi:

"Nella cittadina di Leonberg, nella Svezia ormai di religione protestante, nel corso dell'inverno del 1615-16 vennero bruciate sei streghe.

In un paesotto vicino, Weil (oggi Weil der Stadt), la cui popolazione non superava le duecento famiglie, fra il 1615 e il 1629, ne verranno bruciate trentotto.

Una vecchia un po' pettegola e strana, di nome Katharine Gundelmann, che viveva a Leonberg e curava le persone, venne accusata dalla moglie di un vetraio di aver fatto ammalare una vicina con una pozione magica, di aver gettato il malocchio sui figli di un sarto e di averli fatti morire, di aver trafficato con un becchino per procurarsi il cranio di suo padre che voleva regalare come calice a uno dei suoi figli, astrologo e dedito alla magia nera.

Una bambina di dodici anni che portava dei mattoni a cuocere al forno, incontrò per la strada quella vecchia e provò al braccio un terribile dolore che le tenne il braccio e le dita come paralizzati per alcuni giorni.

Non per caso lombaggine e torcicollo vengono ancora oggi chiamati in Germania Hexenschuss, in Danimarca Hekseskud e in Italia colpo della strega.

Quella vecchia, che aveva allora settantatré anni, venne accusata di stregoneria, fu tenuta per mesi in catene, fu chiamata a discolparsi da 49 capi di accusa, fu sottoposta alla territio, ovvero all'interrogatorio con minaccia di tortura di fronte al boia (...).

Dopo più di un anno di prigione, venne finalmente assolta il 4 ottobre del 1621, a sei anni di distanza dalle prime accuse.

Non le fu possibile tornare a vivere a Leonberg perché sarebbe stata linciata dalla popolazione.

Quella vecchia aveva un figlio famoso, che si chiamava Johannes Kepler (Keplero), il quale si era impegnato spasmodicamente nella sua difesa e che, negli anni del processo, oltre a un centinaio di pagine scritte per difendere sua madre dalla tortura e dal rogo, scriveva anche le pagine dell'Harmonices Mundi (1619) nelle quali è contenuta quella che viene chiamata, nei manuali, la terza legge di Keplero (...) nel 4' capitolo del 5' libro parla dell'armonia celestiale alla radice del mondo, 'simile a un Sole che splende attraverso le nuvole' (...) e finirà di scrivere il libro "tre mesi dopo che era morta sua figlia Katharine"

➤Paolo Rossi, La Nascita della Scienza Moderna in Europa, (ed. orig. 1997), Laterza, 2011, p.10-11 della Premessa

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😮🔎 13.8000.700   La Tecnoscienza lungo i secoli avanza, innova, rivoluziona, spaventa…

"Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo domi­nio della tecnica.

Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mu­tamento del mondo.

Di gran lunga più inquietante è che non sia­mo ancora capaci di raggiungere, attraver­so un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca” ➤Martin Heidegger, L'Abbandono, ed. orig 1955

🌙😮 13.8000.800 "(...) téchne (gr., pronuncia tècne) è la capacità di produrre e distruggere gli enti (...)

Il progetto tecnologico  di produzione-distruzione illimitata delle cose esige che la "cosa" sia un'assoluta disponibilità all'essere prodotta e distrutta (...)

La storia dell'Occidente è il progressivo impadronirsi delle cose... La perasione che l'ente sia niente è il nichilismo. (...) L'Occidente pensa e vive le cose come un niente (...) la suprema follia dell'Occidente è la nientificazione delle cose" ➤Emanuele Severino, Téchne. Le radici della violenza, ed. orig. 1979, Rusconi, 1988, pp.48, 203-204, 221, 225

🌙😮 13.8000.900  "Per Heidegger (+1976) l’essenza della tecnica attuale si manifesta come Ge-stell, im-posizione, in cui tutto l’ente viene inteso come ciò che è dis-ponibile per la manipolazione dell’uomo, tutto l’ente diventa cioè ciò che è disponibile per l’impiego.

Questo per Heidegger rappresenta una cesura rispetto all’antico rapporto dell’uomo con l’ente, determinato dal significato originale della verità, alétheia, il dis-velamento dell’ente nella radura dell’essere.

Si badi che per Heidegger il Gestell è certamente un modo del disvelamento dell’essere, in cui l’uomo prima di pro-vocare la natura affinché diventi dis-ponibile per l’impiego tecnico, è egli stesso pro-vocato ed im-piegato da questo disvelamento; solo che nel Gestell l’uomo è minacciato dalla possibilità che gli venga negato un rapporto più essenziale con il disvelamento della verità dell’essere.

Se cioè tutto l’ente è inteso come ciò che è disponibile all’impiego della tecnica, e se a sua volta nel compimento dell’oblio dell’essere, quest’ultimo è inteso come ente disponibile, non si dà più la radura in cui una nuova configurazione dell’ente possa svelarsi all’uomo.

Questo è appunto ciò che viene a mancare nella nostra epoca, che sancisce quindi la cesura con il passato: nell’oblio totale della differenza tra l’essere e l’ente nella nostra epoca, viene a mancare l’esser 'altro' dell’essere rispetto all’ente (Heidegger, La questione della tecnica, in Saggi e discorsi, Mursia, 1991, pp. 5-27)" tesi di laurea di Francesco Cardone su "Nichilismo, Téchne e Poesia nel Pensiero di Emanuele Severino", 2003/2004

😮🔎 13.8000.950  Sulla Tecnica puoi approfondire con queste suggestive (e non facili) osservazioni dal sito di Ernesto L. Francalanci

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😮🔎 13.9000 Un lontanissimo inizio?

“La Mesopotamia costringe a riflettere sul politeismo come sistema di pensiero che razionalizza l'esistenza, guida l'agire e definisce le modalità per relazionarsi con l'assoluto.

Il divino si reifica (=diventa un oggetto, una cosa) e si frammenta in tante categorie, un'operazione razionale che consegna all'individuo la convinzione di poter prevedere gli eventi naturali e non solo quelli.

L'uomo mesopotamico anticipa gli atteggiamenti cultural-religiosi della modernità e post-modernità” ➤Giorgio Buccellati

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😮🔎 13.9000.100  Un chiarimento su scoperte e innovazioni

Secondo lo studioso moravo (allora Impero dell'Austria-Ungheria)-americano Joseph Schumpeter (ad esempio in: Teoria dello sviluppo economico, 1912)

“Le invenzioni sono contributi ben identificabili al mutamento tecnologico, prime idee e progetti di massima per nuovi prodotti o procedimenti, spesso -ma non sempre - tutelati da brevetto.

Molte invenzioni (e brevetti) possono peraltro rimanere inutilizzate: diventano utili economicamente (o militarmente o socialmente) solo quando si concretano in innovazioni.

L'innovazione è definita da Schumpeter come la prima introduzione nel sistema economico e sociale di un nuovo prodotto, procedimento o sistema.

Ciò implica un atto imprenditoriale, capace di far passare un'invenzione dallo stadio di prima idea a quello di concreta applicazione commerciale; questo passaggio può richiedere lunghi anni di sperimentazione con prototipi o con impianti pilota e può risultare assai costoso. Anche dopo essere stata lanciata, un'innovazione può incontrare molte difficoltà ad affermarsi o essere superata da innovazioni rivali; tocca all'imprenditore sostenere questi rischi e far fronte agli scettici e agli oppositori.

La definizione schumpeteriana non è limitata alle innovazioni tecniche relative a nuovi prodotti e procedimenti, ma comprende anche le innovazioni organizzative e gestionali, l'apertura di nuovi mercati, la scoperta di nuove fonti di approvvigionamento, l'innovazione finanziaria: il self-service negli acquisti al minuto, la vendita rateale di beni di consumo durevoli, l'uso del container nel trasporto delle merci sono novità altrettanto importanti dell'elicottero, dei semiconduttori o del reattore nucleare. In molte innovazioni, per esempio nella catena di montaggio, gli aspetti tecnici sono associati a quelli organizzativi, gestionali e di mercato: sebbene nella letteratura contemporanea il termine 'innovazione' sia usato talvolta per indicare semplicemente il lancio di un nuovo prodotto, per Schumpeter esso comprende il processo innovativo nella sua interezza.

Le innovazioni che hanno successo danno luogo a una fase di diffusione, in cui l'innovazione originaria viene imitata e adottata da altre imprese e da altri utilizzatori. Schumpeter tendeva a considerare l'innovatore come un personaggio eroico, eccezionale, e gli imitatori come semplici gestori di routine”. ➤Christopher Freeman, Innovazioni tecnologiche e organizzative, Treccani online, dic2015

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Puoi proseguire la Historia

con lo scenario 14: Il Costituirsi del Mondo Moderno: il Seicento